grazie!!!
AUA - ambito di applicazione
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Re: AUA - ambito di applicazione
a distanza di quasi 6 anni il quesito è ancora vivo ... ci sono ancora alcuni che sostengono che i depuratori comunali non sono soggetti ad AUA...perchim ha scritto: ↑18 giugno 2013, 8:31 carissimi colleghi del forum ...
un quesito sul dpr 59/2013 ...
il regolamento aua si applica alle pmi "e sugli impianti non soggetti" ad AIA (dal titolo in GU) ... quindi alle pmi "nonchè agli impianti non soggetti alle disposizioni in materia" di AIA (vedi art.1 comma 1).
quindi un piccolo depuratore comunale gestito in house dal comune ... è soggetto ad AUA?
a voi la palla ...
... e si aspettano ancora chiarimenti richiesti diversi anni fa ...
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Re: AUA - ambito di applicazione
Premesso che un impianto di depurazione "acque reflue urbane" non é una attività privata, bensì un pubblico servizio reso alla collettività a monte.
Premesso che da un impianto di depurazione "acque reflue urbane" escono tre tipi di scarichi:
- scarico idrico (somma degli scarichi idrici domestici ed industriali a monte, tutti autorizzati in fogna) più o meno depurato (destinazione ambiente idrico o sul suolo)
- scarico solido grigliato e fanghi (destinazione discarica, impianto di recupero)
- scarico energetico, emissioni gassose (destinazione atmosfera)
Quale di questi scarichi intendi autorizzare in A.U.A. (Autorizzazione alla attività d'Impresa)? Ne avevamo parlato quasi 6 anni fa.
Un saluto, Cesare.
Premesso che da un impianto di depurazione "acque reflue urbane" escono tre tipi di scarichi:
- scarico idrico (somma degli scarichi idrici domestici ed industriali a monte, tutti autorizzati in fogna) più o meno depurato (destinazione ambiente idrico o sul suolo)
- scarico solido grigliato e fanghi (destinazione discarica, impianto di recupero)
- scarico energetico, emissioni gassose (destinazione atmosfera)
Quale di questi scarichi intendi autorizzare in A.U.A. (Autorizzazione alla attività d'Impresa)? Ne avevamo parlato quasi 6 anni fa.
Un saluto, Cesare.
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Re: AUA - ambito di applicazione
Caro Cesare ... "ti voglio bene" ... ma ...
-un depuratore ha lo "scarico" ex parte III D. Lgs. n. 152/2006 ...
-produce "rifiuti" ex parte IV d. lgs. n. 152/06 ...
-eventualmente produce "emissioni" ex parte V ...
quindi in AUA autorizzo lo "scarico" ed eventualmente le "emissioni" (della linea fanghi sulla base degli a.e. e\o della tipologia del processo)...
che ci piaccia o meno dobbiamo dialogare "in termini giuridici" ... poi se vuoi, in altri "contesti" possiamo chiacchierare, dialogare, ipotizzare e discutere sulla norma e sulla logica ...
questo è un sito di legislazione ambientale e dobbiamo restare "in tema" ...
con affetto e stima.
-un depuratore ha lo "scarico" ex parte III D. Lgs. n. 152/2006 ...
-produce "rifiuti" ex parte IV d. lgs. n. 152/06 ...
-eventualmente produce "emissioni" ex parte V ...
quindi in AUA autorizzo lo "scarico" ed eventualmente le "emissioni" (della linea fanghi sulla base degli a.e. e\o della tipologia del processo)...
che ci piaccia o meno dobbiamo dialogare "in termini giuridici" ... poi se vuoi, in altri "contesti" possiamo chiacchierare, dialogare, ipotizzare e discutere sulla norma e sulla logica ...
questo è un sito di legislazione ambientale e dobbiamo restare "in tema" ...
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Re: AUA - ambito di applicazione
Caro Perk ... "anche io ti voglio bene" ... ma:
- un depuratore comunale NON ha uno "scarico suo da attività, quello scarico (ex parte III D. Lgs. n. 152/2006 somma di altri scarichi) già esiste", perché non scarica nulla di suo, anzi deve (dovrebbe) depurare gli scarichi già esitenti che gli provengono da monte.
- produce "rifiuti" ex parte IV d. lgs. n. 152/06 ... (vero)
- eventualmente produce "emissioni" ex parte V ... (vero)
quindi in AUA non devo autorizzare lo "scarico", ma eventualmente le "emissioni" (della linea fanghi sulla base degli a.e. e\o della tipologia del processo).
che ci piaccia o meno dobbiamo dialogare "in termini giuridici", prima esisteva la Legge Merli e la Tab B, poi fu abolita
questo è un sito di legislazione ambientale e dobbiamo restare "in tema" ...
E Cesare resta in tema: l'impianto di depurazione comunale NON va autorizzato per il suo servizio (depurazione acque reflue, servizio pubblico e non attività privata) prodotto primario di quella attività; però gli scarichi solidi (grigliato e fanghi) e gli scarichi energetici (rumori, gas metano, gas olfattivi) sono sottoprodotti di quella attività che conduce il servizio pubblico.
Con uguale affetto e stima, Cesare.
- un depuratore comunale NON ha uno "scarico suo da attività, quello scarico (ex parte III D. Lgs. n. 152/2006 somma di altri scarichi) già esiste", perché non scarica nulla di suo, anzi deve (dovrebbe) depurare gli scarichi già esitenti che gli provengono da monte.
- produce "rifiuti" ex parte IV d. lgs. n. 152/06 ... (vero)
- eventualmente produce "emissioni" ex parte V ... (vero)
quindi in AUA non devo autorizzare lo "scarico", ma eventualmente le "emissioni" (della linea fanghi sulla base degli a.e. e\o della tipologia del processo).
che ci piaccia o meno dobbiamo dialogare "in termini giuridici", prima esisteva la Legge Merli e la Tab B, poi fu abolita
questo è un sito di legislazione ambientale e dobbiamo restare "in tema" ...
E Cesare resta in tema: l'impianto di depurazione comunale NON va autorizzato per il suo servizio (depurazione acque reflue, servizio pubblico e non attività privata) prodotto primario di quella attività; però gli scarichi solidi (grigliato e fanghi) e gli scarichi energetici (rumori, gas metano, gas olfattivi) sono sottoprodotti di quella attività che conduce il servizio pubblico.
Con uguale affetto e stima, Cesare.
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Re: AUA - ambito di applicazione
purtroppo il Cesare-pensiero non coincide con l'attuale quadro normativo.Cesare ha scritto: ↑11 gennaio 2019, 19:17 E Cesare resta in tema: l'impianto di depurazione comunale NON va autorizzato per il suo servizio (depurazione acque reflue, servizio pubblico e non attività privata) prodotto primario di quella attività; però gli scarichi solidi (grigliato e fanghi) e gli scarichi energetici (rumori, gas metano, gas olfattivi) sono sottoprodotti di quella attività che conduce il servizio pubblico.
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Re: AUA - ambito di applicazione
Già:
"purtroppo il Cesare-pensiero non coincide con l'attuale quadro normativo"
E Cesare aveva scritto:
"... l'impianto di depurazione comunale NON va autorizzato per <la sua gestione> (depurazione acque reflue, servizio pubblico e non attività privata)".
A questo punto, visto che non riusciamo a distinguere il "SERVIZIO PUBBLICO" dalla "ATTIVITA' PRIVATA" dobbiamo sottoporre ed autorizzazione:
- ogni automobile che passa sulle strade viarie gestite da ANAS
- ogni passeggero che passa sulle strade ferrate gestite da FF.SS.
- ogni k Watt/h che passa sulle reti elettriche gestite da ENEL.
- ecc.
Sempre di scarichi (che siano veicoli, passeggeri ovvero energia elettrica) sempre di scarichi in un rete (stradale, di trasporti, ovvero energetica) si tratta; ma provenienti da pubblico servizio e non da una attività privata (sono il prodotto di quel pubblico servizio, da affidare in Concessione, e non il sottoprodotto di quella attività privata da dare in Autorizzazione)
La conclusione di Cesare: quale dei due vale per te:
- il Cesare pensiero é sbagliato?
- ovvero é sbagliato l'attuale quadro normativo sulla "Gestione del S.I.I. "? Perché differente dalla Gestione di altri Servizi Pubblici.
Un saluto, sempre con stima ed affetto; Cesare.
"purtroppo il Cesare-pensiero non coincide con l'attuale quadro normativo"
E Cesare aveva scritto:
"... l'impianto di depurazione comunale NON va autorizzato per <la sua gestione> (depurazione acque reflue, servizio pubblico e non attività privata)".
A questo punto, visto che non riusciamo a distinguere il "SERVIZIO PUBBLICO" dalla "ATTIVITA' PRIVATA" dobbiamo sottoporre ed autorizzazione:
- ogni automobile che passa sulle strade viarie gestite da ANAS
- ogni passeggero che passa sulle strade ferrate gestite da FF.SS.
- ogni k Watt/h che passa sulle reti elettriche gestite da ENEL.
- ecc.
Sempre di scarichi (che siano veicoli, passeggeri ovvero energia elettrica) sempre di scarichi in un rete (stradale, di trasporti, ovvero energetica) si tratta; ma provenienti da pubblico servizio e non da una attività privata (sono il prodotto di quel pubblico servizio, da affidare in Concessione, e non il sottoprodotto di quella attività privata da dare in Autorizzazione)
La conclusione di Cesare: quale dei due vale per te:
- il Cesare pensiero é sbagliato?
- ovvero é sbagliato l'attuale quadro normativo sulla "Gestione del S.I.I. "? Perché differente dalla Gestione di altri Servizi Pubblici.
Un saluto, sempre con stima ed affetto; Cesare.
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Re: AUA - ambito di applicazione
per me vale questo ... giuridicamente parlando ...
art. 74 comma 2 D Lgs n. 152/2006
ff) scarico: qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione. Sono esclusi i rilasci di acque previsti all'articolo 114.
questo per me (e per la legge italiana in materia ambientale) è scarico!! Solo questo!!!
con stima, affetto e simpatia
art. 74 comma 2 D Lgs n. 152/2006
ff) scarico: qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione. Sono esclusi i rilasci di acque previsti all'articolo 114.
questo per me (e per la legge italiana in materia ambientale) è scarico!! Solo questo!!!
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Re: AUA - ambito di applicazione
Già, però:
Così come l'ANAS deve solo "gestire il transito" di quegli autoveicoli -autorizzati già immessi su strada fino all'arrivo finale (qualora la Ditta non é autorizzata a quel transito, il transito va impedito) presenti a monte del servizio.
Così come l'ENEL deve solo "gestire il transito" di quei k Watt/h richiesti a monte del servizio.
Così, come TIM ovvero Wind ovvero altri Gestori di Telefonia, non possono essere responsabili di quanto esce dalla rete.
Così il Gestore S.I.I. deve solo "gestire il transito quei reflui -autorizzati- già immessi in fogna fino allo scarico finale" facendosi pagare il servzio dai cicli di produzione dei reflui (Attività private già autorizzate allo scarico idrico) richiesti a monte del servizio.
Concludo: Ai Gestori "incapaci" (tutti) va revocata la Concessione trentennale alla "Gestione" (e sono molti in Italia), ma va sopratutto tolta l'"Autorizzazione" ... a non fare nulla.
Un saluto, Cesare.
Così come l'ANAS deve solo "gestire il transito" di quegli autoveicoli -autorizzati già immessi su strada fino all'arrivo finale (qualora la Ditta non é autorizzata a quel transito, il transito va impedito) presenti a monte del servizio.
Così come l'ENEL deve solo "gestire il transito" di quei k Watt/h richiesti a monte del servizio.
Così, come TIM ovvero Wind ovvero altri Gestori di Telefonia, non possono essere responsabili di quanto esce dalla rete.
Così il Gestore S.I.I. deve solo "gestire il transito quei reflui -autorizzati- già immessi in fogna fino allo scarico finale" facendosi pagare il servzio dai cicli di produzione dei reflui (Attività private già autorizzate allo scarico idrico) richiesti a monte del servizio.
Concludo: Ai Gestori "incapaci" (tutti) va revocata la Concessione trentennale alla "Gestione" (e sono molti in Italia), ma va sopratutto tolta l'"Autorizzazione" ... a non fare nulla.
Un saluto, Cesare.
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Re: AUA - ambito di applicazione
Scusa Cesare, se mi posso permettere ...
un dialogo in questi termini non è fruttuoso in termini "giuridici" e ho l'impressione che possa "allontanare" i frequentatori del forum, che cercano risposte ai loro dubbi giuridici (è mia impressione o mi sbaglio che c'è stato un notevole calo di partecipazione ai vari post attivi?) ...
un dialogo del genere può essere utile in altri contesti, anche all'interno di questo forum in aree create ad hoc...
E se mi permetti, con estremo rispetto, vorrei darti un consiglio: se continui su questa linea di interventi fai "terra bruciata"... invece la tua lunga e grande esperienza potrebbe portare un notevole contributo in questa intricata babele di norme ambientali...
Con stima, rispetto e affetto
un dialogo in questi termini non è fruttuoso in termini "giuridici" e ho l'impressione che possa "allontanare" i frequentatori del forum, che cercano risposte ai loro dubbi giuridici (è mia impressione o mi sbaglio che c'è stato un notevole calo di partecipazione ai vari post attivi?) ...
un dialogo del genere può essere utile in altri contesti, anche all'interno di questo forum in aree create ad hoc...
E se mi permetti, con estremo rispetto, vorrei darti un consiglio: se continui su questa linea di interventi fai "terra bruciata"... invece la tua lunga e grande esperienza potrebbe portare un notevole contributo in questa intricata babele di norme ambientali...
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Re: AUA - ambito di applicazione
Vedi, @Perk
" ... i frequentatori del forum, che cercano risposte ai loro dubbi giuridici (è mia impressione o mi sbaglio che c'è stato un notevole calo di partecipazione ai vari post attivi?) ... "
Non é vero:
Alla data 16/01/2019 ore 19:08 copiato col copia ed incolla:
"CHI C’È IN LINEA
In totale ci sono 10 utenti connessi :: 2 registrati, 0 nascosti e 8 ospiti (basato sugli utenti attivi negli ultimi 5 minuti)
Record di utenti connessi: 330 registrato il 2 aprile 2018, 14:08" (l'ho copiato da Lexambiente alle ore 19:12 del 16/01/2019)
Vedi, @Perk
quattro persone (tu sei il quarto) hanno chiesto a Cesare di non scrivere più in Lexambiente; evidentemente Cesare dà fastidio a "Qualcuno" (ma a Cesare di quel "qualcuno" (caratteri minuscoli) non importa niente).
Vedi, @Perk
scusa se in due mesi ti hanno ri-letto "solo" 700 persone (appunto: 10 letture al giorno) ed hai superato le 60.000 letture dopo il mio ultimo intervento;
ma se "Qualcuno" (sentendosi importante) insiste nel dire a Cesare "Non intervenire più, perché mi dai fastidio", e nessuno degli altri utenti dice a Cesare "Cesare insisti, perché mi interessa leggerti" ... é chiaro che a Cesare di quel "Qualcuno" non interessa niente; però Cesare -in mancanza di interventi esortativi- desisterà sin d'ora da ulteriori interventi in LexAmbiente.
Un saluto, sempre con stima, Cesare.
" ... i frequentatori del forum, che cercano risposte ai loro dubbi giuridici (è mia impressione o mi sbaglio che c'è stato un notevole calo di partecipazione ai vari post attivi?) ... "
Non é vero:
Alla data 16/01/2019 ore 19:08 copiato col copia ed incolla:
"CHI C’È IN LINEA
In totale ci sono 10 utenti connessi :: 2 registrati, 0 nascosti e 8 ospiti (basato sugli utenti attivi negli ultimi 5 minuti)
Record di utenti connessi: 330 registrato il 2 aprile 2018, 14:08" (l'ho copiato da Lexambiente alle ore 19:12 del 16/01/2019)
Vedi, @Perk
quattro persone (tu sei il quarto) hanno chiesto a Cesare di non scrivere più in Lexambiente; evidentemente Cesare dà fastidio a "Qualcuno" (ma a Cesare di quel "qualcuno" (caratteri minuscoli) non importa niente).
Vedi, @Perk
scusa se in due mesi ti hanno ri-letto "solo" 700 persone (appunto: 10 letture al giorno) ed hai superato le 60.000 letture dopo il mio ultimo intervento;
ma se "Qualcuno" (sentendosi importante) insiste nel dire a Cesare "Non intervenire più, perché mi dai fastidio", e nessuno degli altri utenti dice a Cesare "Cesare insisti, perché mi interessa leggerti" ... é chiaro che a Cesare di quel "Qualcuno" non interessa niente; però Cesare -in mancanza di interventi esortativi- desisterà sin d'ora da ulteriori interventi in LexAmbiente.
Un saluto, sempre con stima, Cesare.
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Re: AUA - ambito di applicazione
Caro Cesare ... stiamo andando sicuramente OT ...
però sono necessarie tre lapidarie precisazioni:
1. per calo di partecipanti attivi intendo coloro che scrivono e partecipano alla discussione;
2. Perk non ti ha chiesto di non scrivere ... ti ha esortato alla partecipazione attiva e costruttiva (considerata la "tua lunga e grande esperienza") e invitandoti a esprimere le tue idee in altre sedi più opportune, presenti in aree dedicate su questo Forum;
3. il consiglio affettuoso (sai che è sincero) nasce da "rumors" che ho percepito e dalla nostalgia delle storiche e animate discussioni nelle quali la tua partecipazione ha portato un notevole apporto giuridico e tecnico.
ma se continui a confutare le definizioni di "scarico", "rifiuto" e tutta la normativa ambientale, illogica o sbagliata che sia, purtroppo non facciamo bene a questo Forum GIURIDICO ..
con questo mi taccio e chiudo il mio OT ... sempre con stima, affetto e sincera franchezza.
però sono necessarie tre lapidarie precisazioni:
1. per calo di partecipanti attivi intendo coloro che scrivono e partecipano alla discussione;
2. Perk non ti ha chiesto di non scrivere ... ti ha esortato alla partecipazione attiva e costruttiva (considerata la "tua lunga e grande esperienza") e invitandoti a esprimere le tue idee in altre sedi più opportune, presenti in aree dedicate su questo Forum;
3. il consiglio affettuoso (sai che è sincero) nasce da "rumors" che ho percepito e dalla nostalgia delle storiche e animate discussioni nelle quali la tua partecipazione ha portato un notevole apporto giuridico e tecnico.
ma se continui a confutare le definizioni di "scarico", "rifiuto" e tutta la normativa ambientale, illogica o sbagliata che sia, purtroppo non facciamo bene a questo Forum GIURIDICO ..
con questo mi taccio e chiudo il mio OT ... sempre con stima, affetto e sincera franchezza.
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Re: AUA - ambito di applicazione
E Cesare considera questo un assurdo:
"Caro Cesare ... stiamo andando sicuramente OT ... "
Assurdo: Né tu, né io siamo in O.T.
E Cesare considera anche questo un assurdo:
"però sono necessarie tre lapidarie precisazioni:
1. per calo di partecipanti attivi intendo coloro che scrivono e partecipano alla discussione;"
Cesare vede che i partecipanti attivi aumentano.
E Cesare considera anche questo un assurdo:
"2. Perk non ti ha chiesto di non scrivere ... ti ha esortato alla partecipazione attiva e costruttiva (considerata la "tua lunga e grande esperienza") e invitandoti a esprimere le tue idee in altre sedi più opportune, presenti in aree dedicate su questo Forum;"
Cioe'?
E Cesare considera anche questo un assurdo:
"3. il consiglio affettuoso (sai che è sincero) nasce da "rumors" che ho percepito e dalla nostalgia delle storiche e animate discussioni nelle quali la tua partecipazione ha portato un notevole apporto giuridico e tecnico.
ma se continui a confutare le definizioni di "scarico", "rifiuto" e tutta la normativa ambientale, illogica o sbagliata che sia, purtroppo non facciamo bene a questo Forum GIURIDICO ... "
Rumors é un plurale, il singolare é rumor, vuoi dire che sono stati in molti a dire a Cesare di non scrivere più perche dà fastidio a molti?
Un saluto, Cesare.
P.s.: Controlla le letture perché questo é il più letto in assoluto.
"Caro Cesare ... stiamo andando sicuramente OT ... "
Assurdo: Né tu, né io siamo in O.T.
E Cesare considera anche questo un assurdo:
"però sono necessarie tre lapidarie precisazioni:
1. per calo di partecipanti attivi intendo coloro che scrivono e partecipano alla discussione;"
Cesare vede che i partecipanti attivi aumentano.
E Cesare considera anche questo un assurdo:
"2. Perk non ti ha chiesto di non scrivere ... ti ha esortato alla partecipazione attiva e costruttiva (considerata la "tua lunga e grande esperienza") e invitandoti a esprimere le tue idee in altre sedi più opportune, presenti in aree dedicate su questo Forum;"
Cioe'?
E Cesare considera anche questo un assurdo:
"3. il consiglio affettuoso (sai che è sincero) nasce da "rumors" che ho percepito e dalla nostalgia delle storiche e animate discussioni nelle quali la tua partecipazione ha portato un notevole apporto giuridico e tecnico.
ma se continui a confutare le definizioni di "scarico", "rifiuto" e tutta la normativa ambientale, illogica o sbagliata che sia, purtroppo non facciamo bene a questo Forum GIURIDICO ... "
Rumors é un plurale, il singolare é rumor, vuoi dire che sono stati in molti a dire a Cesare di non scrivere più perche dà fastidio a molti?
Un saluto, Cesare.
P.s.: Controlla le letture perché questo é il più letto in assoluto.
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Re: AUA - ambito di applicazione
... piccolo aggiornamento sull'argomento ...
a distanza di 6 anni dall'entrata in vigore del DPR AUA abbiamo un sostanziale pareggio tra le regioni che rilasciano e quelle che non rilasciano aua per i depuratori comunali...
ogni commento sembra superfluo ...
a distanza di 6 anni dall'entrata in vigore del DPR AUA abbiamo un sostanziale pareggio tra le regioni che rilasciano e quelle che non rilasciano aua per i depuratori comunali...
ogni commento sembra superfluo ...
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Re: AUA - ambito di applicazione
La Regione Emilia Romagna con la delibera 569/2019 si aggiunge alla lista di quelle che rilasciano AUA per i depuratori acque reflue urbane compreso rete fognaria e manufatti accessori (scolmatori di piena, sollevamenti, vasche volano, ecc.)
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Re: AUA - ambito di applicazione
grazie Lore per il prezioso aggiornamento
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Re: AUA - ambito di applicazione
L’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), si applica a tutti gli impianti produttivi delle categorie di imprese di cui all'art. 2 del D.M. delle attività produttive 18 aprile 2005, a prescindere dalla dimensione imprenditoriale, ed a tutti gli impianti, non soggetti ad AIA, per i seguenti titoli abilitativi, per il tramite del SUAP (c.1, art. 1 del DPR N. 59/2013):
Autorizzazione agli scarichi di acque reflue di cui agli art. 124 e successivi del D.Lgs. 152/2006 e, s.m.i. (ad esclusione di quelli domestici ed assimilati ai domestici, recapitanti in pubblica fognatura, in quanto sempre ammessi, ai sensi del 4° comma dello stesso art. 124 e di quelli domestici recapitanti sul suolo od in acque superficiali, in quanto non provenienti da edifici od impianti in cui si svolgono attività produttive).
Omissis
DEFINIZIONI
Per impianto deve intendersi l’unità tecnica permanente in cui sono svolte una o più attività produttive di cui all’Allegato I del D. Lgs. 18 febbraio 2005, N. 59 e qualsiasi altra attività accessoria che siano tecnicamente connesse con le attività svolte in uno stabilimento (complesso assoggettato ad AIA) e possano influire sulle emissioni e sull’inquinamento;
nel caso di attività produttive non rientranti nell'applicazione del D. Lgs. 18 febbraio 2005, N. 59, l’impianto deve identificarsi nello stabilimento inteso come complesso unitario e stabile che si configura come tutta l’area sottoposta al controllo di un unico gestore decisionale, nella quale si svolgono attività commerciali od industriali (a. produttive) ed ove sono presenti uno o più impianti, che comportano, nel loro esercizio, la produzione , la trasformazione e/o l’utilizzazione delle sostanze inquinanti di cui all’Allegato 8 alla Parte III del TUA ovvero qualsiasi processo produttivo che comporti la presenza di tali sostanze nelle immissioni; per le acque reflue, negli scarichi (c. 1, art. 74 lett. nn, del TUA).
L’impianto, per le immissioni in atmosfera, coincide con il dispositivo od il sistema o l’insieme di dispositivi o sistemi fissi e destinati a svolgere in modo autonomo una specifica attività anche nell’ambito di un ciclo più ampio (art. 268, c.1, lett. l).
Ne consegue che gli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane (così come gli sfioratori e le stazioni di sollevamento dislocati lungo le reti fognarie), il cui regime autorizzatorio è specificatamente definito dalle Regioni (ai sensi del c.3, dell'art. 124 del TUA), nell'ambito della disciplina di cui all'art. 101, commi 1 e 2 del TUA, non sono assoggettati alla disciplina dell'AUA.
Infine si vuole ricordare che gli impianti di trattamento di acque reflue urbane, sono impianti destinati allo svolgimento di attività di pubblico servizio gestite direttamente da Enti pubblici ovvero dati in Concessione e controllati da questi ultimi e, pertanto, rimangono, comunque, ESCLUSE dall’ambito di applicazione del DPR 59/13 le autorizzazioni rilasciate a: privati cittadini (acque reflue domestiche) od Enti pubblici o loro Concessionari controllati, in quanto non soggetti alla disciplina del DPR 160/2010 (d. di riordino della disciplina del SUAP). Si vuole ricordare, infatti, che Il SUAP è uno strumento di semplificazione istituito solo al servizio di soggetti privati (PMI) e per interessi privati (prestazioni di servizi). Per interessi pubblici o di rilievo collettivo (attività di pubblico servizio), l'amministrazione interessata indice conferenza dei servizi fra p.a., ottenendo lo stesso risultato.
Autorizzazione agli scarichi di acque reflue di cui agli art. 124 e successivi del D.Lgs. 152/2006 e, s.m.i. (ad esclusione di quelli domestici ed assimilati ai domestici, recapitanti in pubblica fognatura, in quanto sempre ammessi, ai sensi del 4° comma dello stesso art. 124 e di quelli domestici recapitanti sul suolo od in acque superficiali, in quanto non provenienti da edifici od impianti in cui si svolgono attività produttive).
Omissis
DEFINIZIONI
Per impianto deve intendersi l’unità tecnica permanente in cui sono svolte una o più attività produttive di cui all’Allegato I del D. Lgs. 18 febbraio 2005, N. 59 e qualsiasi altra attività accessoria che siano tecnicamente connesse con le attività svolte in uno stabilimento (complesso assoggettato ad AIA) e possano influire sulle emissioni e sull’inquinamento;
nel caso di attività produttive non rientranti nell'applicazione del D. Lgs. 18 febbraio 2005, N. 59, l’impianto deve identificarsi nello stabilimento inteso come complesso unitario e stabile che si configura come tutta l’area sottoposta al controllo di un unico gestore decisionale, nella quale si svolgono attività commerciali od industriali (a. produttive) ed ove sono presenti uno o più impianti, che comportano, nel loro esercizio, la produzione , la trasformazione e/o l’utilizzazione delle sostanze inquinanti di cui all’Allegato 8 alla Parte III del TUA ovvero qualsiasi processo produttivo che comporti la presenza di tali sostanze nelle immissioni; per le acque reflue, negli scarichi (c. 1, art. 74 lett. nn, del TUA).
L’impianto, per le immissioni in atmosfera, coincide con il dispositivo od il sistema o l’insieme di dispositivi o sistemi fissi e destinati a svolgere in modo autonomo una specifica attività anche nell’ambito di un ciclo più ampio (art. 268, c.1, lett. l).
Ne consegue che gli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane (così come gli sfioratori e le stazioni di sollevamento dislocati lungo le reti fognarie), il cui regime autorizzatorio è specificatamente definito dalle Regioni (ai sensi del c.3, dell'art. 124 del TUA), nell'ambito della disciplina di cui all'art. 101, commi 1 e 2 del TUA, non sono assoggettati alla disciplina dell'AUA.
Infine si vuole ricordare che gli impianti di trattamento di acque reflue urbane, sono impianti destinati allo svolgimento di attività di pubblico servizio gestite direttamente da Enti pubblici ovvero dati in Concessione e controllati da questi ultimi e, pertanto, rimangono, comunque, ESCLUSE dall’ambito di applicazione del DPR 59/13 le autorizzazioni rilasciate a: privati cittadini (acque reflue domestiche) od Enti pubblici o loro Concessionari controllati, in quanto non soggetti alla disciplina del DPR 160/2010 (d. di riordino della disciplina del SUAP). Si vuole ricordare, infatti, che Il SUAP è uno strumento di semplificazione istituito solo al servizio di soggetti privati (PMI) e per interessi privati (prestazioni di servizi). Per interessi pubblici o di rilievo collettivo (attività di pubblico servizio), l'amministrazione interessata indice conferenza dei servizi fra p.a., ottenendo lo stesso risultato.
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Re: AUA - ambito di applicazione
intanto ...
depuratori di acque reflue urbane in AUA ...
SI: Calabria, Basilicata, Molise, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Trentino AA (AUT), Piemonte e Liguria;
NO: Sicilia, Puglia, Campania, Sardegna, Lazio, Veneto, Friuli VG, Lombardia e Valle dA.
Se ci sono variazioni e\o errori non esitate a segnalare
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Re: AUA - ambito di applicazione
Perchim, se è per questo, anche le immissioni di acque meteoriche di dilavamento, di cui alla lettera b) del c.1 delll'art. 113, la Regione Puglia le fa rientrare in AUA. Ma ciò non giustifica il fatto che la procedura autorizzativa operata sia corretta.
Le immissioni idriche (diverse dalle acque reflue), riguardanti l'art. 113 del TUA, sono una cosa, le acque reflue (costituenti gli scarichi) di cui agli artt. 124 e successivi del TUA (rientranti nel DPR N. 59/2013), un'altra.
Voglio ricordare, a tal proposito ed ancora una volta, che uno scarico, così normalmete definito dal TUA (c. 1, lett. ff, art. 74 del TUA), riguarda esclusivamente i reflui che, generati da un ciclo produttivo, sono convogliati, esclusivamente, tramite un sistema stabile di collettamento che collega, senza soluzione di continuità, tale luogo di produzione col corpo idrico ricettore finale.
P.S.: Per la Puglia posso confermare il NO all'AUA per gli scarichi costituiti da acque meteoriche di dilavamento convogliate in fognatura separata.
Le immissioni idriche (diverse dalle acque reflue), riguardanti l'art. 113 del TUA, sono una cosa, le acque reflue (costituenti gli scarichi) di cui agli artt. 124 e successivi del TUA (rientranti nel DPR N. 59/2013), un'altra.
Voglio ricordare, a tal proposito ed ancora una volta, che uno scarico, così normalmete definito dal TUA (c. 1, lett. ff, art. 74 del TUA), riguarda esclusivamente i reflui che, generati da un ciclo produttivo, sono convogliati, esclusivamente, tramite un sistema stabile di collettamento che collega, senza soluzione di continuità, tale luogo di produzione col corpo idrico ricettore finale.
P.S.: Per la Puglia posso confermare il NO all'AUA per gli scarichi costituiti da acque meteoriche di dilavamento convogliate in fognatura separata.
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Re: AUA - ambito di applicazione
Non sono d'accordo con la tua interpretazione della norma ... la rispetto ma resta una TUA interpretazione, diversa dalla MIA ... entrambe pur sempre INTERPRETAZIONI (per dover di verità per chi legge questi messaggi e non è addetto ai lavori) ... come, per dover di verità, in materia di acque meteoriche, in generale, anche la Cassazione Penale (Sez. III) è di diverso avviso (interpretazione) rispetto a quanto da te asserito...ecoacque ha scritto: ↑3 gennaio 2022, 10:17 Perchim, se è per questo, anche le immissioni di acque meteoriche di dilavamento, di cui alla lettera b) del c.1 delll'art. 113, la Regione Puglia le fa rientrare in AUA. Ma ciò non giustifica il fatto che la procedura autorizzativa operata sia corretta.
Le immissioni idriche (diverse dalle acque reflue), riguardanti l'art. 113 del TUA, sono una cosa, le acque reflue (costituenti gli scarichi) di cui agli artt. 124 e successivi del TUA (rientranti nel DPR N. 59/2013), un'altra.
Voglio ricordare, a tal proposito ed ancora una volta, che uno scarico, così normalmete definito dal TUA (c. 1, lett. ff, art. 74 del TUA), riguarda esclusivamente i reflui che, generati da un ciclo produttivo, sono convogliati, esclusivamente, tramite un sistema stabile di collettamento che collega, senza soluzione di continuità, tale luogo di produzione col corpo idrico ricettore finale.
...
Pertanto, ribadisco, rispetto, pur non condividendo, la tua interpretazione ma resto sulla mia posizione...grazie
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Re: AUA - ambito di applicazione
Ovviamente anch'io rispetto la tua opinione, Perchim, ci mancherebbe.
Ma il fatto che il legislatore nazionale abbia depennato le acque meteoriche di dilavamento dalle acque reflue (vedi art. 74 del TUA), relegando la disciplina di tali casi alle Regioni, ai meri fini della prevenzione di rischi idrulici ed ambientali (vedi art. 113 del TUA), non è una mia opinione personale.
Ma il fatto che il legislatore nazionale abbia depennato le acque meteoriche di dilavamento dalle acque reflue (vedi art. 74 del TUA), relegando la disciplina di tali casi alle Regioni, ai meri fini della prevenzione di rischi idrulici ed ambientali (vedi art. 113 del TUA), non è una mia opinione personale.
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Re: AUA - ambito di applicazione
Ovviamente anch'io rispetto la tua opinione, Perchim, ci mancherebbe.
Ma il fatto che il legislatore nazionale abbia depennato le acque meteoriche di dilavamento dalle acque reflue (vedi art. 74 del TUA), relegando la disciplina di tali casi alle Regioni, ai meri fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali (vedi art. 113 del TUA), non è una mia opinione personale.
Ma il fatto che il legislatore nazionale abbia depennato le acque meteoriche di dilavamento dalle acque reflue (vedi art. 74 del TUA), relegando la disciplina di tali casi alle Regioni, ai meri fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali (vedi art. 113 del TUA), non è una mia opinione personale.
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Re: AUA - ambito di applicazione
Insisti? Non condivido affatto! E' una TUA interpretazione! Io non la vedo così!ecoacque ha scritto: ↑3 gennaio 2022, 16:09 ...
Ma il fatto che il legislatore nazionale abbia depennato le acque meteoriche di dilavamento dalle acque reflue (vedi art. 74 del TUA), relegando la disciplina di tali casi alle Regioni, ai meri fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali (vedi art. 113 del TUA), non è una mia opinione personale.
...
P.s.: il mio precedente post era riferito alle tue conclusioni, non solo riferite alle acque meteoriche... stiamo andando OFF TOPIC
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