FORUM di Lexambiente

Buongiorno a tutti,
chiedo a tutti voi se esistono limiti al conferimento dell'incarico di ausiliario di P.G., e nello specifico chiedo se è legittimo che la P.G. operante nomini un Tecnico comunale, quale ausiliario di P.G., incaricandolo oltre che a procedere ai rilevamenti delle opere oggetto di accertamento, anche alla loro qualificazione tecnico giuridica (cioè se trattasi ad esempio di "nuova costruzione", "manutenzione ordinaria", "manutenzione straordiaria" etc...), oppure questo ultimo punto potrebbe risultare sproporzionato?
Lo chiedo poiché qualche tecnico nominato potrebbe obiettare che la qualificazione tecnico - giuridica dell'intervento verrà eseguita, dopo l'accertamento, dal Responsabile del competente ufficio comunale.
Ringrazio in anticipo tutti coloro che vorranno partecipare, fornendo le proprie esperienze professionali, e/o le eventuali posizioni assunte in analoghi casi da magistrati, delle quali siano a conoscenza.

non credo ci siano limiti ... se non quelli della "competenza professionale"...
io, da tecnico della provincia, spesso nominato ausiliario di pg o ctp, vado ben oltre le competenze "strettamente" d'ufficio... e nessuno ha mai mosso obiezioni ... ovviamente tutte le mie "conclusioni" ricadono nel mio campo di "competenza professionale"... cioè non faccio "il contabile o il medico"... ma "il tecnico ambientale".

La figura del cosiddetto “ausiliario di polizia giudiziaria” è prevista dall'art. 348 c.p.p., che in realtà parla di “persone idonee”.
Non esistono indicazioni precise circa i limiti dei suoi compiti, ma gli stessi si dovrebbero ricavare – seppure in senso generale – dal contesto del suddetto art. 348: compiere atti o operazioni, finalizzati all'assicurazione delle fonti di prova, che richiedono specifiche competenze tecniche e sotto la direzione e il controllo della polizia giudiziaria che ne ha richiesto l'ausilio.
Logica vuole che dovrebbe dunque trattarsi di un'attività limitata all'assicurazione delle fonti di prova, anche perché l'ausiliario non viene retribuito per la sua prestazione.
In ambito edilizio, direi che con i rilievi fotografici e plano-volumetrici siamo sicuramente all'interno delle funzioni dell'ausiliario. Per ulteriori richieste formulate dalla p.g. all'ausiliario, secondo me dipende da caso a caso: non sempre è possibile qualificare su due piedi un intervento edilizio senza un attento esame della situazione pregressa, delle pratiche edilizie depositate e della disciplina urbanistica vigente; cosa che è possibile fare con un'indagine documentale più o meno complessa, che potrebbe richiedere un tempo non compatibile con le funzioni “immediate” ed urgenti di un ausiliario di p.g. (circostanze che eventualmente potrebbero essere fatte rilevare dall'ausiliario ed annotate nel verbale delle operazioni compiute).
Ragione per cui non credo sia possibile una risposta univoca al tuo quesito.
La mia esperienza personale in materia di polizia edilizia? Imparare assolutamente ad operare in autonomia, senza bisogno di ausiliari.

Vi ringrazio per aver espresso la vostra opinione sul mio quesito, delle quali farò tesoro per le personali valutazioni