Cass. Sez. III n. 35390 del 30 settembre 2010 (Cc. 14 lug. 2010)
Pres. Altieri Est. Fiale Ric. Ravanelli
Urbanistica. Restauro e risanamento conservativo presupposti

L’intervento di restauro e risanamento conservativo presuppone, dunque, l’esistenza nel suo complesso di un organismo edilizio sul quale intervenire, proprio perché è finalizzato al recupero degli immobili nella loro attuale consistenza e nell’ambito degli spazi concretamente identificabili. Qualora nel corso del! ‘esecuzione dei lavori le strutture portanti del manufatto vengano meno anche per un fatto accidentale ed involontario quale un improvviso crollo, la loro riedificazione non può più dirsi rientrante nel concetto di restauro o di risanamento conservativo, giacché le opere edilizie in concreto eseguite (già il gettito delle nuove fondazioni in calcestruzzo), determinano la realizzazione di un edificio radicalmente e qualitativamente diverso dal precedente.
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