Legittimità urbanistica
Inviato: 17 ottobre 2018, 18:37
Mi trovo a dover intervenire su un fabbricato edificato nei primi anni 60. Nonostante il Comune si fosse dotato di strumento di pianificazione già dal 1956, non abbiamo rinvenuto presso gli uffici comunali alcuna Licenza edilizia riguardante lo stesso. L'unico provvedimento autorizzatorio riconducibile al fabbricato risale al 1988: un'Autorizzazione edilizia avente per oggetto l'attiguo posto auto coperto pertinenziale (la copertura è stata realizzata mediante struttura in acciaio e lamiera grecata). Alla stessa sono allegati degli scarni elaborati grafici, rappresentanti l'estratto di mappa, un parziale prospetto del fabbricato, una planimetria dell'intero lotto, con l'ingombro del fabbricato, ed il particolare del posto auto coperto.
Ad inizio 2018, propedeutico al rogito di trasferimento della proprietà, è stato redatto un tipo di frazionamento, per il cui deposito il comune ha voluto delucidazioni (con separata richiesta) sui provvedimenti che avessero legittimato la realizzazione del fabbricato medesimo, non muovendo alcun appunto sulle informazioni riportate in risposta (ovvero le stesse indicate nel paragrafo precedente).
In seguito, il nuovo proprietario ha presentato SCIA edilizia per la manutenzione straordinaria dell'immobile e della recinzione pertinenziale; anche in questo caso gli uffici comunali non hanno mosso alcuna eccezione ed i lavori sono tutt'ora in fase di realizzazione.
Ora, invece, hanno sospeso l'istruttoria della Pratica Edilizia presentata successivamente e volta all'ottenimento del Permesso di costruire per la Ristrutturazione Edilizia Limitata dell'immobile, chiedendo che venga prodotta copia della Licenza edilizia che ha permesso l'edificazione del fabbricato.
Ribadito che da indagini presso gli uffici comunali non è stato possibile rinvenire alcun titolo legittimante la realizzazione del fabbricato, la tesi che il successivo titolo autorizzatorio (del 1988) abbia implicitamente riconosciuto la legittimità urbanistica del fabbricato è condivisibile (come peraltro in prima istanza hanno fatto gli uffici comunali) ???
Ad inizio 2018, propedeutico al rogito di trasferimento della proprietà, è stato redatto un tipo di frazionamento, per il cui deposito il comune ha voluto delucidazioni (con separata richiesta) sui provvedimenti che avessero legittimato la realizzazione del fabbricato medesimo, non muovendo alcun appunto sulle informazioni riportate in risposta (ovvero le stesse indicate nel paragrafo precedente).
In seguito, il nuovo proprietario ha presentato SCIA edilizia per la manutenzione straordinaria dell'immobile e della recinzione pertinenziale; anche in questo caso gli uffici comunali non hanno mosso alcuna eccezione ed i lavori sono tutt'ora in fase di realizzazione.
Ora, invece, hanno sospeso l'istruttoria della Pratica Edilizia presentata successivamente e volta all'ottenimento del Permesso di costruire per la Ristrutturazione Edilizia Limitata dell'immobile, chiedendo che venga prodotta copia della Licenza edilizia che ha permesso l'edificazione del fabbricato.
Ribadito che da indagini presso gli uffici comunali non è stato possibile rinvenire alcun titolo legittimante la realizzazione del fabbricato, la tesi che il successivo titolo autorizzatorio (del 1988) abbia implicitamente riconosciuto la legittimità urbanistica del fabbricato è condivisibile (come peraltro in prima istanza hanno fatto gli uffici comunali) ???