Ditta che opera in assenza di AUA
Ditta che opera in assenza di AUA
Buongiorno!
Ho svolto accertamenti presso una ditta che lavora metalli e che produce rifiuti pericolosi. A distanza di tempo l'ufficio tecnico comunale ci comunica che questa ditta, che ai loro atti risultava inattiva, dispone solo dell'autorizzazione all'emissione in atmosfera e non è titolare di AUA; non ha richiesto al comune l'assimilazione dei rifiuti; Manca anche il certificato di agibilità..in loco ho appurato che non effettuava scarichi perché raccoglievano i reflui in vasche. Ora, quali sanzioni applicare? Ho paura di dimenticarmi qualcosa..grazie a chi vorrà aiutarmi!
Ho svolto accertamenti presso una ditta che lavora metalli e che produce rifiuti pericolosi. A distanza di tempo l'ufficio tecnico comunale ci comunica che questa ditta, che ai loro atti risultava inattiva, dispone solo dell'autorizzazione all'emissione in atmosfera e non è titolare di AUA; non ha richiesto al comune l'assimilazione dei rifiuti; Manca anche il certificato di agibilità..in loco ho appurato che non effettuava scarichi perché raccoglievano i reflui in vasche. Ora, quali sanzioni applicare? Ho paura di dimenticarmi qualcosa..grazie a chi vorrà aiutarmi!
- atena60
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Re: Ditta che opera in assenza di AUA
Quali sanzioni applicare in relazione a cosa?
La mancanza di AUA, di per sé, non è sanzionabile in termini assoluti: occorre verificare se l'AUA (entrata in vigore nel giugno 2013) era necessaria in riferimento al rilascio, alla formazione, al rinnovo o all'aggiornamento di almeno uno dei titoli abilitativi in materia ambientale indicati dall'art. 3 del DPR 59/2013, tenendo conto che sarebbe comunque facoltativa nel caso di attività soggette solo a comunicazione, ovvero ad autorizzazione di carattere generale (come potrebbe essere per le emissioni in atmosfera).
Manca il certificato di agibilità? E' un procedimento sanzionatorio di competenza dell'ufficio tecnico comunale; se prima non sapevano che il fabbricato era già utilizzato (cosa di cui dubito fortemente, ma tant'è...), ora lo sanno.
La gestione dei rifiuti (ivi compresi quelli liquidi raccolti in vasche) era corretta? Non lo sappiamo.
Cosa vuol dire “non ha richiesto al comune l'assimilazione dei rifiuti”?
In materia di prevenzione degli incendi l'attività era in regola? Non lo sappiamo.
Agli atti comunali la ditta risultava inattiva. E al Registro Imprese della CCIAA?
La mancanza di AUA, di per sé, non è sanzionabile in termini assoluti: occorre verificare se l'AUA (entrata in vigore nel giugno 2013) era necessaria in riferimento al rilascio, alla formazione, al rinnovo o all'aggiornamento di almeno uno dei titoli abilitativi in materia ambientale indicati dall'art. 3 del DPR 59/2013, tenendo conto che sarebbe comunque facoltativa nel caso di attività soggette solo a comunicazione, ovvero ad autorizzazione di carattere generale (come potrebbe essere per le emissioni in atmosfera).
Manca il certificato di agibilità? E' un procedimento sanzionatorio di competenza dell'ufficio tecnico comunale; se prima non sapevano che il fabbricato era già utilizzato (cosa di cui dubito fortemente, ma tant'è...), ora lo sanno.
La gestione dei rifiuti (ivi compresi quelli liquidi raccolti in vasche) era corretta? Non lo sappiamo.
Cosa vuol dire “non ha richiesto al comune l'assimilazione dei rifiuti”?
In materia di prevenzione degli incendi l'attività era in regola? Non lo sappiamo.
Agli atti comunali la ditta risultava inattiva. E al Registro Imprese della CCIAA?
- arthem-the-hero
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Re: Ditta che opera in assenza di AUA
analisi impeccabile...
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- Fedelissimo
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Re: Ditta che opera in assenza di AUA
Ricordiamoci anche che se nel 2013 una ditta "disponeva di autorizzazione alle emissioni in atmosfera", questa era e rimane valida sino alla scadenza, ed il rinnovo sarà richiesto e rilasciato in forma di AUA.
L'assimilazione dei rifiuti, penso si riferisca al fatto che alcuni rifiuti prodotti dalla ditta sono assimilabili agli urbani e come tali gestiti. In tal senso il comune non ha alcun titolo a dover richiedere alcunchè in merito.
non mi sembra che si possano applicare sanzioni, almeno basandosi sull'esposizione piuttosto scarsa di particolari. Andava controllato il registro di carico-scarico dei rifiuti, e la corretta emissione dei formulari, per quanto riguarda i rifiuti liquidi raccolti nella vasca, ed altri rifiuti eventualmente prodotti, e in relazione alla autorizzazione in atmosfera, verificare che gli impianti rispondessero a quanto previsto e che le prescrizioni, ad esempio autocontrolli, registri, dispositivi di misurazione della differenza di pressione al camino fossero presenti e funzionanti. Cose che mi sembra non siano passate nemmeno per l'anticamera del pensiero suppongo.
Personalmente sono piuttosto perplesso a vedere come in questo paese esistano organi di controllo che sguinzaglino operatori a controllare cose senza sapere di cosa si tratti.
L'assimilazione dei rifiuti, penso si riferisca al fatto che alcuni rifiuti prodotti dalla ditta sono assimilabili agli urbani e come tali gestiti. In tal senso il comune non ha alcun titolo a dover richiedere alcunchè in merito.
non mi sembra che si possano applicare sanzioni, almeno basandosi sull'esposizione piuttosto scarsa di particolari. Andava controllato il registro di carico-scarico dei rifiuti, e la corretta emissione dei formulari, per quanto riguarda i rifiuti liquidi raccolti nella vasca, ed altri rifiuti eventualmente prodotti, e in relazione alla autorizzazione in atmosfera, verificare che gli impianti rispondessero a quanto previsto e che le prescrizioni, ad esempio autocontrolli, registri, dispositivi di misurazione della differenza di pressione al camino fossero presenti e funzionanti. Cose che mi sembra non siano passate nemmeno per l'anticamera del pensiero suppongo.
Personalmente sono piuttosto perplesso a vedere come in questo paese esistano organi di controllo che sguinzaglino operatori a controllare cose senza sapere di cosa si tratti.
Re: Ditta che opera in assenza di AUA
Il sopralluogo era finalizzato a tutt'altro, la questione mancanza AUA è emersa successivamente, d'ufficio. La ditta risulta iscritta alla CCIAA, attivata successivamente al 2013 (Lore68 ha inquadrato bene la questione dell'assimilazione dei rifiuti).
Ora si procede ai relativi controlli e il dubbio riguarda gli aspetti da indagare proprio per evitare dimenticanze. Non è un'attività di tutti i giorni, quindi mi perdonerete la poca familiarità con gli istituti-
Quindi, ricapitolando, si tratta di verificare:
- registri carico-scarico e formulari rifiuti sia per i rifiuti prodotti che per quelli liquidi scaricati in vasca;
- verifica che gli impianti di emissione in atmosfera corrispondano a quanto dichiarato;
- verifica se presente certificato di prevenzione incendi;
La ditta, in ogni caso produce rifiuti pericolosi, quindi deve comunque essere iscritta al SISTRI pena le relative sanzioni (iscrizione e pagamento contributo), giusto? Devo richiedere il MUD?
Circa la normativa acustica (L.447/1995)?
Grazie per la pazienza
Ora si procede ai relativi controlli e il dubbio riguarda gli aspetti da indagare proprio per evitare dimenticanze. Non è un'attività di tutti i giorni, quindi mi perdonerete la poca familiarità con gli istituti-
Quindi, ricapitolando, si tratta di verificare:
- registri carico-scarico e formulari rifiuti sia per i rifiuti prodotti che per quelli liquidi scaricati in vasca;
- verifica che gli impianti di emissione in atmosfera corrispondano a quanto dichiarato;
- verifica se presente certificato di prevenzione incendi;
La ditta, in ogni caso produce rifiuti pericolosi, quindi deve comunque essere iscritta al SISTRI pena le relative sanzioni (iscrizione e pagamento contributo), giusto? Devo richiedere il MUD?
Circa la normativa acustica (L.447/1995)?
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Re: Ditta che opera in assenza di AUA
tutto corretto,
per le emissioni in atmosfera occorre considerare anche gli aspetti prescrittivi, cioè autocontrolli e relativa compilazione registro, controllare anche che le lavorazioni che si effettuano siano aspirate (es. si fa verniciatura? se si occorre un sistema di aspirazione,trattamento e convogliamento a camino; stazioni di saldatura inox, ecc.)
per il sistri, la legge di bilancio 2018 ha esteso al 2019 "l'entrata in vigore del sistema di tracciabilità" di cui all'art. 188ter D.lgs, estendendo anche la moratoria sull'irrogazione delle sanzioni, quindi l'obbligo c'è, ma non è sanzionato sino all'anno prossimo.
Per la normativa acustica, la ditta deve rispettare i limiti di zona e differenziali, se ci sono motivi per cui questo non avviene occorre la rilevazione fonometrica di un tecnico competente in acustica ambientale (qui in Emilia Romagna sono rilievi che fanno l'Arpa su richiesta dei Comuni dietro esposto scritto )
circa la prevenzione incendi non saprei, esula dal mio campo, come è per la sicurezza sul lavoro.
Posso chiedere per quale ente lavori? lodevole la premura per l'estensione dei controlli ma il tema mi richiama alla mente la problematica annosa delle competenze del Tecnico della Prevenzione dell'Ambiente e dei Luoghi di Lavoro ex DM 58/97, il cui esercizio professionale a partire da quest'anno è prerogativa di tecnici in possesso dei requisiti culturali e professionali di iscrizione all'albo; la legge 3/2018 prevede che l'esercizio di questa, che è una professione sanitaria al pari di altre, sia vietato in difetto dell'iscrizione all'albo professionale e sia sanzionato ex art. 348 c.p.; ne ho parlato in altro thread al quale nessuno ha risposto....
per le emissioni in atmosfera occorre considerare anche gli aspetti prescrittivi, cioè autocontrolli e relativa compilazione registro, controllare anche che le lavorazioni che si effettuano siano aspirate (es. si fa verniciatura? se si occorre un sistema di aspirazione,trattamento e convogliamento a camino; stazioni di saldatura inox, ecc.)
per il sistri, la legge di bilancio 2018 ha esteso al 2019 "l'entrata in vigore del sistema di tracciabilità" di cui all'art. 188ter D.lgs, estendendo anche la moratoria sull'irrogazione delle sanzioni, quindi l'obbligo c'è, ma non è sanzionato sino all'anno prossimo.
Per la normativa acustica, la ditta deve rispettare i limiti di zona e differenziali, se ci sono motivi per cui questo non avviene occorre la rilevazione fonometrica di un tecnico competente in acustica ambientale (qui in Emilia Romagna sono rilievi che fanno l'Arpa su richiesta dei Comuni dietro esposto scritto )
circa la prevenzione incendi non saprei, esula dal mio campo, come è per la sicurezza sul lavoro.
Posso chiedere per quale ente lavori? lodevole la premura per l'estensione dei controlli ma il tema mi richiama alla mente la problematica annosa delle competenze del Tecnico della Prevenzione dell'Ambiente e dei Luoghi di Lavoro ex DM 58/97, il cui esercizio professionale a partire da quest'anno è prerogativa di tecnici in possesso dei requisiti culturali e professionali di iscrizione all'albo; la legge 3/2018 prevede che l'esercizio di questa, che è una professione sanitaria al pari di altre, sia vietato in difetto dell'iscrizione all'albo professionale e sia sanzionato ex art. 348 c.p.; ne ho parlato in altro thread al quale nessuno ha risposto....
Re: Ditta che opera in assenza di AUA
Grazie lore 68. Sono della Polizia Locale.
Abbiamo fatto il sopralluogo con i tecnici ARPA (devo dire di grande competenza e molto disponibili) e l'Ufficio tecnico/ambente comunale. Alla fine la situazione si è ridimensionata di molto rispetto alla premesse, anche se sono state riscontrate diverse violazioni, in particolare circa la gestione dei rifiuiti e dei registri..comunque nessun danno ambientale o pericolo.
Invece è stato accertato che i bagni della ditta scaricano in una vasca (a tenuta?) per la quale non esisterebbe autorizzazione. Sono stati aperti i pozzetti e verificato il contenuto. Sul posto non sono state fatte contestazioni ma, mi chiedo, questo fatto cosa comporta? E di chi è la competenza per le sanzioni? L'ufficio tecnico non ha avuto nulla da rilevare in merito (salvo sollevare la questione).
Grazie a chi vorrà rispondermi!
Abbiamo fatto il sopralluogo con i tecnici ARPA (devo dire di grande competenza e molto disponibili) e l'Ufficio tecnico/ambente comunale. Alla fine la situazione si è ridimensionata di molto rispetto alla premesse, anche se sono state riscontrate diverse violazioni, in particolare circa la gestione dei rifiuiti e dei registri..comunque nessun danno ambientale o pericolo.
Invece è stato accertato che i bagni della ditta scaricano in una vasca (a tenuta?) per la quale non esisterebbe autorizzazione. Sono stati aperti i pozzetti e verificato il contenuto. Sul posto non sono state fatte contestazioni ma, mi chiedo, questo fatto cosa comporta? E di chi è la competenza per le sanzioni? L'ufficio tecnico non ha avuto nulla da rilevare in merito (salvo sollevare la questione).
Grazie a chi vorrà rispondermi!
- atena60
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Re: Ditta che opera in assenza di AUA
Se la vasca è a tenuta, i reflui che vi confluiscono devono essere considerati rifiuti liquidi, per cui occorre verificare la loro corretta gestione come tali.
L'utilizzo di una vasca a tenuta è solitamente consentito solo in situazioni estreme, per piccoli insediamenti isolati, magari abitati solo saltuariamente, che abbiano una produzione di acque reflue molto ridotta e che si trovino in aree non servite da reti fognarie. In tal senso occorre verificare cosa è disposto dalla vostra disciplina regionale e locale (regolamento ATO) in materia di scarichi di acque reflue domestiche da insediamenti isolati, cioè se è previsto l'utilizzo di sistemi individuali di raccolta e – se sì – con quali prescrizioni.
Se invece esiste uno scarico, dovrà essere accertato dove recapita e quindi si torna alla disciplina regionale e locale sopra citata.
Scrivevi che il fabbricato in oggetto è privo di agibilità: bene, quello relativo a gestione/scarico delle acque reflue, quindi alla conformità degli impianti installati alle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico prescritte dalla disciplina vigente, sarà uno dei punti che dovrà essere documentato a corredo della SCIA che dovrà essere presentata ai fini dell'agibilità.
Permettimi alla fine un piccolo appunto.
Credo che dovreste rivedere un poco la vostra preparazione professionale. Non è che normalmente si fa un sopralluogo congiunto tra Polizia Locale, Ufficio Tecnico/Ambiente e ARPA per l'ispezione di un insediamento produttivo e dopo ci si rivolge ad un forum per avere informazioni in merito a quali sarebbero le sanzioni da contestare e di chi è la competenza per le stesse...
Anche perché le informazioni che hai avuto qui sono di natura assolutamente generale e di base, e sarebbe bastata qualche ora di studio e di approfondimento dei testi di legge (magari con l'aiuto di qualche buon manuale) per sapersi orientare.
Ovviamente, IMHO
L'utilizzo di una vasca a tenuta è solitamente consentito solo in situazioni estreme, per piccoli insediamenti isolati, magari abitati solo saltuariamente, che abbiano una produzione di acque reflue molto ridotta e che si trovino in aree non servite da reti fognarie. In tal senso occorre verificare cosa è disposto dalla vostra disciplina regionale e locale (regolamento ATO) in materia di scarichi di acque reflue domestiche da insediamenti isolati, cioè se è previsto l'utilizzo di sistemi individuali di raccolta e – se sì – con quali prescrizioni.
Se invece esiste uno scarico, dovrà essere accertato dove recapita e quindi si torna alla disciplina regionale e locale sopra citata.
Scrivevi che il fabbricato in oggetto è privo di agibilità: bene, quello relativo a gestione/scarico delle acque reflue, quindi alla conformità degli impianti installati alle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico prescritte dalla disciplina vigente, sarà uno dei punti che dovrà essere documentato a corredo della SCIA che dovrà essere presentata ai fini dell'agibilità.
Permettimi alla fine un piccolo appunto.
Credo che dovreste rivedere un poco la vostra preparazione professionale. Non è che normalmente si fa un sopralluogo congiunto tra Polizia Locale, Ufficio Tecnico/Ambiente e ARPA per l'ispezione di un insediamento produttivo e dopo ci si rivolge ad un forum per avere informazioni in merito a quali sarebbero le sanzioni da contestare e di chi è la competenza per le stesse...
Anche perché le informazioni che hai avuto qui sono di natura assolutamente generale e di base, e sarebbe bastata qualche ora di studio e di approfondimento dei testi di legge (magari con l'aiuto di qualche buon manuale) per sapersi orientare.
Ovviamente, IMHO
Re: Ditta che opera in assenza di AUA
Ringrazio per la risposta e faccio tesoro anche della critica. Se posso permettermi una difesa, faccio presente che la competenza della polizia locale spazia codice della strada, alla polizia giudiziaria, al settore ambientale, al commercio, all'infortunistica stradale e a diverse altre discipline per cui è tecnicamente impossibile essere esperti in tutto. Tu mi insegni che fare un po' di tutto significa non essere specializzati in nulla... Per quanto riguarda la preparazione precedente al sopralluogo, mi sono preparato su manuale e anche su un prontuario edito dalla Maggioli (scritto dal dottor Noè) rappresentandomi tutte le possibili violazioni che avrei potuto riscontrare sul posto.. posso assicurarti che su questi testi non si fa menzione di vasche a Tenuta, quindi quando mi sono trovato di fronte a questa problematica e sinceramente non sapevo a cosa fare riferimento. Questo accade specialmente quando non c'è molta collaborazione con gli uffici tecnici ma è chiaro, per la prossima volta, so che potrei trovarmi di fronte anche a problemi di questo tipo, quindi mi troverò già preparato. Mi rivolgo al Forum per avere ovviamente uno spunto e ne riconosco l'autorevolezza, dopodiché è chiaro che traggo le mie conclusioni e approfondisco i concetti (come credo dovrebbe fare chiunque). Dico la verità: invidio chi può permettersi il lusso di dedicarsi alla preparazione specifica di una materia e questo non è il mio caso. Non è questa la sede opportuna Ma quando si sente parlare di riforma della polizia locale si intende anche questo, cioè la settorializzazione e la definizione delle competenze. Per quanto mi riguarda la mia struttura è molto piccola e rispondo in prima persona delle azioni che compio non ho nessuno alle spalle che mi dia coperture, né tantomeno qualcuno che mi dia indicazioni su cosa fare. Per quello che è il mio personale ideale di giustizia ritengo che sopralluoghi come come quelli di cui stiamo parlando siano comunque doverosi. certo andrebbero fatti meglio, sono il primo a riconoscerlo, ma nessuno potrà mai dirmi che non ho fatto nulla. Detto questo ti ringrazio nuovamente e riconosco tutta la tua autorevolezza in materia. Saluti
- atena60
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Re: Ditta che opera in assenza di AUA
Il mio era solo un piccolo appunto (spero non ti sia risentito...) e comunque ti posso assicurare che conosco molto bene - molto più di quanto tu possa immaginare - la situazione delle polizie locali e delle loro competenze.
Però, per tornare al problema della vasca a tenuta, direi che se si esegue un sopralluogo congiunto con Ufficio Tecnico/Ambiente e ARPA qualche conoscenza in più - da parte dei suddetti uffici - sarebbe stato lecito aspettarsela...
Però, per tornare al problema della vasca a tenuta, direi che se si esegue un sopralluogo congiunto con Ufficio Tecnico/Ambiente e ARPA qualche conoscenza in più - da parte dei suddetti uffici - sarebbe stato lecito aspettarsela...
Re: Ditta che opera in assenza di AUA
Senza dubbio e senza rancore, non tu preoccupare!
- perchim
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Re: Ditta che opera in assenza di AUA
se mi posso permettere ...
a un accertamento ci si deve arrivare "preparati", per quanto è possibile ... per quanto riguarda i prontuari, io sono sempre molto critico perchè li ritengo solo dei promemoria e invece vengono usati "soli e come un vangelo"...
per quanto riguarda la "preparazione", capisco tutte le difficoltà di Simone (e delle polizie locali) e le "giustifico" ma sinceramente non ammetto "ignoranza in materia" da parte del personale ARPA, organo "specializzato" in materia ambientale ...
e comunque se tutti gli appartenenti alle polizie locali fossero come Simone ... il livello di tutela ambientale potrebbe migliorare ...
scusate se sono andato "fuori argomento" ...
a un accertamento ci si deve arrivare "preparati", per quanto è possibile ... per quanto riguarda i prontuari, io sono sempre molto critico perchè li ritengo solo dei promemoria e invece vengono usati "soli e come un vangelo"...
per quanto riguarda la "preparazione", capisco tutte le difficoltà di Simone (e delle polizie locali) e le "giustifico" ma sinceramente non ammetto "ignoranza in materia" da parte del personale ARPA, organo "specializzato" in materia ambientale ...
e comunque se tutti gli appartenenti alle polizie locali fossero come Simone ... il livello di tutela ambientale potrebbe migliorare ...
scusate se sono andato "fuori argomento" ...
save the planet, save the children