Tragedia al depuratore di Mineo..segue
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Tragedia al depuratore di Mineo..segue
Dall’incidente sul lavoro nel depuratore di Mineo, i cui persero la vita sei operai, tra cui i ragusani Salvatore Tumino e Salvatore Smecca, entrambi di 47 anni, sono adesso scaturisti sette rinvii a giudizio.
Sono sette le persone rinviate a giudizio per la cosiddetta strage sul lavoro di Mineo. I reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo, violazione delle leggi ambientali, traffico di rifiuti nocivi e omissioni d’atti d’ufficio. Il rinvio a giudizio dei sette soggetti coinvolti nella morte degli operai, registratasi quel fatidico 11 giugno 2008 nel depuratore del piccolo centro etneo, è stato deciso al termine dell’udienza preliminare celebratasi nel tribunale di Caltagirone.
Il processo a porte aperte è stato quindi fissato al 23 febbraio, sempre nel tribunale calatino. Tra le persone che dovranno comparire dinanzi ai giudici del collegio penale figurano il sindaco di Mineo Giuseppe Castania, l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Mirata, e i ragusani Salvatore Carfì e Salvatore La Cognata, rispettivamente il titolare di una ditta di espurgo pozzi neri e il capocantiere della stessa ditta. L’impresa ragusana stava effettuando lavori di pulizia nelle vasche dell’impianto di depurazione di Mineo, quando, all’interno delle vasche, si sprigionarono dei gas che non concessero scampo agli sfortunati operai.
La ex Ausl 7, adesso Asp, procedette lo scorso settembre all’assunzione a tempo indeterminato di Grazia Alfano, vedova di Salvatore Tumino, e di Valentina Smecca, orfana di Salvatore. Si trattò di un’assunzione a tempo indeterminato per chiamata diretta di un’orfana e di una vedova sulla base di una legge del 2007.
Sono sette le persone rinviate a giudizio per la cosiddetta strage sul lavoro di Mineo. I reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo, violazione delle leggi ambientali, traffico di rifiuti nocivi e omissioni d’atti d’ufficio. Il rinvio a giudizio dei sette soggetti coinvolti nella morte degli operai, registratasi quel fatidico 11 giugno 2008 nel depuratore del piccolo centro etneo, è stato deciso al termine dell’udienza preliminare celebratasi nel tribunale di Caltagirone.
Il processo a porte aperte è stato quindi fissato al 23 febbraio, sempre nel tribunale calatino. Tra le persone che dovranno comparire dinanzi ai giudici del collegio penale figurano il sindaco di Mineo Giuseppe Castania, l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Mirata, e i ragusani Salvatore Carfì e Salvatore La Cognata, rispettivamente il titolare di una ditta di espurgo pozzi neri e il capocantiere della stessa ditta. L’impresa ragusana stava effettuando lavori di pulizia nelle vasche dell’impianto di depurazione di Mineo, quando, all’interno delle vasche, si sprigionarono dei gas che non concessero scampo agli sfortunati operai.
La ex Ausl 7, adesso Asp, procedette lo scorso settembre all’assunzione a tempo indeterminato di Grazia Alfano, vedova di Salvatore Tumino, e di Valentina Smecca, orfana di Salvatore. Si trattò di un’assunzione a tempo indeterminato per chiamata diretta di un’orfana e di una vedova sulla base di una legge del 2007.
Luigi FANIZZI
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Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
Caro Eco,ecoacque ha scritto: L’impresa ragusana stava effettuando lavori di pulizia nelle vasche dell’impianto di depurazione di Mineo, quando, all’interno delle vasche, si sprigionarono dei gas che non concessero scampo agli sfortunati operai.
come sempre proponi argomenti di grande interesse.
Ma la sfortuna in questo caso non ha rilevanza alcuna.
Le vite delle persone nella attività lavorativa (ma qui il discorso si potrebbe allargare) non possono neanche in minima parte essere legate ad episodi di fortuna/sfortuna.
Per porre rimedio alla situazione, dunque, si devono cercare le cause a monte (e dico cause e non i colpevoli . . . ).
Procedura
"Come principio generale, non dovrebbero essere eseguiti lavori all’interno di ambienti confinati in cui possono essere presenti atmosfere esplosive e/o tossiche.
Qualora si renda necessario operare in tali condizioni, si devono applicare opportune misure tecniche ed organizzative come di seguito specificato.
In ogni caso deve essere prevista la presenza, oltre a quella degli addetti alle lavorazioni, di un responsabile che controllo e coordino le operazioni.
Prima di disporre l’entrata dei lavoratori nei luoghi in oggetto, la persona che sovraintende le operazioni deve accertarsi che all’interno non esista
presenza di atmosfere esplosive, tramite misurazioni appropriate (capitolo 6).
La prima misura deve essere effettuata dall’esterno e le modalità devono essere definite in base alla natura della sostanza presente (ad esempio,
la densità) ed alla geometria dell’ambiente confinato: un gas pesante, ad esempio, tenderà ad accumularsi nei punti bassi, nelle canalizzazioni,
nei pozzetti, nei tubi interrati, nelle fognature.
Ulteriori misurazioni dovranno essere effettuate nel corso dei lavori ad intervalli stabiliti in funzione della tipologia e della durata del lavoro, per
garantire la permanenza delle condizioni di sicurezza. A tal proposito, chi sovraintende deve provvedere a far chiudere e bloccare le valvole ed altri
dispositivi in comunicazione con l’ambiente confinato, che potrebbero alterare le condizioni prestabilite.
In ogni caso, ed in via preventiva, l’ingresso del lavoratore in detti spazi deve essere tale da garantire che non vengano introdotte sorgenti di
accensione efficace. In particolare dovranno essere indossati indumenti che non provocano l’accensione di una eventuale atmosfera esplosiva (ad
esempio, scarpe, tute, guanti di tipo dissipativo).
Le attrezzature in dotazione al lavoratore dovranno essere rispondenti al citato D.P.R. 126/98 e di categoria scelta dal responsabile dei lavori in
relazione alla probabilità e durata dell’atmosfera esplosiva.
In assenza di elementi di valutazione della suddetta atmosfera, si adotteranno apparecchiature di categoria 1 e classe di temperatura adeguata al tipo di sostanza prevista.
Se necessario, ed in funzione del tipo di attività che deve essere svolta, il lavoratore deve essere munito di dispositivo di respirazione".
Quali erano dunque le probabilmente (...) le lacune che hanno portato al dramma:
- mancata informazione sui rischi
- mancata formazione su come svolgere la propria mansione in condizioni di sicurezza
- mancata applicazione di procedure di lavoro
- mancata vigilanza del preposto sull'attività lavorativa
Non è stata sfortuna.
E' stato un errore umano.
L'errore umano è inevitabile (tutti ogni giorno li commettiamo).
Le conseguenze dell'errore invece sono da evitare.
Come? Tramite informazione, formazione, procedure sicure e vigilanza sull'applicazione delle stesse.
In poche parola bisogna dare il valore alla sicurezza sul lavoro.
Essendo la vigilia di Natale ne approfitto per farti i miei migliori auguri di buone feste.
Omnia venenum sunt nec sine veneno quicquam existit. Dosis sola facit ut venenum non fit.
Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
A "Tragedia ... segue" ... tragedia!
Questo argomento sollevato da Eco, e commentato da Mpa pochi anni fa, é ritornato di attualità con la sciagura di ieri (27/07/14) presso l'impianto di "compostaggio" a Latina.
Dove é stato l'errore? Cos'é il PERCOLATO? Quali le LINEE GUIDA per lo smaltimento del percolato? Chi ha responsabilità?
Ripropongo un vecchio argomento ... perché gli argomenti sono sempre gli stessi.
Un saluto ad Eco, un saluto a Mpa, un saluto a tutti ... un commento. Cesare.
Questo argomento sollevato da Eco, e commentato da Mpa pochi anni fa, é ritornato di attualità con la sciagura di ieri (27/07/14) presso l'impianto di "compostaggio" a Latina.
Dove é stato l'errore? Cos'é il PERCOLATO? Quali le LINEE GUIDA per lo smaltimento del percolato? Chi ha responsabilità?
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Un saluto ad Eco, un saluto a Mpa, un saluto a tutti ... un commento. Cesare.
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Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
In relazione al pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori nelle attività svolte in ambienti confinati ed all'ennesimo luttuoso incidente che l'amico Cesare, ricordava a tutti, torniamo a parlare di fattori di rischio e di dispositivi di protezione idonei per ridurli come, ben detto, aveva l'amico MPA. Lo voglio fare, quindi, con riferimento a quanto contenuto nel Manuale illustrato per lavori in ambienti sospetti di inquinamento ovvero confinati ai sensi dell’art. 3 comma 3 del DPR 177/2011, un Manuale prodotto dalla Commissione consultiva permanente che raccoglie le buone prassi richiamate nell’articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 177 del 14 settembre 2011 – recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. Nel suddetto Documento le buone pratiche sono presentate attraverso una storia illustrata e dopo aver presentato gli adempimenti e la prassi da mettere in atto prima di intervenire per la bonifica di una vasca ovvero di una cisterna (come ad esempio quella di un depuratore, di stoccaggio di percolato et simili), nella storia viene approfondita la conoscenza dei rischi, delle schede di sicurezza, dei DPI, dell'organizzazione delle procedure di lavoro ed operazionali per le misurazioni stabilite. Riguardo al rischio da sostanze pericolose/tossiche e, pricipalmente, da carenza di ossigeno, il Manuale infatti sottolinea che prima di eseguire i lavori e durante il loro svolgimento, “è necessario verificare che nella cisterna o vasca (od altro ambiente confinato) ci sia una concentrazione di ossigeno adatta alla respirazione (21/%) e non vi siano concentrazioni pericolose ovvero pregiudizievoli di agenti chimici asfissianti, tossici ovvero infiammabili. Il monitoraggio dell’aria deve essere effettuato a diversi livelli di altezza per tenere conto della differente stratificazione delle possibili sostanze pericolose. Laddove possa esservi un ragionevole dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera vanno adottate specifiche ed appropriate cautele. Questo il sito onde poter scaricare, gratuitamente, detto Manuale:
http://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul ... -AR-11884/
Atti del Seminario: Gli ambienti confinati e i rischi per la salute e sicurezza (Bologna 4 maggio 2011):
Ambienti confinati e rischi derivanti da sostanze e atmosfere pericolose:
http://www.sistemaambiente.net/Material ... colose.pdf
Procedure di accesso agli spazi confinati:
http://www.sistemaambiente.net/Material ... sterne.pdf
Impianti di depurazione acque reflue: esempi di interventi in ambienti confinati:
http://www.ulss5.it/binary/ulss5/contsp ... 372115.pdf
Imparare dagli errori: analisi delle dinamiche infortunistiche:
http://www.usl2.toscana.it/sup/modulist ... stiche.pdf
Un saluto caro a tutti
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Atti del Seminario: Gli ambienti confinati e i rischi per la salute e sicurezza (Bologna 4 maggio 2011):
Ambienti confinati e rischi derivanti da sostanze e atmosfere pericolose:
http://www.sistemaambiente.net/Material ... colose.pdf
Procedure di accesso agli spazi confinati:
http://www.sistemaambiente.net/Material ... sterne.pdf
Impianti di depurazione acque reflue: esempi di interventi in ambienti confinati:
http://www.ulss5.it/binary/ulss5/contsp ... 372115.pdf
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Luigi FANIZZI
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Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
Ottimo, caro Eco; come sempre.
Però la mia domanda: che ci faceva quel percolato presso l'impianto di compostaggio?
Voglio premettere che il percolato é un sottoprodotto che si genera, per fermentazione anaerobica del materiale putrescibile, "solo" sul fondo di una "discarica"; non certo da trattamento aerobico di "compostaggio".
Cesare.
Però la mia domanda: che ci faceva quel percolato presso l'impianto di compostaggio?
Voglio premettere che il percolato é un sottoprodotto che si genera, per fermentazione anaerobica del materiale putrescibile, "solo" sul fondo di una "discarica"; non certo da trattamento aerobico di "compostaggio".
Cesare.
- ecoacque
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Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
Può darsi che l'impianto di Aprilia utilizzi un sistema integrato di compostaggio (aerobico) e digestione anaerobica.
Luigi FANIZZI
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Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
Però se questa affermazione: il percolato é un sottoprodotto che si genera, per fermentazione anaerobica del materiale putrescibile, "solo" sul fondo di una "discarica", se é vera, ne deriva una ovvia conclusione: oltre all'impianto di compostaggio lì vi é una discarica.
Un saluto, Cesare.
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Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
L'uso della parola "percolato" è presente in qualche atto ufficiale? Non può essere un errore del giornalista?
Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
L'uso della parola "percolato" è presente in qualche atto ufficiale? Non può essere un errore del giornalista?
Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
Sostituisco la parola "percolato" -in alcuni giornali ho letto "perclorato", che non so cosa sia- sostituiamola con la parola "bomba ecologica" (che comunque, se scoppia, uccide);
Però la mia domanda, adesso é: che ci faceva quella bomba ecologica presso l'impianto di compostaggio?
Cesare.
Però la mia domanda, adesso é: che ci faceva quella bomba ecologica presso l'impianto di compostaggio?
Cesare.
Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
io non sarei sorpreso se l'incidente fosse stato causato da una reazione tra il rifiuto da caricare e un eventuale residuo nell'autocisterna
ad esempio il "percolato", o qualsiasi altro liquido di scarto prodotto dall'impianto in questione, poteva essere ricco di azoto in varie forme. se la cisterna fosse stata sporca di idrossido di sodio si poteva sviluppare una nube di ammoniaca
ovviamente è solo un'ipotesi fatta con pochissimi elementi a disposizione, purtroppo non sarebbe il primo incidente provocato dalla reazione tra liquido da caricare e residuo della cisterna
ad esempio il "percolato", o qualsiasi altro liquido di scarto prodotto dall'impianto in questione, poteva essere ricco di azoto in varie forme. se la cisterna fosse stata sporca di idrossido di sodio si poteva sviluppare una nube di ammoniaca
ovviamente è solo un'ipotesi fatta con pochissimi elementi a disposizione, purtroppo non sarebbe il primo incidente provocato dalla reazione tra liquido da caricare e residuo della cisterna
In theory, there is no difference between theory and practice. But, in practice, there is. (Yogi Berra)
Re: Tragedia al depuratore di Mineo..segue
Vedi Marco, sinceramente non riesco a rispondere ... perché ho riflettuto, ho pensato, ma non trovo le frasi e neanche le parole. Solo una preghiera per le due vittime, e per i loro familiari.
Un saluto a tutti, Cesare.
Un saluto a tutti, Cesare.