Cass. Sez. III n. 4527 del 29 gennaio 2008 (Ud. 4 dic. 2007)
Pres. Lupo Est. Onorato Ric. Galli
Urbanistica. Rapporti tra Legge 47-85 e dpr 380-01
Il testo unico sull’edilizia ha diversamente ordinato il titolo IV della parte I, dedicato alla vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia, alla responsabilità e alle sanzioni, accorpando nel capo I solo le norme relative alla "vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia e responsabilità", e inserendo nel capo II le norme sulle "sanzioni", sia amministrative che penali. In sostanza il titolo IV del testo unico ha lo stesso oggetto del titolo IV della legge 47/1985, ma il capo I contiene solo le norme sulla vigilanza dell'autorità competente e sulla responsabilità dei privati, e non anche quelle sulle sanzioni che erano comprese nel corrispondente capo I della medesima legge 47/1985. Sarebbe quindi stato più corretto che il legislatore del 200 l definisse la responsabilità dei privati con riferimento ai fini e agli effetti delle norme contenute nel "presente titolo" anziché nel "presente capo". Tuttavia, la diversità dell'accorpamento delle norme nei capi del titolo IV non può avere effetto depenalizzante. Infatti, le norme contenute nel capo II del titolo non fanno che stabilire le sanzioni, sia penali che amministrative, a carico dei soggetti individuati come responsabili in base alle norme contenute nel capo I. Per conseguenza, il riferimento al capo I, serve per individuare i soggetti responsabili; ma non esclude che a carico di questi si applichino le sanzioni stabilite nel capo II.
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Urbanistica. Rapporti tra Legge 47-85 e dpr 380-01
Il testo unico sull’edilizia ha diversamente ordinato il titolo IV della parte I, dedicato alla vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia, alla responsabilità e alle sanzioni, accorpando nel capo I solo le norme relative alla "vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia e responsabilità", e inserendo nel capo II le norme sulle "sanzioni", sia amministrative che penali. In sostanza il titolo IV del testo unico ha lo stesso oggetto del titolo IV della legge 47/1985, ma il capo I contiene solo le norme sulla vigilanza dell'autorità competente e sulla responsabilità dei privati, e non anche quelle sulle sanzioni che erano comprese nel corrispondente capo I della medesima legge 47/1985. Sarebbe quindi stato più corretto che il legislatore del 200 l definisse la responsabilità dei privati con riferimento ai fini e agli effetti delle norme contenute nel "presente titolo" anziché nel "presente capo". Tuttavia, la diversità dell'accorpamento delle norme nei capi del titolo IV non può avere effetto depenalizzante. Infatti, le norme contenute nel capo II del titolo non fanno che stabilire le sanzioni, sia penali che amministrative, a carico dei soggetti individuati come responsabili in base alle norme contenute nel capo I. Per conseguenza, il riferimento al capo I, serve per individuare i soggetti responsabili; ma non esclude che a carico di questi si applichino le sanzioni stabilite nel capo II.