FORUM di Lexambiente

Salve amici del forum,
ho un quesito da porvi, spero che qualcuno ancora una volta possa aiutarmi.
Durante un sopralluogo svolto per conto del Comune ho rinvenuto rifiuti di vario genere, depositati in ordine sparso, sul suolo di alcuni lotti di terreno confinanti tra di loro ed appartenenti a vari proprietari.
Poiché si tratta di terreni privi di confini e all'apparenza abbandonati, sto riscontrando delle grosse difficoltà ad individuare con certezza i lotti interessati dai rifiuti.
Ora vi domando: per evitare errori nell'emanare una ordinanza di pulizia, può il Comune chiedere ai proprietari di tracciare i confini, oppure dove essere il Comune stesso a munirsi di strumenti per individuare l'esatta collocazione dei rifiuti?

SCIPIONE ha scritto: per evitare errori nell'emanare una ordinanza di pulizia, può il Comune chiedere ai proprietari di tracciare i confini, oppure dove essere il Comune stesso a munirsi di strumenti per individuare l'esatta collocazione dei rifiuti?

Direi che è un tipo di accertamento che compete all'organo di controllo, e in questo caso al Comune. Se non si tratta di superfici molto ridotte, gli attuali strumenti (GPS e applicativi WebGIS collegati alle tavole catastali) consentono un rilevamento abbastanza agevole senza arrivare al tracciamento materiale dei confini.
Prima di emanare un'ordinanza di rimozione dei rifiuti abbandonati occorre però accertare che il fatto sia imputabile – a titolo di colpa o di dolo – ai proprietari dei terreni; e quanto sopra a seguito di contraddittorio con i proprietari medesimi.
La giustizia amministrativa è pressoché unanime nel ritenere illegittime le ordinanze emanate in contrasto con le suddette disposizioni.

Ci sono delle superfici confinanti di circa mq 400 che mi mettono in seria difficoltà, purtroppo il WebGis non mi aiuta molto in quanto la sovrapposizione delle tavole catastali non è molto precisa. Per quando riguarda il GPS, utilizzo un programma installato sul mio telefonino che a volte da un errore di circa cinque metri.
Ho già avuto delle contestazioni di proprietari di terreni che hanno constatato, dopo aver tracciato i propri confini, che sulla loro proprietà non vi era la presenza di rifiuti.

SCIPIONE ha scritto: Ho già avuto delle contestazioni di proprietari di terreni che hanno constatato, dopo aver tracciato i propri confini, che sulla loro proprietà non vi era la presenza di rifiuti.

E' anche per questo che esistono la comunicazione di avvio del procedimento e il contraddittorio con i proprietari interessati, prima di arrivare alle (eventuali) contestazioni formali.

sono d'accordo con Atena, una nota di avvio del procedimento ben strutturata è sempre raccomandabile, dando la possibilità alla controparte di argomentare e di esporre / produrre adeguate informazioni che, spesso, non sono immediatamente disponibili a chi fa i controlli (es. contratti verbali di uso dei terreni, esatta delimitazione dei confini, ecc.)

Nel nostro Comune annualmente, prima della stagione estiva, il sindaco emana una ordinanza sindacale rivolta a tutti i proprietari dei terreni, per la bonifica dei lotti dalle erbacce (quelli all'interno del perimetro urbano) e dai rifiuti vari.
Questa ordinanza, pubblicizzata attraverso l'affissione di manifesti, vale come avviso di avvio del procedimento, per cui questa fase viene saltata, anche perché i terreni da bonificare sono parecchi.

SCIPIONE ha scritto: ↑24 agosto 2018, 13:38 Durante un sopralluogo svolto per conto del Comune ho rinvenuto rifiuti di vario genere, depositati in ordine sparso, sul suolo di alcuni lotti di terreno confinanti tra di loro ed appartenenti a vari proprietari.

SCIPIONE ha scritto: ↑31 agosto 2018, 13:27 Nel nostro Comune annualmente, prima della stagione estiva, il sindaco emana una ordinanza sindacale rivolta a tutti i proprietari dei terreni, per la bonifica dei lotti dalle erbacce (quelli all'interno del perimetro urbano) e dai rifiuti vari.
Questa ordinanza, pubblicizzata attraverso l'affissione di manifesti, vale come avviso di avvio del procedimento, per cui questa fase viene saltata, anche perché i terreni da bonificare sono parecchi.

Così, solo per curiosità... siccome all'inizio riferivi di aver rinvenuto "rifiuti di vario genere, depositati in ordine sparso su alcuni lotti di terreno" [possiamo dire: abbandonati o depositati in modo incontrollato sul suolo?], mi chiedevo: ai sensi di quale norma intendete procedere per ordinare la rimozione di questi rifiuti?

SCIPIONE ha scritto: ↑venerdì 31 agosto 2018 11:27

"Nel nostro Comune annualmente, prima della stagione estiva, il sindaco emana una ordinanza sindacale rivolta a tutti i proprietari dei terreni, per la bonifica dei lotti (quelli all'interno del perimetro urbano) dalle erbacce e dai rifiuti vari."

E' semplice il motivo: perché basta un mozzicone di sigaretta gettato ancora acceso e si ha un incendio.

La Norma? Le Leggi igienico sanitarie, le Leggi sulle zone (durante la stagione estiva) a pericolo incendio o altre, ma non a norma del TUA.

Per ultimo: il Sindaco, nel suo Comune, rappresenta lo Stato; ed é responsabile se, di fronte a segnalazioni di pericolo, non interviene prevenendo il possibile pericolo.

Un saluto a Scipione, Cesare.

Le norme indicate nelle ordinanze sono il R.E.C. e l'art. 192 del D.lgs 152/06

SCIPIONE ha scritto: ↑3 settembre 2018, 9:29 Le norme indicate nelle ordinanze sono il R.E.C. e l'art. 192 del D.lgs 152/06

Innanzitutto grazie per la risposta
Spero che mi scuserai se insisto, ma il vostro è un caso concreto relativo ad un problema certamente condiviso e diffuso in molti comuni.

"R.E.C." sta per Regolamento Edilizio Comunale?
Visto che parli di una procedura che attivate annualmente prima della stagione estiva e quindi verosimilmente già ripetuta altre volte, come vi siete comportati in caso di inottemperanza all'ordinanza "generale" pubblicizzata attraverso l'affissione di manifesti?
Sanzioni ai proprietari "inadempienti"?
Ed in questi casi, come siete arrivati comunque allo scopo, cioè alla rimozione dei rifiuti?

Sono io che ti ringrazio per le risposte, purtroppo ho poche possibilità di confrontarmi con persone veramente competenti.

- Si, il "R.E.C." è il Regolamento Edilizio Comunale.
- L'inottemperanza all'ordinanza "generale" viene sanzionata con 50 euro +spese.
- La rimozione dei rifiuti, quelle pochissime volte che si è fatta negli anni precedenti, è stata realizzata attraverso una gara d'appalto. Quest'anno si voleva utilizzare la società in house del Comune, ma i mezzi e il personale a disposizione sono molto limitati.
Comunque nella maggior parte delle volte i rifiuti rimangono dove sono, mi dispiace solo che finora l'unica soluzione del Comune è quella di perseguitare i proprietari dei terreni.

Questa é molto simile e mi sembra assolutamente logica e per niente persecutoria.

"Prevenzione Anti Incendio. Un’ordinanza per la pulizia delle aree private

Il sindaco Angelo Fasulo ha emesso un’ordinanza (ord. n°279 del 19/04/13) con la quale ordina a tutti i proprietari di aree site nel perimetro urbano di curare e porre in essere tutti gli adempimenti atti alla pulizia, rimozione di rifiuti, erbe e sterpaglie e al successivo conferimento in discarica autorizzata, al fine di assicurare decoro, igiene e sicurezza pubblica, entro e non oltre il termine di 15 giorni dall’avviso della presente ordinanza, nel rispetto dell’art. 41 del R.E.C. e dell’art.192 del D.Lgs 152/06.

L’ordinanza si è resa necessaria in considerazione del fatto che, con l’approssimarsi della stagione estiva, le erbacce e i cumuli di rifiuti potrebbero trasformarsi in focolai di incendio, creando pericolo per la salute e per la sicurezza dei cittadini.

In caso di mancata ottemperanza da parte dei proprietari, il Comune procederà in via sostitutiva alla pulizia dei terreni, ai sensi di legge, con rivalsa delle spese nei confronti dei proprietari inadempienti, senza ulteriore preavviso."

Qui:
http://www.comune.gela.cl.it/servizi/ar ... ee-private

Un saluto, Cesare.