TAR Palermo Sez.I ord. 631-632-633 del 16 giugno 2009
Caccia e animali. Abbattimento cinghiali

tre ordinanza del tar palermo su abbattimenti di cinghiali segnalate dall'Avv. Nicola Giudice

Ordinanza 631/2009
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 975 del 2009, proposto da L.A.V. - Lega Anti Vivisezione Onlus, rappresentato e difeso dagli Avv. Antonella Bonanno e Nicola Giudice, con domicilio eletto presso il secondo in Palermo, via M. D'Azeglio N. 27/C;
contro
Comune di Collesano in Persona del Sindaco P.T., Ente Parco delle Madonie; Regione Sicilia Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Sicilia Assessorato Territorio e Ambiente, U.T.G. - Prefettura di Palermo, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia per legge in Palermo, via A. De Gasperi 81;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
1)dell'ordinanza contingibile ed urgente n. 52 del 21 aprile 2009, con la quale il Sindaco dei Comune di Collesano ha autorizzato la cattura e l'abbattimento di "suidi" nell'ambito del territorio comunale di pertinenza - e sebbene detto Comune risulti compreso all'intemo del perimetro del Parco Regionale Naturale delle Madonie - prevedendo altresì l'immediata macellazione dei capi abbattuti; e ciò in asserita applicazione dell'art. 54 del D. Lgs. n. 267/2000 (TUEL) e s.m.i..
2) del verbale di conferenza di servizi del 20 gennaio 2009, del quale l'Associazione ricorrente non conosce a tutt'oggi il contenuto, atto presupposto rispetto all'ordinanza sindacale impugnata, dal quale emergerebbe l'asserita sussistenza di una situazione di "pericolo per l'incolumità pubblica";
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Sicilia Assessorato Agricoltura e Foreste;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Sicilia Assessorato Territorio e Ambiente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di U.T.G. - Prefettura di Palermo;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 16/06/2009 il dott. Pier Luigi Tomaiuoli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto che il ricorso appare fondato, in punto di fumus boni iuris, con riferimento alla doglianza d’illegittimità del provvedimento impugnato sotto il profilo dell’eccesso di potere per difetto di istruttoria, perplessità e deficienza della motivazione, difetto di proporzionalità dell’agere amministrativo;
ritenuto, infatti, che la drastica misura adottata – autorizzazione all’abbattimento dei maiali domestici inselvatichiti allo stato brado in tutto il territorio comunale – non appare supportata da un’adeguata istruttoria e motivazione dei presupposti di fatto eventualmente legittimanti l’adozione dell’ordinanza contingibile ed urgente, ovverosia il paventato pericolo per l’incolumità pubblica;
ritenuto, più specificatamente ed in primo luogo, che non è dato di sapere quanti siano gli esemplari della specie in questione e quale sia l’eventuale sovrannumero rispetto all’ottimale equilibrio ecologico;
ritenuto, in secondo luogo, che l’ordinanza fa generico riferimento ad una presunta pericolosità dei suidi, senza dare concretamente conto di casi di aggressione agli esseri umani nel corso degli ultimi anni in cui la predetta asserita situazione di pericolo si è protratta, il che non appare sufficiente a motivare il potenziale abbattimento generalizzato di tutta la specie insistente sul territorio (evenienza astrattamente verificabile, posto che non è stato previsto alcun contingentamento numerico);
ritenuto, altresì, che appare illogico autorizzare direttamente i cittadini in possesso del porto d’armi all’abbattimento generalizzato dei suidi in contrasto con il superiore interesse all’incolumità pubblica posto alla base dell’ordinanza in questione;
ritenuto che sussiste altresì il richiesto concorrente requisito del periculum in mora, posto che dalla mancata sospensione del provvedimento adottato potrebbe conseguire un grave vulnus alla stessa preservazione della specie animale in questione nel Parco delle Madonie.
P.Q.M.

La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 16/06/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Giorgio Giallombardo, Presidente
Aurora Lento, Primo Referendario
Pier Luigi Tomaiuoli, Referendario, Estensore


L'ESTENSORE IL PRESIDENTE



DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 16/06/2009
IL SEGRETARIO
N. 00632/2009 REG.ORD.SOSP.
N. 00976/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
Ordinanza 632/2009
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 976 del 2009, proposto da L.A.V. - Lega Anti Vivisezione Onlus, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli Avv. Antonella Bonanno e Nicola Giudice, con domicilio eletto presso il secondo in Palermo, via M. D'Azeglio N. 27/C;
contro
Comune di Petralia Sottana in Persona del Sindaco P.T., Ente Parco delle Madonie; Regione Sicilia Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Sicilia Assessorato Territorio e Ambiente, U.T.G. - Prefettura di Palermo, in persona del legale rappresentante p.t.,, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia per legge in Palermo, via A. De Gasperi 81;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
1)dell'ordinanza contingibile ed urgente n. 28 del 23 aprile 2009, con la quale il Sindaco dei Comune di Petralia Sottana ha autorizzato la cattura e l'abbattimento di "suidi" nell'ambito del territorio comunale di pertinenza - e sebbene detto Comune risulti compreso all'intemo del perimetro del Parco Regionale Naturale delle Madonie - prevedendo altresì l'immediata macellazione dei capi abbattuti; e ciò in asserita applicazione dell'art. 54 del D. Lgs. n. 267/2000 (TUEL) e s.m.i..
2) del verbale di conferenza di servizi del 20 gennaio 2009, del quale l'Associazione ricorrente non conosce a tutt'oggi il contenuto, atto presupposto rispetto all'ordinanza sindacale impugnata, dal quale emergerebbe l'asserita sussistenza di una situazione di "pericolo per l'incolumità pubblica";

Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Sicilia Assessorato Agricoltura e Foreste;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Sicilia Assessorato Territorio e Ambiente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di U.T.G. - Prefettura di Palermo;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 16/06/2009 il dott. Pier Luigi Tomaiuoli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto che il ricorso appare fondato, in punto di fumus boni iuris, con riferimento alla doglianza d’illegittimità del provvedimento impugnato sotto il profilo dell’eccesso di potere per difetto di istruttoria, perplessità e deficienza della motivazione, difetto di proporzionalità dell’agere amministrativo;
ritenuto, infatti, che la drastica misura adottata – autorizzazione alla cattura e/o abbattimento dei maiali domestici inselvatichiti allo stato brado in tutto il territorio comunale – non appare supportata da un’adeguata istruttoria e motivazione dei presupposti di fatto eventualmente legittimanti l’adozione dell’ordinanza contingibile ed urgente, ovverosia il paventato pericolo per l’incolumità pubblica;
ritenuto, più specificatamente ed in primo luogo, che non è dato di sapere quanti siano gli esemplari della specie in questione e quale sia l’eventuale sovrannumero rispetto all’ottimale equilibrio ecologico;
ritenuto, in secondo luogo, che l’ordinanza fa riferimento ad un unico caso di denunzia di un cittadino di aggressione da parte di un maiale domestico inselvatichito, pure essendo la lamentata situazione di sovrannumero oramai esistente da diversi anni, il che non appare sufficiente a motivare il potenziale abbattimento generalizzato di tutta la specie insistente sul territorio (evenienza astrattamente verificabile, posto che non è stato previsto alcun contingentamento numerico);
ritenuto che sussiste altresì il richiesto concorrente requisito del periculum in mora, posto che dalla mancata sospensione del provvedimento adottato potrebbe conseguire un grave vulnus alla stessa preservazione della specie animale in questione nel Parco delle Madonie.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione Prima, accoglie la domanda di sospensione dell’esecuzione dell’ordinanza contingibile ed urgente impugnata con il ricorso descritto in epigrafe.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 16/06/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Giorgio Giallombardo, Presidente
Aurora Lento, Primo Referendario
Pier Luigi Tomaiuoli, Referendario, Estensore


L'ESTENSORE IL PRESIDENTE



DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 16/06/2009
IL SEGRETARIO






N. 00632/2009 REG.ORD.SOSP.
N. 00976/2009 REG.RIC.

N. 00633/2009 REG.ORD.SOSP.
N. 00977/2009 REG.RIC.

Ordinanza 633/2009
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
Sul ricorso numero di registro generale 977 del 2009, proposto da L.A.V. - Lega Anti Vivisezione Onlus, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli Avv. Antonella Bonanno e Nicola Giudice, con domicilio eletto presso il secondo in Palermo, via M. D'Azeglio N. 27/C;
contro
Comune di Castelbuono in Persona del Sindaco P.T., Ente Parco delle Madonie; Regione Sicilia Assessorato Agricoltura e Foreste, Regione Sicilia Assessorato Territorio e Ambiente, U.T.G. - Prefettura di Palermo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia per legge in Palermo, via A. De Gasperi 81;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
1)dell'ordinanza contingibile ed urgente n. 34 del 4 maggio 2009, con la quale il Sindaco dei Comune di Castelbuono ha autorizzato la cattura e l'abbattimento di "suidi" nell'ambito del territorio comunale di pertinenza - e sebbene detto Comune risulti compreso all'intemo del perimetro del Parco Regionale Naturale delle Madonie - prevedendo altresì l'immediata macellazione dei capi abbattuti; e ciò in asserita applicazione dell'art. 54 del D. Lgs. n. 267/2000 (TUEL) e s.m.i..
2) del verbale di conferenza di servizi del 20 gennaio 2009, del quale l'Associazione ricorrente non conosce a tutt'oggi il contenuto, atto presupposto rispetto all'ordinanza sindacale impugnata, dal quale emergerebbe l'asserita sussistenza di una situazione di "pericolo per l'incolumità pubblica";.

Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Sicilia Assessorato Agricoltura e Foreste;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Sicilia Assessorato Territorio e Ambiente;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di U.T.G. - Prefettura di Palermo;
Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 16/06/2009 il dott. Pier Luigi Tomaiuoli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto che il ricorso appare fondato, in punto di fumus boni iuris, con riferimento alla doglianza d’illegittimità del provvedimento impugnato sotto il profilo dell’eccesso di potere per difetto di istruttoria, perplessità e deficienza della motivazione, difetto di proporzionalità dell’agere amministrativo;
ritenuto, infatti, che la drastica misura adottata – autorizzazione alla cattura e/o abbattimento dei maiali domestici inselvatichiti allo stato brado in tutto il territorio comunale – non appare supportata da un’adeguata istruttoria e motivazione dei presupposti di fatto eventualmente legittimanti l’adozione dell’ordinanza contingibile ed urgente, ovverosia il paventato pericolo per l’incolumità pubblica;
ritenuto, più specificatamente ed in primo luogo, che non è dato di sapere quanti siano gli esemplari della specie in questione e quale sia l’eventuale sovrannumero rispetto all’ottimale equilibrio ecologico;
ritenuto, in secondo luogo, che l’ordinanza fa generico riferimento ad una presunta pericolosità “che alcune specie hanno manifestato direttamente, in diversi casi, aggredendo le persone”, senza dare concretamente conto di quanti e quali siano stati i casi di aggressione agli esseri umani nel corso degli ultimi anni in cui la predetta asserita situazione di pericolo si è protratta, il che non appare sufficiente a motivare il potenziale abbattimento generalizzato di tutta la specie insistente sul territorio (evenienza astrattamente verificabile, posto che non è stato previsto alcun contingentamento numerico);
ritenuto che sussiste altresì il richiesto concorrente requisito del periculum in mora, posto che dalla mancata sospensione del provvedimento adottato potrebbe conseguire un grave vulnus alla stessa preservazione della specie animale in questione nel Parco delle Madonie;
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione Prima, accoglie la domanda di sospensione dell’esecuzione dell’ordinanza contingibile ed urgente impugnata con il ricorso descritto in epigrafe.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 16/06/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Giorgio Giallombardo, Presidente
Aurora Lento, Primo Referendario
Pier Luigi Tomaiuoli, Referendario, Estensore


L'ESTENSORE IL PRESIDENTE



DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 16/06/2009
IL SEGRETARIO