La notizia ha davvero dell'incredibile, mentre negli ultimi anni gli sforzi si sono concentrati nel ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2), la società CO2Balance, che lavora nel campo dell'azzeramento dei gas serra, sottolinea quanto sia pericoloso ed importante il metano (CH4).
I dati che accompagnano lo studio prodotto dalla società parlano chiaro: nell'arco di cento anni, il metano ha un potenziale di riscaldamento 21 (ventuno) volte superiore rispetto a quello dell'anidride carbonica; il problema più grande è che negli ultimi anni, la lotta ai cambiamenti climatici si è concentrata sopratutto a ridurre le emissioni della CO2, trascurando il fattore CH4. Questo comportamento ha portato ad un'aumento del 158 % della concentrazione del metano in atmosfera.
La CO2Balance, azienda specializzata nel ridurre le emissioni di metano che escono dalle discariche afferma "Solo in Italia, le discariche sono responsabili del 30 % delle emissioni di metano da attività produttive: in termini assoluti equivalgono a 11 milioni di tonnellate di CO2 (la stessa quantità prodotta da tutte le auto circolanti in una regione come il Lazio). Il metano è un gas che ha un effetto serra da 21 fino a 33 volte maggiore rispetto alla CO2, secondo i metodi di valutazione. Le leggi europee e quella italiana obbligano gli Stati a eliminare il 100% delle fuoriuscite di biogas dalle discariche per motivi ambientali, sanitari e di sicurezza. In realtà almeno un 25 % del gas sfugge dalle discariche: una volta non c'erano i sistemi tecnologici per fermare quest'inquinamento, oggi sì".
Come già anticipato, sino ad ora gli accordi internazionali prevedono azioni mirate alla riduzione delle emissioni di CO2, del CH4 nessuno ne parla. Il problema è che senza un'azione globale, che consideri anche questi nuovi fattori, gli accordi stipulati servono a poco. A complicare ancor di più la questione è il feedback dello stesso metano: questi produce riscaldamento globale che di conseguenza porta ad un aumento delle temperature, causando (alle latitudini artiche) lo scioglimento del permafrost (il terreno ghiacciato perenne) che a sua volta causa rilascio di metano; in questo modo il ciclo si chiude e il metano viene nuovamente immesso in atmosfera, alimentando il ciclo.
Occorre subito trovare una soluzione al problema se vogliamo tenere l'aumento di temperatura sotto il limite dei due gradi, altrimenti tutti gli sforzi compiuti sino ad ora, saranno inutili (Fonte: http://www.corriere.it )
IL METANO PIU' DANNOSO DELLA CO2 PER L'EFFETTO SERRA
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Luigi FANIZZI
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Re: IL METANO PIU' DANNOSO DELLA CO2 PER L'EFFETTO SERRA
Caro Eco, come sempre sei encomiabile per le notizie che ci riporti e per i tuoi primi utili commenti essenziali ad una discussione.
Cosa dire?
La digestione aerobica (la vita in sostanza) produce CO2.
La digestione anaerobica produce CH4.
L'ambiente Aria, penso, sia quello più delicato; subito dopo l'ambiente Acqua, terzo l'ambiente Suolo.
Per l'ambiente Acqua l'uomo usa sempre con maggiore impegno i depuratori (eco-sistemi artificiali) che, sostenendo la vitalità dei microrganismi demolitori della sostanza proteica disciolta in acqua, comunque producono CO2.
Nelle discariche avviene la digestione anaerobica delle sostanze proteiche, di conseguenza l'emissione di CH4.
Il CH4 (appunto metano) se catturato ed imbrigliato in tubazioni potrebbe essere usato come fonte di energia, lasciato libero in atmosfera costituisce un rifiuto che inquina.
Per la CO2 (anidride carbonica) potrebbero essere pensati ecosistemi artificiali (simili a boschi) per trasformare la CO2 in C (massa verde) + O2 (ossigeno) disponibile per il ciclo vitale.
Antonio Pezone ha scritto qualcosa in merito; chissà che non abbia avuto, per primo, una intuizione che noi non abbiamo afferrato.
Un caro saluto, Cesare.
Cosa dire?
La digestione aerobica (la vita in sostanza) produce CO2.
La digestione anaerobica produce CH4.
L'ambiente Aria, penso, sia quello più delicato; subito dopo l'ambiente Acqua, terzo l'ambiente Suolo.
Per l'ambiente Acqua l'uomo usa sempre con maggiore impegno i depuratori (eco-sistemi artificiali) che, sostenendo la vitalità dei microrganismi demolitori della sostanza proteica disciolta in acqua, comunque producono CO2.
Nelle discariche avviene la digestione anaerobica delle sostanze proteiche, di conseguenza l'emissione di CH4.
Il CH4 (appunto metano) se catturato ed imbrigliato in tubazioni potrebbe essere usato come fonte di energia, lasciato libero in atmosfera costituisce un rifiuto che inquina.
Per la CO2 (anidride carbonica) potrebbero essere pensati ecosistemi artificiali (simili a boschi) per trasformare la CO2 in C (massa verde) + O2 (ossigeno) disponibile per il ciclo vitale.
Antonio Pezone ha scritto qualcosa in merito; chissà che non abbia avuto, per primo, una intuizione che noi non abbiamo afferrato.
Un caro saluto, Cesare.