analisi acque reflue con colonna incertezza
analisi acque reflue con colonna incertezza
Salve amici
Ho notato che in alcuni rapporti di prova delle analisi acque reflue, oltre alla colonna dei risultati c'è anche la colonna dove viene riportata l'incertezza del risultato. Esempio: trialometani totali risultato mg/l 0,041; incertezza mg/l 0,008.
Non ho capito in che modo bisogna tener conto di questa incertezza, va sottratta al risultato delle prove (mg/l 0,041) per stabilire se la sostanza rientra nei limiti stabiliti?
Ho notato che in alcuni rapporti di prova delle analisi acque reflue, oltre alla colonna dei risultati c'è anche la colonna dove viene riportata l'incertezza del risultato. Esempio: trialometani totali risultato mg/l 0,041; incertezza mg/l 0,008.
Non ho capito in che modo bisogna tener conto di questa incertezza, va sottratta al risultato delle prove (mg/l 0,041) per stabilire se la sostanza rientra nei limiti stabiliti?
- perchim
- Insostituibile
- Messaggi: 915
- Iscritto il: 13 marzo 2007, 0:00
- Località: la terra è il mio mondo!
- Contatta:
Re: analisi acque reflue con colonna incertezza
...o aggiunta!
l'incertezza è sempre presente in una misura analitica ... tuttavia fa fede il risultato.
save the planet, save the children
Re: analisi acque reflue con colonna incertezza
Dipende dal contesto.
Ci sono casi in cui gli Enti di Controllo, se l'aggiunta dell'incertezza contribuisce a superare il VL (es. una CSC), hanno richiesto di ripetere campionamento ed analisi.
Ci sono casi in cui gli Enti di Controllo, se l'aggiunta dell'incertezza contribuisce a superare il VL (es. una CSC), hanno richiesto di ripetere campionamento ed analisi.
Re: analisi acque reflue con colonna incertezza
Nel mio caso l'incertezza contribuisce a superare il valore limite. La ditta in questione fa riferimento a un documento ISPRA 52/2009 "L'analisi di conformità con i valori di legge: il ruolo dell'incertezza associata all'attività di misura", ma credo che quel documento sia valido per analisi effettuate da un ente pubblico.
Re: analisi acque reflue con colonna incertezza
Mi aggiungo alla discussione, per indicare che il documento dell'ISPRA è una linea guida che non è "norma" ma che rimane indubbiamente un riferimento di rilievo perché di ISPRA. La linea guida parte da due assunti: il primo è che ad ogni misura è associata un'incertezza, il secondo che un'intervento amministrativo o penale deve essere applicato partendo dal presupposto "dell'oltre ogni ragionevole dubbio". Quest'ultimo concetto si esprime considerando una probabilità al 95% con fattore di copertura pari a 2 che è l'incertezza in genere riportata nei rapporti di prova.
In pratica solo se il Risultato (R) meno l'incertezza supera il valore limite (VL) allora sia ha la certezza del superamento altrimenti no e quindi non si interviene con la sanzione, es. VL=35 mg/l, R=42 mg/l incertezza +/- 6 mg/l allora poiché R-incertezza>VL (42-6>35) si è in presenza di un superamento del VL oltre ogni ragionevole dubbio. E' chiaro che se R fosse stato 40, allora poiché 40-6<35 non ci sarebbe stato un un superamento del VL oltre ogni ragionevole dubbio.
Le stesse linee guida indicano anche che il numero di cifre significative deve essere arrotondato all'espressione del VL. Es. se il valore limite è scritto come 1 mg/l questo è diverso da 1,0 mg/l, quindi se l'analisi poiché lo strumento è sensibile riporta come risultato analitico 1,35 mg/l questo non è un superamento poiché deve essere arrotondato alle cifre significative del VL (es. 1 mg/l) così il risultato 1,35 mg/l diventa 1 mg/l che quindi raggiunge ma non supera il VL.
Quanto indicato dall'ISPRA è una realtà sacrosanta nella metrica solo non sempre accolta ma che può essere sicuramente utilizzata in uno scritto difensivo.
In pratica solo se il Risultato (R) meno l'incertezza supera il valore limite (VL) allora sia ha la certezza del superamento altrimenti no e quindi non si interviene con la sanzione, es. VL=35 mg/l, R=42 mg/l incertezza +/- 6 mg/l allora poiché R-incertezza>VL (42-6>35) si è in presenza di un superamento del VL oltre ogni ragionevole dubbio. E' chiaro che se R fosse stato 40, allora poiché 40-6<35 non ci sarebbe stato un un superamento del VL oltre ogni ragionevole dubbio.
Le stesse linee guida indicano anche che il numero di cifre significative deve essere arrotondato all'espressione del VL. Es. se il valore limite è scritto come 1 mg/l questo è diverso da 1,0 mg/l, quindi se l'analisi poiché lo strumento è sensibile riporta come risultato analitico 1,35 mg/l questo non è un superamento poiché deve essere arrotondato alle cifre significative del VL (es. 1 mg/l) così il risultato 1,35 mg/l diventa 1 mg/l che quindi raggiunge ma non supera il VL.
Quanto indicato dall'ISPRA è una realtà sacrosanta nella metrica solo non sempre accolta ma che può essere sicuramente utilizzata in uno scritto difensivo.
Re: analisi acque reflue con colonna incertezza
Il problema è che la sostanza in questione (trialometani VI), sono sospettati di creare danni al fegato, reni, al sistema nervoso centrale, e sono inoltre considerati cancerogeni. Nell'esempio che hai fatto l'incertezza dell'analisi viene sottratta, ma si potrebbe anche aggiungere.
Anche se si tratta di una linea guida approvata nel Consiglio Federale delle Agenzie penso che sia necessario un pronunciamento normativo.
Anche se si tratta di una linea guida approvata nel Consiglio Federale delle Agenzie penso che sia necessario un pronunciamento normativo.
Re: analisi acque reflue con colonna incertezza
Capisco ma nella valutazione di conformità l'incertezza deve essere necessariamente sottratta, non aggiunta! Altrimenti l'unica cosa che si può dire è che la misura raggiunge ma non supera il VL.
Però a monte di ogni valutazione deve esserci un valore limite di riferimento e per i trialometani allo scarico di acque reflue non mi risulta che c'è
Però a monte di ogni valutazione deve esserci un valore limite di riferimento e per i trialometani allo scarico di acque reflue non mi risulta che c'è
Re: analisi acque reflue con colonna incertezza
La tabella a cui fare riferimento è quella del D.M. del 12/06/2003 n°185 per il riutilizzo delle acque reflue,
TRIALOMETANI (somma delle concentrazioni)= mg/L 0,03 valore limite.
TRIALOMETANI (somma delle concentrazioni)= mg/L 0,03 valore limite.
Re: analisi acque reflue con colonna incertezza
Tra le sostanze considerate cancerogene c'è anche il cromo esavalente, con questo voglio dire che è difficile autorizzare in presenza di certi elementi basandosi su una linea guida, pur autorevolissima, ma in assenza di una normativa che lo impone.