Come sempre, prima di procedere con l'apertura di un Thread sui forum si legge molto, e già conosco parecchi di voi... Sono Gianni, ed oggi vorrei condividere con voi una perplessità alla quale sono sicuro che qualcuno di voi saprà darmi la giusta informazione di normativa e di approccio progettuale. Vi do alcune informazioni, è da poco che tratto la materia e non faccio altro studiare, studiare e studiare, grazie anche ad un piccolo incarico ottenuto.
Mi trovo davanti ad un area di 12.000mq 6.000 di questi è area coperta (capannoni industriali). Degli altri 6.000mq solo 300mq circa sono destinate ad aiuole, il restante è tutto asfalto. In passato più spazio impermeabile c'era meglio era per il deposito di camion di trasporto della produzione...
Cambia la proprietà, dopo tanto tempo, ora i nuovi vorrebbero stoccare materiale lapideo all'interno di questi capannoni industriali, la trasformazione non verrà fatta li.
Trovandomi in Puglia, il mio punto di riferimento è ovviamente il RR 26/2013, e già qui ho dubbi circa il campo di applicazione in riferimento alla mia Destinazione D'uso(Capo II - art.. Lo stato di fatto è un'area COMPLETAMENTE sprovvista di sistema di raccolta delle acque e quindi dopo aver ricostruito il modello mi accingo a progettare (ovviamente in fase preliminare) ed a trovare le giuste soluzioni per quest'area, che per fortuna è dotata di fognatura separa. (magari dopo qualcuno mi spiega cosa sarebbe successo con fognatura unica...)
Detto questo ho una serie di domande "a cascata" (passatemi la battuta parlando di acque...)
- Non avendo aree verdi a sufficienza, come assolvo all'obbligo di utilizzo? basta una relazione asseverata?
- Quale soluzione adottereste per allontanare così tanta acqua?
- Ce ne sono tantissime... ma vorrei non appesantire la lettura e cercare di creare una specie di... "Istruzioni per l'uso" per tutti i giovani come me iniziato (poverini!) a trattare la materia