buongiorno, chiedo il vs aiuto in merito a una situazione spinosa (almeno dal mio punto di vista)
un mio cliente è stato sanzionato perchè su un suo seminativo era presente un cumulo di pietre.
queste pietre provenivano da una casa vecchia di 200/300 anni oramai crollata, e pertanto le pietre erano rimaste su questo seminativo dove una volta sorgeva questa casa.
si potrebbero considerare inerti e/o sottoprodotti, dato che sono pietre "pulite"?, non vi è traccia di cemento o altri inquinanti visto l'età dell'immobile?
gestione pietre
-
- Fedelissimo
- Messaggi: 203
- Iscritto il: 26 luglio 2010, 14:54
- Località: Pianeta Terra, Via Lattea Esterna, coordinate spazio-temporali assolute: ignote
Re: gestione pietre
anche secondo me la sanzione è discutibile: gli edifici in pietra del secolo scorso venivano eretti con pietre reperite da cave locali se non da affioramenti nelle vicinanze e senza utilizzo di leganti chimici, tuttalpiù argilla e limo impastati. Senza contare che le pietre derivate dalla demolizione di questi vecchi edifici hanno un valore economico non trascurabile e sono riutilizzabili immediatamente, senza nessun processo di frantumazione.
Purtroppo spesso tra gli operatori di vigilanza è diffusa una rara ottusità e incapacità di discernere casi che sono ben lontani da evidenziare pericoli ambientali concreti. Chi ha elevato la sanzione e per quale violazione?
Purtroppo spesso tra gli operatori di vigilanza è diffusa una rara ottusità e incapacità di discernere casi che sono ben lontani da evidenziare pericoli ambientali concreti. Chi ha elevato la sanzione e per quale violazione?