SCOPPIA IL CLIMA-GATE

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ecoacque
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SCOPPIA IL CLIMA-GATE

Messaggio da ecoacque »

Scoppia il clima-gate: si manipolavano dati per avvalorare le tesi catastrofiste alla 2012!!!

Il riscaldamento globale? Una bufala creata ad arte dai climatologi internazionali in combutta tra loro per truccare i dati sulle temperature. La “rivelazione” arriva da un furto di dati: 13 anni di e-mail tra alcuni dei maggiori scienziati mondiali che un gruppo di hacker ha trafugato dal server dell’inglese Climate Research Unit.

Tra i 160 Mb di dati un paio di missive dal cui contesto sono state estratte delle frasi che metterebbero in dubbio l’onesta intellettuale dei climatologi: vi si parlerebbe di “trucchi” per nascondere un mancato aumento delle temperature e di incapacità di spiegarlo (anche se l’interpretazione delle due frasi, isolate dal contesti, è già stata smentita :

http://www.google.com/hostednews/ap/art ... wD9C4OSH03

dagli autori delle mail.

Dunque, il global warming causato dall'uomo è solo un complotto o comunque una teoria gonfiata per interesse dagli scienziati (magari fosse vero!).

In realtà questa volta quasi nessuno ha dato molto credito alla pretesa rivelazione. La freddezza con cui i media hanno ripreso lo “scoop” - arrivato a poco più di una settimana dalla conferenza di Copenhagen - in realtà ci dice solo una cosa: questo era solo il fiacco e disperato colpo di coda di un negazionismo climatico ormai definitivamente sconfitto.

La strategia di intorbidire le acque con sparate clamorose, infatti, sembra non funzionare più: i media ne sono molto meno ghiotti che nel passato, dato che il riscaldamento causato dall’uomo è una realtà scientifica difficile da mettere in discussione. D’altra parte le uniche combutte smascherate finora sono quelle di chi lo negava: scienziati pagati dalle grandi del petrolio che mentivano consapevolmente (www.qualenergia.it :- “Negazionisti che sapevano di mentire”).

Tra le notizie serie invece arrivano nuove prove che il riscaldamento sta procedendo più veloce di quanto si pensava. Stiamo parlando dello studio appena pubblicato su Nature Geoscience (scaricabile qui, a pagamento) dai climatologi del Global Carbon Project. Il pianeta - è il sunto del lavoro - è sulla strada che porta ad un disastroso aumento di 6°C a fine secolo (rispetto ai livelli pre-industriali) e lo è perché emettiamo sempre più di CO2 e al tempo stesso la capacità della Terra di assorbire il gas serra sta invece diminuendo. Sempre a fine secolo (stante il summenzionato trend calorico), è previsto un aumento del livello medio delle acque marine compreso fra 0,40 m (min) - 1,40 m (max)

Se 50 anni fa il 60% dei gas serra emessi in atmosfera veniva assorbito dal pianeta ora questa percentuale è scesa al 55: un calo dovuto alla risposta dei meccanismi di assorbimento, in primo luogo oceani, al riscaldamento in atto. Intanto le emissioni continuano ad aumentare: quelle legate ai combustibili fossili, anche grazie al sorpasso del carbone sul petrolio, dal 2000 al 2008 sono cresciute con una media annua del 3,4%, mentre negli anni ’90 l’aumento annuo era dell’1%.

Dal 1990 al 2008 la CO2 emessa è cresciuta del 41%, del 29% a partire dal 2000. Un aumento concentrato soprattutto nei paesi emergenti – con Cina e India che dal 2000 hanno raddoppiato le proprie emissioni. I paesi in via di sviluppo emettono ora più di quelli ricchi, ricordando però che un quarto delle loro emissioni è legata alla produzioni di beni che poi vengono venduti all’Occidente.

“Per riuscire a monitorare l’efficacia delle politiche per il clima - spiega la coordinatrice dello studio Corinne Le Quéré – dobbiamo migliorare la nostra conoscenza sui processi di assorbimento del pianeta.

Sono complessi e ci sono dei vuoti nella nostra comprensione di come rispondano; un gap da colmare per stabilire la correlazione su base annuale tra le emissioni causate dalle attività umane e la concentrazione atmosferica dalla CO2”.

E conclude con una raccomandazione che abbiamo sentito in troppi studi, ma che i decisori politici - come dimostra l’atmosfera del pre-Copenhagen - sembrano restii a mettere in pratica: “L’unico modo per controllare il cambiamento climatico è farlo tramite una riduzione drastica nelle emissioni mondiali di CO2”.

Un saluto caro a tutti/e
Luigi FANIZZI
Buona navigazione con http://www.lexambiente.it
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mpa
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Messaggio da mpa »

Buon pomeriggio ECO,
sollevi una questione di grande interesse e mi stupisce che nessuno abbia ancora espresso la propria opinione.

Ti dico la mia...
Ho sempre avuto grosse perplessità su studi scientifici/ricerche basati su dati a livello mondiale.
Detto in maniera terra-terra, quale può essere l'attendibilità/la ripetibilità di dati di questo tipo? Molto, molto bassa.
Quanto è facile manipolarli per avvalorare la propria tesi piuttosto che quella contraria? Molto, molto facile.
Quanti interessi sono in gioco (in tutte le direzioni)? Enormi.
Un studio basato su dati insufficienti (spazialmente, temporalmente) fatto comunque da persone che hanno interessi propri/altrui in gioco non è facile da avvalorare in maniera assoluta.
E' evidente l'impatto del uomo sul clima, sulla composizione dell'atmosfera stessa. Ma storco il naso di fronte a percentuali e a numeri dati e forniti al pubblico dominio a fronte delle incredibili variabili in gioco.
Tra cento anni almeno potremo sapere quale impatto ha avuto/sta avendo/avrà l'uomo sul clima del pianeta.
E' altresi evidente che se aspettassimo questi studi sarebbe troppo tardi per porvi rimedio.
E quindi?
E quindi è giusto porre rimedio a tutto ciò che arreca danno ambientale a prescindere dall'entità di danno a livello mondiale. Il risultato dal far del bene al clima mondiale ne sarà la "semplice conseguenza".

Aspetto altre considerazioni

Saluti
Omnia venenum sunt nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit ut venenum non fit.
Cesare

Messaggio da Cesare »

Tema di estrema importanza; lo posta Eco, ribadisce MPA.

Se vogliamo parlare di Ambiente, o perlomeno iniziare, dobbiamo iniziare da questo.

Kyoto, Copenaghen ... sono punti di partenza reali; Lexambiente ... é virtuale, ma coinvolge molti.

La Legge Europea dice (e quella Italiana ripete): "Il rifiuto prima di tutto và perseguito, poi lo scarico (intendendo lo scarico idrico), in ultimo l'emissione in atmosfera".

E' esattamente tutto il contrario.

L'emissione di CO2 in atmosfera creerà (ha già creato) i primi disastri; poi lo scarico idrico, ma ne ha causati già tanti anche questo; ultimo "il rifiuto solido" sul suolo.

Mi chiedo: "quali sono i reati da perseguire col TUA?"

Ed una Nazione come l'Italia, al centro del Mediterraneo, mare chiuso e con pochi scambi idrici, non dovrebbe forse perseguire massimamente, e prima dei rifiuti in atmosfera, i "rifiuti idrici?"; e chiedere alle Nazioni che si affacciano sul Mediterraneo il rispetto del Mare Nostrum?

Alcune balene si sono spiaggiate ultimamente sulle coste del Cilento.

Voglio riportare uno stralcio di Pascoli:

"Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar."

Voglio dire:"Ero di ... fin tanto che c'era Enrico Berlinguer; da allora voto per chi ..."

Vergogna per chi si serve di un mentecatto!

Un caro saluto ad Eco ed MPA
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