vista la presenza di posizioni professionali eterogenee all'interno del forume
vorrei chiedere la vs esperienza sulla gestione delle istrutturie autorizzative su impianti non autorizzati che, in realtà, dovrebbero esserlo.....in poche parole molti operatori hanno il timore che presentando richieste autorizzazioni su impianti che dovrebbero essere già autorizzati scatterebbero attività di acertamento e/o sanzioni, quindi è meglio rimanere 'ignoti'
grazie
AUA
Re: AUA
Facendoti notare in primis che il forum si chiama "LEXambiente", ti rispondo da "consulente ambientale" che ha a che fare (quasi) quotidianamente con situazioni similari.
Il consulente, appunto, consiglia...in scienza e coscienza come suolsi dire; ed il consiglio mio e dei colleghi con cui lavoro è sempre stato quello di procedere in ogni caso alla regolarizzazione dell'attività, sapendo di avere un periodo transitorio nel quale si è PIU' esposti ad eventuali contestazioni (ho messo il PIU' perché anche prima lo si era, sebbene sicuramente in misura inferiore visto il lassismo del sistema dei controlli in Italia).
Poi sarà l'impresa a decidere come comportarsi e i fattori in questi casi sono ovviamente molteplici: tipologia di attività, dimensione della stessa, latitudine dell'impianto (purtroppo conta), disponibilità alla comprensione dei funzionari provinciali/comunali, efficienza degli stessi, tempistiche dei procedimenti, etc.
Che poi il sistema ti spinga a comportarti diversamente è altra questione, ma da consulenti ritengo sia deontologicamente scorretto appoggiare scelte che vadano contra legem.
m2c
p.s.
se su un ipotetico Forum "Lex&Fisco" un commercialista avesse chiesto come comportarsi nel caso di un cliente che ritiene sia meglio farsi pagare in nero, tu come avresti risposto?
Il consulente, appunto, consiglia...in scienza e coscienza come suolsi dire; ed il consiglio mio e dei colleghi con cui lavoro è sempre stato quello di procedere in ogni caso alla regolarizzazione dell'attività, sapendo di avere un periodo transitorio nel quale si è PIU' esposti ad eventuali contestazioni (ho messo il PIU' perché anche prima lo si era, sebbene sicuramente in misura inferiore visto il lassismo del sistema dei controlli in Italia).
Poi sarà l'impresa a decidere come comportarsi e i fattori in questi casi sono ovviamente molteplici: tipologia di attività, dimensione della stessa, latitudine dell'impianto (purtroppo conta), disponibilità alla comprensione dei funzionari provinciali/comunali, efficienza degli stessi, tempistiche dei procedimenti, etc.
Che poi il sistema ti spinga a comportarti diversamente è altra questione, ma da consulenti ritengo sia deontologicamente scorretto appoggiare scelte che vadano contra legem.
m2c
p.s.
se su un ipotetico Forum "Lex&Fisco" un commercialista avesse chiesto come comportarsi nel caso di un cliente che ritiene sia meglio farsi pagare in nero, tu come avresti risposto?
Re: AUA
E' un tema sempre attuale. In generale le AUA non causano alcun controllo supplementare, a meno della regolarizzazione delle aurorizzazioni ambientali dal punto di vista documentale: i controlli reali nelle aziende sono a campione e piuttosto rari. Le aziende possono scegliere se regolarizzare le proprie autorizzazioni o rischiare le relative sanzioni, che in alcuni casi prevedono anche la chiusura delle attività oltre alle sanzioni economiche. Sulla "retroattività" non credo le aziende possano subire particolari sanzioni in fase di autorizzazione, ma bisognerebbe esaminare la questione specifica. Spesso è opportuno chiedere assistenza ad una associazione di categoria o un consulente ambientale, ma se condividi i dettagli del tuo caso in questo forum, in molti potranno aiutarti.biscotto ha scritto: ↑4 ottobre 2018, 9:18vorrei chiedere la vs esperienza sulla gestione delle istrutturie autorizzative su impianti non autorizzati che, in realtà, dovrebbero esserlo.....in poche parole molti operatori hanno il timore che presentando richieste autorizzazioni su impianti che dovrebbero essere già autorizzati scatterebbero attività di acertamento e/o sanzioni, quindi è meglio rimanere 'ignoti'