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COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELIBERAZIONE 19 dicembre 2002
Revisione delle linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (legge n. 120/2002). (Deliberazione n. 123/2002).

Gazzetta Ufficiale N. 68 del 22 Marzo 2003

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELIBERAZIONE 19 dicembre 2002 Revisione delle linee guida per le politiche

IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la decisione 93/389/CEE del Consiglio dell'Unione europea,
modificata dalla decisione 1999/296/CE che istituisce il meccanismo
di controllo per la CO2 e altri gas ad effetto serra di origine
antropica all'interno della Comunita';
Vista la comunicazione della Commissione europea COM/2000/88 dell'8
marzo 2000 che individua le linee di sviluppo delle politiche e
misure europee per l'attuazione del Protocollo di Kyoto, con
particolare riferimento all'energia, ai trasporti, all'agricoltura,
all'industria, alle misure fiscali, alla ricerca scientifica ed allo
sviluppo di nuove tecnologie, oltreche' alla utilizzazione dei
meccanismi di flessibilita';
Vista la legge 15 gennaio 1994, n. 65, di ratifica della
Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici,
adottata a New York nel 1992, concernente la "stabilizzazione delle
concentrazioni in atmosfera di gas ad effetto serra ad un livello
tale da prevenire pericolose interferenze delle attivita' umane al
sistema climatico";
Vista la decisione del Consiglio del 25 aprile 2002, n. 2002/358/CE
riguardante l'approvazione, a nome della Comunita' europea, del
Protocollo di Kyoto allegato alla predetta Convenzione Quadro e
l'adempimento congiunto dei relativi impegni che per l'Italia
comporta una riduzione delle proprie emissioni di gas serra nella
misura del 6,5% rispetto ai livelli del 1990 entro il periodo
compreso fra il 2008 e il 2012;
Vista la decisione del Parlamento europeo e del Consiglio n.
1513/2002 del 27 giugno 2002 per l'adozione del "Sesto Programma
Quadro di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e
dimostrazione" che individua tra le sette priorita' tematiche di
ricerca del programma specifico "Integrating and strengthening the
European Research Area" quella dello "Sviluppo sostenibile,
cambiamento globale ed ecosistemi" (sesta priorita), comprendente
anche le attivita' di ricerca in materia di energia e di trasporti;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che trasferisce
alle regioni e agli enti locali ulteriori funzioni e competenze anche
in materia ambientale ed energetica;
Vista la legge 23 dicembre 2000, n. 388, che all'art. 110 ha
stabilito l'istituzione di un "Fondo per la riduzione delle emissioni
in atmosfera e per la promozione dell'efficienza energetica e delle
fonti sostenibili di energia";
Visto il decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227, concernente
"Orientamento e modernizzazione del settore forestale";
Vista la legge 1 marzo 2002, n. 39, che delega al Governo il
recepimento della direttiva comunitaria n. 2001/77/CE sulla
promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili nel
mercato interno dell'elettricita';
Vista la legge 1 giugno 2002, n. 120, di ratifica del Protocollo di
Kyoto e della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti
climatici e, in particolare, l'art. 2, comma 1, che prevede che il
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio di concerto con
il Ministro dell'economia e delle finanze e degli altri Ministri
interessati, presenti a questo Comitato un piano di azione nazionale
per la riduzione dei livelli di emissione dei gas serra e l'aumento
del loro assorbimento al fine di raggiungere gli obiettivi di
riduzione delle emissioni con il minor costo;
Vista la propria delibera 19 novembre 1998, n. 137, (Gazzetta
Ufficiale n. 33 del 10 febbraio 1999) che approva le "Linee guida per
le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas
serra";
Viste le successive delibere con le quali questo Comitato ha
approvato i seguenti programmi nazionali, in coerenza con le suddette
linee guida:
"Libro Bianco sulle fonti rinnovabili" - delibera 6 agosto 1999,
n. 126, (Gazzetta Ufficiale n. 253 del 27 ottobre 1999);
"Programma nazionale per la valorizzazione delle biomasse
agricole e forestali" - delibera 21 dicembre 1999, n. 217, (Gazzetta
Ufficiale n. 59 dell'11 marzo 2000);
"Programma nazionale per l'informazione sui cambiamenti
climatici" - delibera 21 dicembre 1999, n. 218, (Gazzetta Ufficiale
n. 51 del 2 marzo 2000);
"Programma nazionale per la ricerca sul clima" - delibera
21 dicembre 1999, n. 226, (Gazzetta Ufficiale n. 56 dell'8 marzo
2000);
"Programma nazionale biocombustibili (PROBIO) - delibera
15 febbraio 2000, n. 27, (Gazzetta Ufficilae n. 113 del 17 maggio
2000);
Vista la propria delibera 19 aprile 2002, n. 35, (supplemento alla
Gazzetta Ufficiale n. 199 del 22 ottobre 2002) che approva le Linee
guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo nelle
quali, in particolare, le aree dell'ambiente, dell'energia e dei
trasporti sono considerate tra quelle a maggiore rilevanza
socio-economica;
Vista la comunicazione della Commissione dell'Unione europea, COM
(2001) 581, concernente la proposta di direttiva del Parlamento
europeo e del Consiglio che istituisce una disciplina per lo scambio
di quote di emissioni dei gas ad effetto serra nella Comunita' e che
modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio;
Tenuto conto delle risultanze della Settima Conferenza delle Parti
alla Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici (COP 7), tenutasi a
Marrakech dal 29 ottobre al 9 novembre 2001, le cui decisioni
relativamente all'attuazione del Protocollo di Kyoto hanno:
a) riconfermato l'impegno dei Paesi "Annex I" (Paesi
industrializzati e Paesi con economia in transizione) alla riduzione
delle emissioni dei sei principali gas serra, non controllati dal
Protocollo di Montreal per la protezione della fascia di ozono,
individuati in: anidride carbonica (C02), metano (CH4), protossido di
azoto (N2O), idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC) e
esafluoruro di zolfo (SF6);
b) stabilito il ricorso illimitato ai tre meccanismi di
flessibilita' istituiti dal Protocollo di Kyoto per integrare le
azioni nazionali con la realizzazione di azioni comuni tra Paesi
"Annex I" (Joint Implementation-JI), ovvero mediante la cooperazione
con i Paesi in via di sviluppo "Non Annex I" (Clean Development
Mechanism-CDM), oppure attraverso il commercio internazionale dei
permessi di emissione (Emissions Trading-ET);
c) riconosciuto il ruolo delle attivita' di gestione forestale,
di gestione dei suoli agricoli e pascoli e di rivegetazione per il
raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto,
purche' tali attivita' risultino addizionali, siano indotte
dall'attivita' umana e abbiano avuto inizio dopo il 1990. In
particolare, i limiti all'uso della gestione forestale per ciascun
Paese sono stati posti pari al 15% dell'incremento netto degli stock
di carbonio delle foreste gestite. Tali valori sono riportati
nell'Appendice Z dell'accordo politico di Bonn (COP6 bis) e per
l'Italia tale limite e' stato fissato in misura pari a 0,18 Mt di
carbonio per anno (equivalenti a 0,66 Mt di CO2);
d) riconosciuto, senza alcuna limitazione, il ruolo
dell'assorbimento di carbonio ottenuto mediante interventi nazionali
di afforestazione e riforestazione svolti a partire dal 1990 (anno
base del Protocollo di Kyoto), per il raggiungimento degli obiettivi
fissati dal Protocollo di Kyoto;
e) riconosciuto il ruolo delle attivita' di afforestazione e
riforestazione nell'ambito del meccanismo di JI;
f) riconosciuto il ruolo delle attivita' di afforestazione e
riforestazione nell'ambito del CDM, purche' tali attivita' risultino
addizionali ed abbiano avuto inizio dopo il 2000. Su tali attivita'
si applica il limite dell'1% del valore delle emissioni del 1990, che
per l'Italia corrisponde a circa 5 MtCO2;
Vista la nota n. GAB/2002/10007/C dell'8 ottobre 2002 con la quale
il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio ha trasmesso
il piano di cui all'art. 2, comma 1, della legge n. 120/2002 prima
citata;
Prende atto
del quadro di riferimento programmatico, delineato nel piano
predisposto dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio,
ed in particolare:
A. dei valori di emissione di gas ad effetto serra per l'anno 1990
e per l'anno 2000, riportati nella tabella 1, elaborati sulla base
dei dati trasmessi al Segretariato della Convenzione Quadro delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e alla Commissione europea
nell'ambito della decisione 93/389/CEE del Consiglio, richiamata in
premessa;

Tabella 1
emissioni di ghg al 1990 e al 2000
per settore di emissione

Emissioni di GHG [Mt CO2 eq.]
1990 2000

Da usi di fonti energetiche, di cui: 424,9 452,3
industrie energetiche, di cui:..... 147,4 160,8
termoelettrico..... 124,9 140
raffinazione (consumi diretti)..... 18,0 17,4
altro..... 4,5 3,4
Industria manifatturiera e costruzioni..... 85,5 77,9
Trasporti..... 103,5 124,7
Civile (incluso terziario
e pubblica amministrazione)..... 70,2 72,1
Agricoltura..... 9,0 9,0
Altro (fughe, militari, aziende
di distribuzione)..... 9,3 7,8
Da altre fonti..... 96,1 94,5
Processi industriali (industria mineraria,
chimica)..... 35,9 33,9
Agricoltura..... 43,4 42,6
Rifiuti..... 13,7 14,2
Altro (solventi, fluorurati)..... 3,1 3,8
Totale . . .. 521,0 546,8

B. dello scenario "tendenziale" delle emissioni di gas ad effetto
serra, elaborato assumendo una crescita media del PIL pari al 2% e
tenendo conto delle misure gia' avviate o comunque decise, che
individua livelli di emissione al 2010 pari a 579,7 Mt CO2 eq. come
riportato nella tabella 2;

Tabella 2
Scenari di emissione 2010, "tendenziale"
Anno 2010 |[Mt CO2 eq.]
---------------------------------------------------------------------
Da usi di fonti energetiche, di cui: | 484,1
---------------------------------------------------------------------
industrie energetiche, di cui:.... | 170,4
---------------------------------------------------------------------
termoelettrico.... | 150,1
---------------------------------------------------------------------
raffinazione (consumi diretti).... | 19,2
---------------------------------------------------------------------
altro.... | 1,1
---------------------------------------------------------------------
Industria manifatturiera e costruzioni.... | 80,2
---------------------------------------------------------------------
Trasporti.... | 142,2
---------------------------------------------------------------------
Civile (incluso terziario e pubblica |
amministrazione).... | 74,1
---------------------------------------------------------------------
Agricoltura.... | 9,6
---------------------------------------------------------------------
Altro (fughe, militari, aziende di distribuzione).... | 7,6
---------------------------------------------------------------------
Da altre fonti.... | 95,6
---------------------------------------------------------------------
Processi industriali (industria mineraria, chimica)....| 30,4
---------------------------------------------------------------------
Agricoltura.... | 41,0
---------------------------------------------------------------------
Rifiuti.... | 7,5
---------------------------------------------------------------------
Altro (solventi, fluorurati).... | 16,7
---------------------------------------------------------------------
Totale . . . | 579,7

C. delle misure individuate al 30 giugno 2002 dal Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio sulla base di
provvedimenti, programmi e iniziative nei diversi settori da attivare
entro il periodo di validita' del Piano medesimo, riportate nella
successiva tabella 3, che potranno consentire di ridurre le emissioni
di gas ad effetto serra per 51,8 Mt CO2eq./anno nel periodo
2008-2012;

Tabella 3
misure gia' individuate incluse
nello scenario di "riferimento"
|Riduzione [Mt CO2/anno]
---------------------------------------------------------------------
Industria elettrica.... | 26,0
---------------------------------------------------------------------
Espansione CC per 3200 MW.... | 8,9
---------------------------------------------------------------------
Espansione capacita' import per 2300 MW.... | 10,6
---------------------------------------------------------------------
Ulteriore crescita rinnovabili per 2800 |
MW.... | 6,5
---------------------------------------------------------------------
Civile.... | 6,3
---------------------------------------------------------------------
Decreti efficienza usi finali.... | 6,3
---------------------------------------------------------------------
Trasporti.... | 7,5
---------------------------------------------------------------------
Autobus e veicoli privati con carburanti a |
minor densita' di carbonio (Gpl, metano)....| 1,5
---------------------------------------------------------------------
Sistemi di ottimizzazione e |
collettivizzazione del trasporto privato....|
---------------------------------------------------------------------
Rimodulazione dell'imposizione sugli oli|
minerali.... | 2,1
---------------------------------------------------------------------
Attivazione sistemi |
informatico-telematici.... |
---------------------------------------------------------------------
Sviluppo infrastrutture nazionali e |
incentivazione del trasporto combinato su |
rotaia e del cabotaggio.... | 3,9
---------------------------------------------------------------------
Totale misure nazionali.... | 39,8
---------------------------------------------------------------------
Crediti di carbonio da JI e CDM.... | 12
---------------------------------------------------------------------
Totale misure . . . | 51,8

D. dello scenario di riferimento delineato assumendo una crescita
media del PIL pari al 2% e tenendo conto degli effetti delle misure
di cui al precedente punto C nonche' della realizzazione di progetti
per la riduzione delle emissioni nell'ambito dei meccanismi di JI e
CDM, che individua livelli di emissioni di gas ad effetto serra al
2010 pari a 528,1 MtCO2eq. come indicato nella successiva tabella 4;

Tabella 4
scenari di emissione di "riferimento" al 2010
|Anno 2010 [Mt CO2 eq.]
---------------------------------------------------------------------
Da usi di fonti energetiche:.... |444,5
---------------------------------------------------------------------
industrie energetiche, di cui:.... |144,4
---------------------------------------------------------------------
termoelettrico.... |124,1
---------------------------------------------------------------------
raffinazione (consumi diretti).... |19,2
---------------------------------------------------------------------
altro.... |1,1
---------------------------------------------------------------------
Industria manifatturiera e costruzioni.... |80,2
---------------------------------------------------------------------
Trasporti.... |134,7
---------------------------------------------------------------------
Civile (incluso terziario e pubblica |
amministrazione).... |68
---------------------------------------------------------------------
Agricoltura.... |9,6
---------------------------------------------------------------------
Altro (fughe, militari, distribuzione).... |7,6
---------------------------------------------------------------------
Da altre fonti.... |95,6
---------------------------------------------------------------------
Processi industriali (industria |
mineraria).... |30,4
---------------------------------------------------------------------
Agricoltura.... |41
---------------------------------------------------------------------
Rifiuti.... |7,5
---------------------------------------------------------------------
Altro (solventi, fluorurati).... |16,7
---------------------------------------------------------------------
Crediti di carbonio da JI e CDM.... |-- 12
---------------------------------------------------------------------
Totale . . . |528,1

E. dell'obiettivo, stabilito dalla citata legge n. 120/2002, di
riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra del 6,5% rispetto
ai livelli del 1990, per cui la quantita' di emissioni assegnata
all'Italia non potra' eccedere nel periodo 2008-2012 il valore di
487,1 Mt CO2eq., calcolato come media delle emissioni annuali del
periodo e, quindi, della necessita' di individuare ulteriori
politiche e misure per la riduzione dei livelli di emissione previsti
dallo scenario di riferimento di una quota pari a 41,0 Mt CO2 eq.,
come indicato nella tabella 5;

Tabella 5
scenari di emissione e obiettivo di riduzione al 2008-2012 stabilito
dalla legge n. 120/2002 (Mt. CO2eq.)
Scenario tendenziale.... |579,7
---------------------------------------------------------------------
Scenario di riferimento.... |528,1
---------------------------------------------------------------------
Obiettivo di emissione.... |487,1
---------------------------------------------------------------------
Ulteriore riduzione necessaria per il raggiungimento |
dell'obiettivo.... |41,0

F. del potenziale nazionale massimo di assorbimento di carbonio,
ottenibile mediante interventi di afforestazione e riforestazione
nonche' di gestione forestale, di gestione dei suoli agricoli e
pascoli e di rivegetazione, pari a 10,2 Mt CO2eq, come riportato
nella tabella 6;

Tabella 6
potenziale nazionale massimo di
assorbimento di carbonio
|Assorbimento (Mt |Investimento pubblico
|CO2 eq.) |(Meuro) 2004/2012
---------------------------------------------------------------------
Art. 3.4 del Prot. di | |
Kyoto: Forest | |
Management.... |4,1 (1) |10
---------------------------------------------------------------------
Art. 3.4 del Prot. di | |
Kyoto: Terre agricole,| |
pascoli, | |
rivegetazione.... |0,1 |4,2
---------------------------------------------------------------------
Art. 3.3 del Prot. di | |
Kyoto: Riforestazione | |
naturale.... |3,0 |6,5
---------------------------------------------------------------------
Art. 3.3 del Prot. di | |
Kyoto: Afforestazione | |
e Riforestazione | |
(vecchi impianti).... |1,0 |6,0
---------------------------------------------------------------------
Art. 3.3 del Prot. di | |
Kyoto: Afforestazione | |
e riforestazione | |
(nuovi impianti).... |1,0 | 200 (2)
---------------------------------------------------------------------
Art. 3.3 del Prot. di | |
Kyoto: Afforestazione | |
e riforestazione | |
(nuovi impianti) su | |
aree soggette a | |
dissesto idrogeologico| |
(legge n. | |
183/1989).... |1,0 | 300 (3)
---------------------------------------------------------------------
Totale . . . |10,2 | 526,7

(1) Il parametro tiene gia' conto della revisione di cui alla
decisione 11 COP 7. (2) Costo totale dell'investimento a fronte
del quale a fine turno dell'impianto si avra' la generazione di
crediti di carbonio pari a 20 Mt CO2 (l'assorbimento riportato in
tabella si riferisce al periodo 2008-2012). L'investimento
previsto comprende anche le risorse destinate allo scopo dalla
programmazione comunitaria 2000-2006. (3) Costo totale
dell'investimento a fronte del quale a fine turno dell'impianto si
avra' la generazione di crediti di carbonio pari a 10 Mt CO2
(l'assorbimento riportato in tabella si riferisce al periodo
2008-2012). G. della possibilita' di utilizzare integralmente il
potenziale nazionale di assorbimento di carbonio delle attivita' di
cui al precedente punto F, subordinatamente alla revisione, entro il
31 dicembre 2006, del limite all'uso della gestione forestale
assegnato all'Italia, secondo quanto previsto dalla decisione 11
della COP 7;
H. delle potenzialita' di riduzione delle emissioni, al 2008-2012,
corrispondenti a valori compresi tra 32,5 e 47,8 Mt CO2eq. per
effetto delle misure individuate nella successiva tabella 7 sezione
A), e a valori compresi tra 20,5 e 48,0 Mt CO2eq. per effetto degli
ulteriori crediti di carbonio, ottenibili attraverso progetti
industriali e nel settore forestale nell'ambito dei meccanismi di JI
e CDM, come specificato nella stessa tabella 7 sezione B);

Tabella 7
opzioni per ulteriori misure
di riduzione delle emissioni
|Riduzione potenziale
|(MtCO2eq/anno)
---------------------------------------------------------------------
A) Opzioni per ulteriori misure |
nazionali di riduzioni |
---------------------------------------------------------------------
Utilizzo di fonti energia |
---------------------------------------------------------------------
Settore industriale: |
---------------------------------------------------------------------
Sostituzione dei motori |
industriali con motori ad alta |
efficienza con risparmio tra 2-7,2|
TWh.... |1-3,6
---------------------------------------------------------------------
Sostituzione del parco |
trasformatori.... |1,0
---------------------------------------------------------------------
Standard COSFI con risparmio |
di 1 TWh.... |0,5
---------------------------------------------------------------------
Cogenerazione di piccola/media|
taglia con produzione tra 10-20 |
TWh.... |0,8-1,5
---------------------------------------------------------------------
Produzione di energia da |
biogas da rifiuti solidi urbani e |
da scarti delle lavorazioni |
agricole ed agroalimentari pari a |
750 - 1.300 MW.... |0,9-1,9
---------------------------------------------------------------------
Recupero rifiuti nei |
cementifici.... |0,9-1,1
---------------------------------------------------------------------
Rinnovabili: |
---------------------------------------------------------------------
Aumento della produzione di |
energia da fonti rinnovabili tra |
500-1200 MW.... |1,5-3,1
---------------------------------------------------------------------
Diffusione del solare |
termico.... |0,2
---------------------------------------------------------------------
Ricerca e sviluppo nel settore|
del fotovoltaico, con impieghi di |
"nicchia".... |0,1
---------------------------------------------------------------------
Settore civile: |
---------------------------------------------------------------------
Prolungamento decreti |
efficienza usi finali (MICA |
24/4/2001) e misure regionali con |
risparmi tra 1.5-2,9 MTep/anno....|3,8-6,5
---------------------------------------------------------------------
Settore agricoltura: |
---------------------------------------------------------------------
Riduzione CO2 da consumi di |
energia.... |0,28-0,34
---------------------------------------------------------------------
Settore trasporti: |
---------------------------------------------------------------------
misure tecnologiche: |
---------------------------------------------------------------------
Sostituzione auto circolanti |
con auto a bassi consumi e |
emissioni (120 g CO2/Km) con |
risparmi tra 1,5-2,5 Mtep.... |3,5-6
---------------------------------------------------------------------
Miglioramento efficienza |
energetica dei veicoli da |
trasporto pesante con risparmio |
tra 0,1-0,3Mtep.... |0,3-0,8
---------------------------------------------------------------------
Miscelazione del gasolio per |
autotrazione con biodiesel fino al|
5%.... |4
---------------------------------------------------------------------
Revisione metodo calcolo tassa|
proprieta' veicoli e correlazione |
con revisioni periodiche.... |1,3
---------------------------------------------------------------------
misure infrastrutturali: |
---------------------------------------------------------------------
Riorganizzazione traffico |
urbano.... |0,8
---------------------------------------------------------------------
Promozione reti ferroviarie |
regionali e connessioni con |
parcheggi scambiatori.... |0,6
---------------------------------------------------------------------
Piani urbani della mobilita' |
(PUM).... |1,5-3
---------------------------------------------------------------------
Soluzioni telematiche per i |
trasporti.... |0,5
---------------------------------------------------------------------
ricerca e sviluppo: |
---------------------------------------------------------------------
Progetti pilota per l'impiego |
di sistemi di propulsione a |
idrogeno e a celle a combustibile,|
per la produzione di energia, per |
le motrici ferroviarie e per i |
motori auto.... |0,1-0,3
---------------------------------------------------------------------
Sviluppo e impiego |
sperimentale di materiali e che |
consentano la riduzione della |
massa dei veicoli e dei convogli |
ferroviari.... |02-06
---------------------------------------------------------------------
Realizzazione e diffusione di |
propulsori ottimizzati monofuel |
metano e monofuel GPL ad iniezione|
diretta.... |0,5-1,2
---------------------------------------------------------------------
Da altre fonti |
---------------------------------------------------------------------
Settore industriale: |
---------------------------------------------------------------------
Riduzione emissioni di |
processo acido adipico e |
nitrico.... |6,20
---------------------------------------------------------------------
Settore agricoltura: |
---------------------------------------------------------------------
Riduzione CH4 dagli stoccaggi|
delle deiezioni animali.... |0,15-0,83
---------------------------------------------------------------------
Riduzione N2O dai suoli.... |0,46
---------------------------------------------------------------------
Rifiuti: |
---------------------------------------------------------------------
Stabilizzazione frazione |
organica.... |0,64
---------------------------------------------------------------------
Altro (solventi, |
fluorurati).... |
---------------------------------------------------------------------
Riduzione emissioni PFC |
attraverso il riciclaggio |
dell'alluminio.... |0,05
---------------------------------------------------------------------
Adozione sistemi di |
abbattimento e sostanze a minore |
GWP nella produzione di |
semiconduttori.... |0,02
---------------------------------------------------------------------
Riduzione perdite di HFC dai |
condizionatori degli |
autoveicoli.... |0,65
---------------------------------------------------------------------
Riduzione perdite SF6 dalle |
apparecchiature elettriche.... |0,04
---------------------------------------------------------------------
B) Opzioni per l'impiego dei |
meccanismi ji e cdm |
---------------------------------------------------------------------
Assorbimento di carbonio: |
---------------------------------------------------------------------
Progetti JI.... |2-5
---------------------------------------------------------------------
Progetti CDM.... |3-5
---------------------------------------------------------------------
Progetti nel settore |
dell'energia: |
---------------------------------------------------------------------
Progetti JI di aumento |
dell'efficienza nelle produzioni |
di energia elettrica e nelle |
attivita' industriali.... |3-10
---------------------------------------------------------------------
Progetti CDM per la produzione|
di energia da fonti |
rinnovabili.... |1-5
---------------------------------------------------------------------
Progetti CDM di aumento |
dell'efficienza nelle produzioni |
di energia elettrica e nelle |
attivita' industriali.... |1,5-3
---------------------------------------------------------------------
Progetti JI e CDM di gas |
flaring e gas venting in pozzi di |
estrazione del petrolio.... |10-20

I. dell'accordo politico raggiunto il 9 dicembre 2002 dal Consiglio
dei Ministri dell'ambiente dell'Unione europea sulla direttiva per lo
scambio delle quote di emissioni dei gas ad effetto serra nella
Comunita', che impegna gli Stati membri a comunicare alla Commissione
e agli altri Stati membri, entro il 31 marzo 2004, i rispettivi piani
nazionali di assegnazione delle quote di emissioni;
Delibera:
1. E' approvato il Piano di azione nazionale per la riduzione dei
livelli di emissione dei gas serra e l'aumento del loro assorbimento
redatto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ai
sensi dell'art. 2 della legge 1 giugno 2002, n. 120, allegato alla
presente delibera.
2. I livelli massimi di emissione assegnati ai singoli settori per
il periodo 2008-2012, questi ultimi calcolati come media delle
emissioni annuali del periodo di cui alla tabella 8, sono stabiliti
sulla base dello scenario di riferimento, ovvero sulla base dei
risultati conseguibili con le misure gia' individuate al 30 giugno
2002 con provvedimenti, programmi e iniziative nei settori della
produzione di energia elettrica, dei trasporti, dei consumi
energetici negli usi civili e nel terziario, della cooperazione
internazionale.

Tabella 8
Livelli massimi di emissioni di ghg
per il periodo 2008-2012 (Mt CO2 eq.)
| |Livelli max di emissioni
|Emissioni 1990|GHG 2008-2012
---------------------------------------------------------------------
Usi energetici di cui:: |424,9 |444,5
---------------------------------------------------------------------
industrie energetiche, | |
di cui:.... |147,4 |144,4
---------------------------------------------------------------------
termoelettrico.... |124,9 |124,1
---------------------------------------------------------------------
raffinazione (consumi | |
diretti).... |18,0 |19,2
---------------------------------------------------------------------
altro.... |4,5 |1,1
---------------------------------------------------------------------
industria.... |85,5 |80,2
---------------------------------------------------------------------
trasporti.... |103,5 |134,7
---------------------------------------------------------------------
civile (incluso | |
terziario e pubblica | |
amministrazione).... |70,2 |68,0
---------------------------------------------------------------------
agricoltura.... |9,0 |9,6
---------------------------------------------------------------------
altro (fughe, | |
militari, aziende di | |
distribuzione).... |9,3 |7,6
---------------------------------------------------------------------
Usi non energetici.... |96,1 |95,6
---------------------------------------------------------------------
Processi industriali | |
(industria mineraria, | |
chimica).... |35,9 |30,4
---------------------------------------------------------------------
Agricoltura.... |43,4 |41,0
---------------------------------------------------------------------
Rifiuti.... |13,7 |7,5
---------------------------------------------------------------------
Altro (solventi, | |
fluorurati).... |3,1 |16,7
---------------------------------------------------------------------
Totale . . . |521,0 |540,1

3. Nell'ambito della VI Commissione CIPE "Sviluppo Sostenibile", e'
istituito un comitato tecnico emissioni gas-serra (CTE), presieduto
da un rappresentante del Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e composto dai rappresentanti dei Ministeri dell'economia
e delle finanze, delle attivita' produttive, delle infrastrutture e
dei trasporti, delle politiche agricole, dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, degli affari esteri, degli affari
regionali nonche' della Conferenza Stato-regioni. Entro il 30
settembre di ogni anno, a decorrere dal 2003, il CTE:
3.1 predispone, sulla base delle informazioni fornite dalle
amministrazioni interessate, un rapporto sullo stato di attuazione
delle misure di cui al punto 2 e sull'andamento delle emissioni
rispetto a quanto previsto nello scenario di riferimento, e formula
le eventuali proposte di modifica dei livelli massimi di emissione di
cui alla tabella 8, coerentemente con i progressi gia' realizzati o
da realizzare per rispettare gli impegni di cui alla legge n.
120/2002, da sottoporre all'esame della predetta Commissione per le
successive valutazioni e determinazioni di questo Comitato;
3.2 considerati i programmi pilota di cui all'art. 2, comma 3,
della legge n. 120/2002 e le opzioni per le ulteriori riduzioni delle
emissioni di cui alla tab. 7 - da confermare sulla base di specifiche
analisi di fattibilita' e di costi/benefici da effettuare a cura
delle amministrazioni interessate - propone alla predetta Commissione
il programma delle ulteriori misure necessarie per rispettare
l'obiettivo di cui alla legge n. 120/2002.
4. Entro il 30 ottobre di ciascun anno, sulla base delle risultanze
dei lavori del CTE, il Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio, sentita la Conferenza Stato-regioni, propone a questo
Comitato l'adozione delle ulteriori misure necessarie per rispettare
l'obiettivo di cui alla legge n. 120/2002, tenuto conto del criterio
prioritario di raggiungere il migliore obiettivo con il minor costo.
5. Al fine di assicurare la promozione ed il coordinamento dei
progetti nell'ambito dei meccanismi di JI e CDM e la partecipazione
dell'Italia al mercato dei permessi di emissioni sia internazionale
che comunitario (ET), il Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio dovra' provvedere, utilizzando le ordinarie risorse di
bilancio umane e strumentali, ad organizzare i propri uffici in modo
tale da consentire, d'intesa con i Ministeri delle attivita'
produttive, delle politiche agricole e forestali, degli affari
esteri, e dell'economia e delle finanze:
la predisposizione, entro il 31 maggio 2003, del censimento delle
iniziative italiane pubbliche e private, gia' realizzate o in corso,
nei Paesi Annex I e nei Paesi in via di sviluppo, che possono
generare crediti di emissione, secondo quanto stabilito in ambito
comunitario e internazionale;
l'avvio, entro il 30 giugno 2003, delle procedure per la
registrazione, presso gli organi competenti istituiti dalla
Conferenza delle Parti alla Convenzione sui cambiamenti climatici,
dei progetti gia' realizzati o in corso al fine del rilascio dei
crediti di emissione;
l'avvio, entro il 30 giugno 2003 delle attivita' preliminari
finalizzate alla partecipazione delle imprese italiane al mercato dei
permessi di emissione sia internazionale che comunitario;
la promozione della realizzazione di ulteriori progetti
nell'ambito dei meccanismi di JI e CDM, con l'obiettivo di
raggiungere il miglior risultato in termini di generazione di crediti
di emissione con il minor costo incrementale. A questo fine il
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio dovra', tra
l'altro, assicurare alle imprese italiane una informazione completa e
aggiornata sulle opportunita' offerte dai meccanismi di JI e CDM,
sugli eventuali meccanismi incentivanti previsti dalle norme
nazionali, e sugli eventuali finanziamenti resi disponibili dalla
Banca mondiale, dalla Global environment facility, dalle Banche di
sviluppo regionali, dalla Banca europea degli investimenti, nonche'
dalle istituzioni finanziarie internazionali.
6. Al fine del rispetto dei livelli di emissione di cui alla
tabella 8 da parte dei settori, questi ultimi potranno ricorrere ai
meccanismi previsti dal protocollo di Kyoto e allo scambio di quote
di emissione all'interno della Comunita', in conformita' con le
decisioni che verranno assunte in sede internazionale comunitaria e
nazionale.
7. Un'ulteriore riduzione delle emissioni potra' essere conseguita
mediante interventi di afforestazione e riforestazione, attivita' di
gestione forestale, di gestione dei suoli agricoli e pascoli e di
rivegetazione secondo quanto indicato al punto G. e nella tabella n.
6.
7.1. Entro il 30 aprile 2003 il Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio, di concerto con il Ministero per le politiche
agricole e forestali e d'intesa con la Conferenza Stato-regioni,
presenta a questo Comitato il piano dettagliato riferito al triennio
2004-2006, per la realizzazione delle attivita' nazionali di cui alla
tabella 6 nell'ambito delle risorse pubbliche destinate allo scopo.
7.2. Entro il 30 luglio 2003 il Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio, di concerto con il Ministero per le politiche
agricole e forestali, provvede ad effettuare la ricognizione
nell'ambito della legislazione regionale, nazionale ed internazionale
in vigore nel nostro Paese dal 1990 ad oggi, di tutte le norme che
contemplano la tutela delle risorse forestali, al fine di certificare
la "riforestazione naturale" avvenuta sul territorio nazionale nel
periodo 1990-2012, quale conseguenza di attivita' intraprese
dall'uomo e quindi eleggibile ai fini del rispetto dell'obiettivo di
riduzione delle emissioni stabilito dalla legge n. 120/2002.
7.3. Entro il 31 maggio 2005 il Ministero per le politiche agricole
e forestali, di concerto con il Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio, realizza l'inventario forestale nazionale e
quello degli altri serbatoi di carbonio, al fine di avviare la
procedura di revisione del limite all'utilizzo dei crediti, derivanti
dalla gestione forestale, assegnato all'Italia.
7.4. Entro il 31 dicembre 2006 il Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio, d'intesa con il Ministero per le politiche
agricole e forestali, realizza il Registro nazionale dei serbatoi di
carbonio agro-forestali al fine di certificare i flussi di carbonio
nel periodo 2008-2012 derivanti da attivita' di afforestazione,
riforestazione, deforestazione, gestione forestale, gestione dei
suoli agricoli e pascoli e rivegetazione.
8. Per l'anno 2003 agli oneri derivanti dall'attuazione di quanto
previsto ai punti 7.3 e 7.4 della presente delibera si fara' fronte
con gli ordinari stanziamenti di bilancio dei Ministeri interessati.
9. A partire dal 2003, in sede di predisposizione annuale del
documento di programmazione economica-finanziaria (DPEF), il
Ministero dell'economia e delle finanze dovra' prevedere una sezione
dedicata al presente Piano con l'individuazione degli strumenti
necessari per il raggiungimento degli obiettivi previsti.
10. L'attuazione degli interventi previsti nel piano approvato
sara' assicurata, per la parte di competenza statale, nei limiti
delle risorse allo scopo destinate dai relativi documenti di
bilancio.
Roma, 19 dicembre 2002

Il Presidente delegato
Tremonti
Il segretario del CIPE
Baldassarri
Registrato alla Corte dei conti il 3 marzo 2003
Ufficio controllo Ministeri economico-finanziari, registro n. 2
Economia e finanze, foglio n. 71