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(GUCE ( maggio 2003 - 2003/C 110 E/176) INTERROGAZIONE SCRITTA E-3051/02 di Bart Staes (Verts/ALE) alla Commissione (24 ottobre 2002)

Oggetto: Aumento del rischio di cancro a causa delle linee elettriche aeree

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Un’inchiesta della California Public Utilities Commission, condotta su vasta scala e per un lungo periodo di tempo nei dintorni della città americana di San Francisco, ha evidenziato che le persone frequentemente esposte a campi elettromagnetici (ad esempio perché vivono sotto i cavi dell’alta tensione, ma anche la vicinanza di apparecchi elettrici è messa in discussione) corrono il rischio notevolmente maggiore di contrarre un cancro. Le donne incinte presentano un maggiore rischio di aborto.

È la Commissione a conoscenza di tali dati? Sono essi simili a quelli dell’Unione europea? Quali conclusioni ne trae per la politica dell’Unione?

Risposta data dal sig. Byrne a nome della Commissione (9 dicembre 2002)

Il Comitato scientifico per tossicità, ecotossicità e ambiente (CSTEE) è conscio dello studio a lungo termine effettuato dalla California Public Utilities Commission. Fino ad oggi tale studio non è stato pubblicato in modo integrale, quindi il Comitato non ha preso in considerazione che la parte di studio che è stata pubblicata dopo la revisione da parte del relatore. Le constatazioni non modificano le conclusioni del CSTEE riguardo al rapporto potenziale tra l’esposizione a campi di estremamente bassa frequenza (EBF) e il cancro. La Commissione trasmetterà la relazione finale dello studio al Comitato per la valutazione non appena questa sarà disponibile.

Per concludere, nei due pareri pubblicati il 30 ottobre 2001 e il 24 settembre 2002, il Comitato ha confermato la validità dei limiti fissati nella raccomandazione del Consiglio (1), che copre tutte le frequenze da 0 a 300 GigaHerz e comprende quindi le emissioni di linee ad alta tensione.

La Commissione segue comunque attivamente la valutazione dei rischi per la salute portata avanti dall’OMS sui campi elettromagnetici. I risultati ottenuti sul campo dovrebbero essere disponibili entro il 2004 e la Commissione reagirà ad ogni nuova prova scientifica non presa in considerazione.

(1) 1999/519/CE: Raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 1999 relativa alla limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz), GU L 199 del 30.7.1999.