Ricostruzione post sisma in fascia di rispetto boschiva
Inviato: 16 febbraio 2021, 23:12
SAlve a tutti.
Nel sisma del 26 Dicembre 2018 casa mia è stata resa totalmente inagibile dal sisma in quanto vecchia costruzione rurale con muri portanti a secco. La casa, con due delle pareti esterne, fa da confine in quanto ad angolo del terreno agricolo pertinente (2200 mq) con due pareti: una si affaccia su una strada provinciale a traffico intenso e un'altra su strada comunale che dà accesso a diverse altre abitazioni private.
Purtroppo casa e terreno rientrano nella fascia di rispetto boschiva di 50 metri (bosco a bassa densità di alberi) per cui, secondo il dirigente dell'ufficio urbanistica del comune in cui abito e in cui ricade l'immobile (Acireale - CT), alla mia speranza di poter spostare sedime e modificare leggermente la sagoma ma rispettando distanze, volume e altezza, ha negato tale permesso in quanto "spostare sedime di immobile ricadente in fascia di rispetto equivale a nuova costruzione quandi impossibile concedere permesso".
Fermo restando che si tratta di prima casa, che spostando il sedime mi allontanerei dal ciglio stradale così come IMPONE il codice stradale per la sicurezza e mi allontanerei alche dal limite del bosco, è possibile che non esiste alcuna deroga a questo divieto imposto dall'urbanistica?
Mi sono rivolto ad un legale il quale mi ha quasi assicurato la vincita di una eventuale causa legale ma lo studio ingegneristico al quale mi sono rivolto per la pratica della ricostruzione, mi ha fatto notare che pur vincendo la causa, la fascia di rispetto rimarrebbe e ciò comporta la perdita del diritto al sisma bonus ed al contributo dello stato (o dell'apparato commissariale per il sisma) per la ricostruzione. Potrei chiedere "solo" l'eco bonus perchè è comunque mia intenzione di risotruire in bioedilizia..
Qualcuno è al corrente di casi simili o di qualche possibilità di deroga al vincolo in caso di ricostruzione post sisma?
Grazie anticipate.
Nel sisma del 26 Dicembre 2018 casa mia è stata resa totalmente inagibile dal sisma in quanto vecchia costruzione rurale con muri portanti a secco. La casa, con due delle pareti esterne, fa da confine in quanto ad angolo del terreno agricolo pertinente (2200 mq) con due pareti: una si affaccia su una strada provinciale a traffico intenso e un'altra su strada comunale che dà accesso a diverse altre abitazioni private.
Purtroppo casa e terreno rientrano nella fascia di rispetto boschiva di 50 metri (bosco a bassa densità di alberi) per cui, secondo il dirigente dell'ufficio urbanistica del comune in cui abito e in cui ricade l'immobile (Acireale - CT), alla mia speranza di poter spostare sedime e modificare leggermente la sagoma ma rispettando distanze, volume e altezza, ha negato tale permesso in quanto "spostare sedime di immobile ricadente in fascia di rispetto equivale a nuova costruzione quandi impossibile concedere permesso".
Fermo restando che si tratta di prima casa, che spostando il sedime mi allontanerei dal ciglio stradale così come IMPONE il codice stradale per la sicurezza e mi allontanerei alche dal limite del bosco, è possibile che non esiste alcuna deroga a questo divieto imposto dall'urbanistica?
Mi sono rivolto ad un legale il quale mi ha quasi assicurato la vincita di una eventuale causa legale ma lo studio ingegneristico al quale mi sono rivolto per la pratica della ricostruzione, mi ha fatto notare che pur vincendo la causa, la fascia di rispetto rimarrebbe e ciò comporta la perdita del diritto al sisma bonus ed al contributo dello stato (o dell'apparato commissariale per il sisma) per la ricostruzione. Potrei chiedere "solo" l'eco bonus perchè è comunque mia intenzione di risotruire in bioedilizia..
Qualcuno è al corrente di casi simili o di qualche possibilità di deroga al vincolo in caso di ricostruzione post sisma?
Grazie anticipate.