Terre contaminate da Amianto
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Buongiorno,
Le terre provenienti da scavo contaminate da amianto, regolarmente chiusi in regolari doppi Big Bag, quanto tempo possono rimanere nell'area di cantiere prima del loro trasporto c/o autorizzati? Vi sono estremi legislativi in merito?
grazie
Le terre provenienti da scavo contaminate da amianto, regolarmente chiusi in regolari doppi Big Bag, quanto tempo possono rimanere nell'area di cantiere prima del loro trasporto c/o autorizzati? Vi sono estremi legislativi in merito?
grazie
- lele
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Re: Terre contaminate da Amianto
Art. 183, lettera m) del D. Lgs. n. 152/06
Se il rifiuto è classificato come pericoloso deve essere raccolto ed avviato alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo le seguenti modalita' alternative, a scelta del produttore:
- con cadenza almeno bimestrale, indipendentemente dalle quantita' in deposito;
- quando il quantitativo di rifiuti pericolosi in deposito raggiunga i 10 metri cubi.
In ogni caso, allorche' il quantitativo di rifiuti non superi i 10 metri cubi l'anno, il deposito temporaneo non puo' avere durata superiore ad un anno;
oppure, limitatamente al deposito temporaneo effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole minori, entro il termine di durata massima di un anno, indipendentemente dalle quantita';
Se il rifiuto è classificato come non pericoloso deve essere raccolto ed avviato alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo le seguenti modalita' alternative, a scelta del produttore:
- con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantita' in deposito;
- quando il quantitativo di rifiuti non pericolosi in deposito raggiunga i 20 metri cubi.
In ogni caso, allorche' il quantitativo di rifiuti non superi i 20 metri cubi l'anno, il deposito temporaneo non puo' avere durata superiore ad un anno;
oppure, limitatamente al deposito temporaneo effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole minori, entro il termine di durata massima di un anno, indipendentemente dalle quantita'
Se il rifiuto è classificato come pericoloso deve essere raccolto ed avviato alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo le seguenti modalita' alternative, a scelta del produttore:
- con cadenza almeno bimestrale, indipendentemente dalle quantita' in deposito;
- quando il quantitativo di rifiuti pericolosi in deposito raggiunga i 10 metri cubi.
In ogni caso, allorche' il quantitativo di rifiuti non superi i 10 metri cubi l'anno, il deposito temporaneo non puo' avere durata superiore ad un anno;
oppure, limitatamente al deposito temporaneo effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole minori, entro il termine di durata massima di un anno, indipendentemente dalle quantita';
Se il rifiuto è classificato come non pericoloso deve essere raccolto ed avviato alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo le seguenti modalita' alternative, a scelta del produttore:
- con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantita' in deposito;
- quando il quantitativo di rifiuti non pericolosi in deposito raggiunga i 20 metri cubi.
In ogni caso, allorche' il quantitativo di rifiuti non superi i 20 metri cubi l'anno, il deposito temporaneo non puo' avere durata superiore ad un anno;
oppure, limitatamente al deposito temporaneo effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole minori, entro il termine di durata massima di un anno, indipendentemente dalle quantita'
- Alessio S.
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Re: Terre contaminate da Amianto
bb) “deposito temporaneo”: il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti o, per gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, presso il sito che sia nella disponibilità giuridica della cooperativa agricola, ivi compresi i consorzi agrari, di cui gli stessi sono soci, alle seguenti condizioni:
(lettera così modificata dall'art. 28, comma 2, legge n. 35 del 2012, poi dall'art. 52, comma 2-ter, legge n. 134 del 2012)
1) i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti di cui al regolamento (CE) 850/2004, e successive modificazioni, devono essere depositati nel rispetto delle norme tecniche che regolano lo stoccaggio e l’imballaggio dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti conformemente al suddetto regolamento;
2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore dei rifiuti: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite all'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno;
3) il “deposito temporaneo” deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute;
4) devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose;
5) per alcune categorie di rifiuto, individuate con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate le modalità di gestione del deposito temporaneo;
(lettera così modificata dall'art. 28, comma 2, legge n. 35 del 2012, poi dall'art. 52, comma 2-ter, legge n. 134 del 2012)
1) i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti di cui al regolamento (CE) 850/2004, e successive modificazioni, devono essere depositati nel rispetto delle norme tecniche che regolano lo stoccaggio e l’imballaggio dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti conformemente al suddetto regolamento;
2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore dei rifiuti: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite all'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno;
3) il “deposito temporaneo” deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute;
4) devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose;
5) per alcune categorie di rifiuto, individuate con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate le modalità di gestione del deposito temporaneo;
- Alessio S.
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Re: Terre contaminate da Amianto
Si parla di terre da scavo contaminate da amianto, state eseguendo dei lavori di bonifica autorizzati dalla Regione x art. 242 c.7 Dlgs 152/2006?
Re: Terre contaminate da Amianto
Sono scavi di splateamento dove sono stati rinvenuti residui di tubi in amianto ecc.
- Alessio S.
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Re: Terre contaminate da Amianto
Nel senso che c'erano delle tubature nel sottosuolo o che vi era riporto contenente residui da demolizione di materiale in cemento-amianto?leonferr ha scritto:Sono scavi di splateamento dove sono stati rinvenuti residui di tubi in amianto ecc.
Re: Terre contaminate da Amianto
residui di tubature nel sottosuolo.
- lele
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Re: Terre contaminate da Amianto
Alessio S. ha scritto: bb) “deposito temporaneo”: il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti o, per gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, presso il sito che sia nella disponibilità giuridica della cooperativa agricola, ivi compresi i consorzi agrari, di cui gli stessi sono soci, alle seguenti condizioni:
(lettera così modificata dall'art. 28, comma 2, legge n. 35 del 2012, poi dall'art. 52, comma 2-ter, legge n. 134 del 2012)
1) i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti di cui al regolamento (CE) 850/2004, e successive modificazioni, devono essere depositati nel rispetto delle norme tecniche che regolano lo stoccaggio e l’imballaggio dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti conformemente al suddetto regolamento;
2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore dei rifiuti: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite all'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno;
3) il “deposito temporaneo” deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute;
4) devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose;
5) per alcune categorie di rifiuto, individuate con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate le modalità di gestione del deposito temporaneo;
Bestia.... che figura!!!!!
Ho riportato sopra un articolo abrogato!!!
Scusa Forum!!!!!!!
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Re: Terre contaminate da Amianto
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- Alessio S.
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Re: Terre contaminate da Amianto
Tranquillo, io tempo fa ho scritto una minchiata peggiore sulle copie dei FIRlele ha scritto:Alessio S. ha scritto: bb) “deposito temporaneo”: il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti o, per gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, presso il sito che sia nella disponibilità giuridica della cooperativa agricola, ivi compresi i consorzi agrari, di cui gli stessi sono soci, alle seguenti condizioni:
(lettera così modificata dall'art. 28, comma 2, legge n. 35 del 2012, poi dall'art. 52, comma 2-ter, legge n. 134 del 2012)
1) i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti di cui al regolamento (CE) 850/2004, e successive modificazioni, devono essere depositati nel rispetto delle norme tecniche che regolano lo stoccaggio e l’imballaggio dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti conformemente al suddetto regolamento;
2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore dei rifiuti: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi. In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite all'anno, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno;
3) il “deposito temporaneo” deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative norme tecniche, nonché, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute;
4) devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose;
5) per alcune categorie di rifiuto, individuate con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate le modalità di gestione del deposito temporaneo;
Bestia.... che figura!!!!!
Ho riportato sopra un articolo abrogato!!!
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Re: Terre contaminate da Amianto
Caro Lele, ti fornisco subito la possibilità di "rifarti":
mi sorge un dubbio: se il deposito temporaneo può esistere finché esiste il cantiere, in quanto è il deposito presso il luogo ove sono prodotti i rifiuti,
quando cessa il cantiere i rifiuti devono essere conferiti "subito" a smaltimento o rientro ancora e comunque nei casi previsti dalla vigente normativa? [tre mesi/un anno/pericolosi/non pericolosi/30mc/, etc.]
mi sorge un dubbio: se il deposito temporaneo può esistere finché esiste il cantiere, in quanto è il deposito presso il luogo ove sono prodotti i rifiuti,
quando cessa il cantiere i rifiuti devono essere conferiti "subito" a smaltimento o rientro ancora e comunque nei casi previsti dalla vigente normativa? [tre mesi/un anno/pericolosi/non pericolosi/30mc/, etc.]
adda passà 'a nuttata...
- lele
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Re: Terre contaminate da Amianto
Se consideriamo il cantiere come un luogo di produzione di rifiuti analogo a qualunque altro, quando cessa l'attività e quindi non è più presidiato, a mio parere i rifiuti vanno allontanati, in quanto lasciarli in loco senza custodia equivarrebbe ad "abbandonarli".
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Re: Terre contaminate da Amianto
Bene lele, sono sintonizzato su tua posizione. Vorrei però precisare meglio il concetto di "presidio". Lo intendi come presenza fisica e materiale di personale o può andar bene anche la corretta delimitazione dell'area con tanto di cartellonistica, etichette e quant'altro necessario ad indicare la presenza di rifiuti contenenti amianto? Per opportuna conoscenza ti fornisco anche le particolarità del caso: dopo aver regolarmente rimosso due pluviali in eternit da una facciata di uno stabile, ho chiesto [come da preventivo accettato dal cliente] di essere pagato all'atto dell'inizio del trasporto allo smaltimento. Per problematiche che non sto qui a raccontare, il cliente [e ciò mi ha insospettito] mi ha detto che mi avrebbe pagato dopo. Gli ho risposto che poteva pagarmi quando avrebbe voluto ma che, fino al quel momento, i big bag con le pluviali, sarebbero rimasti nel cortile condominiale. Cosa ne pensate?
adda passà 'a nuttata...
- Alessio S.
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Re: Terre contaminate da Amianto
Occhio che il produttore del rifiuto sei tu.Aragonese ha scritto:Bene lele, sono sintonizzato su tua posizione. Vorrei però precisare meglio il concetto di "presidio". Lo intendi come presenza fisica e materiale di personale o può andar bene anche la corretta delimitazione dell'area con tanto di cartellonistica, etichette e quant'altro necessario ad indicare la presenza di rifiuti contenenti amianto? Per opportuna conoscenza ti fornisco anche le particolarità del caso: dopo aver regolarmente rimosso due pluviali in eternit da una facciata di uno stabile, ho chiesto [come da preventivo accettato dal cliente] di essere pagato all'atto dell'inizio del trasporto allo smaltimento. Per problematiche che non sto qui a raccontare, il cliente [e ciò mi ha insospettito] mi ha detto che mi avrebbe pagato dopo. Gli ho risposto che poteva pagarmi quando avrebbe voluto ma che, fino al quel momento, i big bag con le pluviali, sarebbero rimasti nel cortile condominiale. Cosa ne pensate?
Re: Terre contaminate da Amianto
...e proprio per questo ho deciso di non dichiarare la "chiusura cantiere" che in quanto ancora "aperto" mi darà òa possibilità di attendere [mi auguro di no, mi auguro che mi paghino] ancora 11 mesi. Giusto Alessio S.?Alessio S. ha scritto: Occhio che il produttore del rifiuto sei tu.
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Re: Terre contaminate da Amianto
Se parliamo di materiali contenenti amianto, a me pare di ricordare che sia le specifiche norme tecniche sui lavori di rimozione che le misure di prevenzione e protezione previste dal D.L.vo 81/08 prescrivono che i rifiuti devono essere raccolti e rimossi dal luogo di lavoro il più presto possibile.
Ricordo male?
In merito alla durata del cantiere, la stessa avrebbe dovuto essere indicata nella notifica all'organo di vigilanza. Un cantiere di un anno per rimuovere due pluviali (quando peraltro non ci vuole molto ad accertare che il lavoro è già bell'e fatto)?
Ricordo male?
In merito alla durata del cantiere, la stessa avrebbe dovuto essere indicata nella notifica all'organo di vigilanza. Un cantiere di un anno per rimuovere due pluviali (quando peraltro non ci vuole molto ad accertare che il lavoro è già bell'e fatto)?

- Alessio S.
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Re: Terre contaminate da Amianto
Già, il piano di lavoro presentato alla competente azienda per i Servizi Sanitari ai sensi dell'art. 256 del dlgs 81/08atena60 ha scritto:Se parliamo di materiali contenenti amianto, a me pare di ricordare che sia le specifiche norme tecniche sui lavori di rimozione che le misure di prevenzione e protezione previste dal D.L.vo 81/08 prescrivono che i rifiuti devono essere raccolti e rimossi dal luogo di lavoro il più presto possibile.
Ricordo male?
In merito alla durata del cantiere, la stessa avrebbe dovuto essere indicata nella notifica all'organo di vigilanza. Un cantiere di un anno per rimuovere due pluviali (quando peraltro non ci vuole molto ad accertare che il lavoro è già bell'e fatto)?
Re: Terre contaminate da Amianto
Credo tu abbia ragione. Grazie Atena. Troverò altra strada per ottenere il pagamento. Ed al prossimo pv, pretenderò almeno il 50% in acconto.atena60 ha scritto:Se parliamo di materiali contenenti amianto, a me pare di ricordare che sia le specifiche norme tecniche sui lavori di rimozione che le misure di prevenzione e protezione previste dal D.L.vo 81/08 prescrivono che i rifiuti devono essere raccolti e rimossi dal luogo di lavoro il più presto possibile.
Ricordo male?
In merito alla durata del cantiere, la stessa avrebbe dovuto essere indicata nella notifica all'organo di vigilanza. Un cantiere di un anno per rimuovere due pluviali (quando peraltro non ci vuole molto ad accertare che il lavoro è già bell'e fatto)?
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adda passà 'a nuttata...