Lexambiente
LEXAMBIENTE Rivista giuridica a cura di Luca Ramacci - ISSN 2499-3174
  • Home
  • Materie
    • Acque
    • Alimenti
    • Ambiente in genere
    • Aria
    • Beni Ambientali
    • Beni Culturali
    • Caccia e Animali
    • Danno Ambientale
    • Ecodelitti
    • Elettrosmog
    • Modificazioni Genetiche
    • Nucleare
    • Polizia Giudiziaria
    • Protezione Civile
    • Rifiuti
    • Rumore
    • Sostanze Pericolose
    • Sviluppo Sostenibile
    • Tutela Consumatori
    • Urbanistica
  • Forum
  • Cerca
  • Info

Telegram

Puoi seguire Lexambiente anche su Telegram cliccando QUI

Nelle pagine interne...

  • Sostanze Pericolose.Biocidi
  • Rifiuti.I trattamenti delle terre da scavo
  • Rifiuti.Questione di legittimità costituzionale
  • Aria. Quote CO2
  • Ambiente in genere.Procedimento di bonifica e garanzie finanziarie
  • Elettrosmog.S.R.B. il potere autorizzatorio dell’ente locale investe l’impianto nelle sue componenti strutturali ma non coinvolge l’attività di telecomunicazione ex art. 25 del d.lgs. n. 259/2003
  • Caccia e animali.Addestramento cani da caccia
  • Rifiuti. Trasporto e sistema ADR
  • Acque. Scarico occasionale
  • Rifiuti. Autorizzazioni
  • Beni Culturali. Imposizione vincolo ed eccesso di potere
  • Ambiente in genere. Bilancio ambientale
  • Beni culturali. Degrado monumenti e responsabilità enti pubblici
  • Questioni controverse nelle contravvenzioni ambientali: natura, consumazione, permanenza, prescrizione
  • Acque.Gestione delle risorse idriche e del servizio idrico integrato
  • Rifiuti.Criteri localizzativi regionali degli impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti in prossimità di un'opera di captazione delle acque destinate al consumo umano
  • Urbanistica.Reati edilizi e responsabilità del coniuge per il fatto materialmente commesso dall’altro
  • Beni Ambientali. Delitto paesaggistico
  • Danno Ambientale. Legittimazione associazioni
  • Caccia e animali.Interventi per il contenimento della presenza della fauna selvatica nei territori preclusi all'esercizio della attività venatoria

Richiesta sentenze e leggi

Se non hai trovato nella sezione "Cerca nel sito" un testo di legge o una sentenza scrivi a Lexambiente.
Lo riceverai gratuitamente via posta elettronica.
Quanto da te richiesto verrà poi inserito nell'archivio a disposizione di tutti gli utenti.

Leggi le istruzioni qui

Chi è online

Abbiamo 2017 ospiti online

Statistiche

  • Amministratore online 1
  • Articoli 18265
  • Visite agli articoli 124726485
  1. Sei qui:  
  2. Home
  3. Materie

Acque.Acque meteoriche da dilavamento  

Dettagli
Categoria principale: Acque
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 22 Ottobre 2025
Visite: 1161

Cass. Sez. III n. 33646 del 13 ottobre 2025 (CC 25 set 2025)
Pres. Ramacci Rel. Giorgianni Ric. Bernieri
Acque.Acque meteoriche da dilavamento  

Le acque meteoriche da dilavamento sono, infatti, costituite dalle sole acque piovane che, cadendo al suolo, non subiscono contaminazioni con sostanze o materiali inquinanti, poiché, altrimenti, esse vanno qualificate come reflui industriali ex art. 74, comma 1, lett. h), d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152

Leggi tutto: Acque.Acque meteoriche da dilavamento  

Urbanistica.Opere aventi carattere precario

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 22 Ottobre 2025
Visite: 997

Consiglio di Stato Sez. II n. 7589 del 29 settembre 2025
Urbanistica.Opere aventi carattere precario

Le opere aventi carattere precario devono essere funzionali a soddisfare una esigenza temporanea destinata a cessare nel tempo, entro cui si realizza l'interesse finale che la medesima era destinata a realizzare; di conseguenza la natura precaria dell'opera non può essere desunta dalla temporaneità della destinazione assegnatagli dal costruttore, ma rileva la sua oggettiva idoneità a soddisfare un bisogno non provvisorio. Il carattere precario di un manufatto deve essere valutato non con riferimento al tipo di materiali utilizzati per la sua realizzazione, ma avendo riguardo all'uso cui lo stesso è destinato, nel senso che, se le opere sono dirette al soddisfacimento di esigenze stabili e permanenti, deve escludersi la natura precaria dell'opera, a prescindere dai materiali utilizzati e dalla tecnica costruttiva applicata. Quindi sono irrilevanti le caratteristiche costruttive, i materiali impiegati e l’agevole amovibilità, e l’opera deve essere destinata ad una sollecita eliminazione alla cessazione dell’uso. Inoltre, la precarietà non va, peraltro, confusa con la stagionalità, vale a dire con l'utilizzo annualmente ricorrente della struttura, poiché un utilizzo siffatto non esclude la destinazione del manufatto al soddisfacimento di esigenze non eccezionali e contingenti, ma permanenti nel tempo. In sostanza, la precarietà dell'opera, che esonera dall'obbligo del possesso del permesso di costruire, postula, infatti, un uso specifico ma temporalmente limitato del bene, con la conseguenza che rientrano nella nozione giuridica di costruzione, per la quale occorre un idoneo titolo edilizio, tutti quei manufatti che, anche se non necessariamente infissi nel suolo, o pur semplicemente aderenti a questo, alterino lo stato dei luoghi in modo stabile, non irrilevante e non meramente occasionale. Da siffatti rilievi consegue che deve essere ribadito il principio, in più occasioni enunciato dalla giurisprudenza di settore che gli artt. 3 e 10 del d.P.R. n. 380 del 2001 escludono il rilascio del permesso di costruire solo ed esclusivamente per gli interventi edilizi caratterizzati dalla contingenza e precarietà

Leggi tutto: Urbanistica.Opere aventi carattere precario

Urbanistica.Elemento soggettivo dei reati edilizi

Dettagli
Categoria principale: Urbanistica
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 21 Ottobre 2025
Visite: 891

Cass. Sez. III n. 33790 del 15 ottobre 2025 (UP 10 lug 2025)
Pres. Ramacci Rel. Andronio Ric. Mancini
Urbanistica.Elemento soggettivo dei reati edilizi

In materia urbanistica, il dolo o la colpa sono integrati dall'esecuzione cosciente dell'opera in violazione delle norme edilizie, e non occorre un intento fraudolento né una specifica consapevolezza dell'illiceità, essendo sufficiente la consapevolezza di compiere l'atto materiale costitutivo del reato, ossia l'abuso edilizio

Leggi tutto: Urbanistica.Elemento soggettivo dei reati edilizi

Rifiuti. Impianti di trattamento ed impatto ambientale

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Consiglio di Stato
Pubblicato: 21 Ottobre 2025
Visite: 876

Consiglio di Stato Sez. IV n. 7789 del 6 ottobre 2025
Rifiuti. Impianti di trattamento ed impatto ambientale

Dal confronto, in termini di impatto ambientale, tra il funzionamento di una piattaforma di trattamento aerobico (solo compostaggio) e di una piattaforma di trattamento anaerobico-aerobico (produzione di una fonte energetica e compostaggio) emerge che quest’ultima comporta un impatto molto minore sotto il profilo odorigeno. Infatti, il compostaggio aerobico consiste in un processo di degradazione della sostanza organica condotto in presenza di ossigeno che si realizza in capannoni chiusi dai quali è necessario estrarre l’aria, carica di composti odorigeni, da avviare al trattamento delle arie esauste. Le arie maleodoranti derivanti dal trattamento risultano dunque “cariche” di composti odorigeni in quanto il processo di degradazione avviene tutto in un’unica fase. La digestione anaerobica è, al contrario, un processo di degradazione della sostanza organica condotto in assenza di ossigeno, il quale si realizza quindi in reattori chiusi (digestori) e porta alla trasformazione del materiale biodegradabile in biogas e digestato. Avendo già subito una fase di degradazione biologica, il digestato presenta un minore impatto odorigeno. Pertanto, la successiva fase aerobica presenta un impatto minore in quanto effettuata in presenza di una matrice (digestato) che ha già subito rilevanti processi di degradazione.

Leggi tutto: Rifiuti. Impianti di trattamento ed impatto ambientale

Rifiuti.La gestione dei rifiuti in uscita dagli impianti di trattamento alla luce degli interpelli del MASE 

Dettagli
Categoria principale: Rifiuti
Categoria: Dottrina
Pubblicato: 21 Ottobre 2025
Visite: 1314

La gestione dei rifiuti in uscita dagli impianti di trattamento alla luce degli interpelli del MASE 

di Oreste PATRONE

Leggi tutto: Rifiuti.La gestione dei rifiuti in uscita dagli impianti di trattamento alla luce degli interpelli...

Acque.Prova del reato di inquinamento idrico

Dettagli
Categoria principale: Acque
Categoria: Cassazione Penale
Pubblicato: 20 Ottobre 2025
Visite: 1065

Cass. Sez. III n. 33651 del 13 ottobre 2025 (UP 24 set 2025)
Pres. Ramacci Rel. Scarcella Ric. Brancaccio
Acque.Prova del reato di inquinamento idrico

La prova del reato di cui all'art. 137, comma 5, TUA (già art. 21, terzo comma, legge 10 maggio 1976 n.319), non esige che il superamento dei limiti tabellari di accettabilità degli scarichi sia raggiunta esclusivamente attraverso i risultati delle analisi, potendo tale superamento essere dimostrato con ogni mezzo di prova ed anche con l'applicazione di nozioni di comune esperienza. In tale ultimo caso, però, si dovranno riscontrare determinati presupposti, fra i quali quello della natura dello scarico, individuata in base alle sostanze che lo compongono e quello delle modalità di scarico, in quanto non sottoposto a preventiva depurazione ed eseguito in modo incontrollato nell'ambiente. Ne consegue che le prove del reato diverse dalle analisi devono comunque essere tali da garantire un livello di certezza sostanzialmente pari a quello delle analisi stesse, tale cioè da renderne superflua la mancanza, a qualunque causa sia dovuta.

Leggi tutto: Acque.Prova del reato di inquinamento idrico

  • Rifiuti.Rinnovo autorizzazione e normativa sopravvenuta
  • Rifiuti.Conferimenti irregolari
  • Rifiuti.Impianto per la gestione di rifiuti e AIA
  • Urbanistica.Lottizzazione e nozione di terzi estranei al reato ai fini della confisca
  • Caccia e animali.Aree contigue alle aree naturali protette
  • Ecodelitti.Attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti e abusività della condotta
  • Urbanistica.La riforma urbanistica regionale: l'impatto cogente del r.r. n. 3/2025. certezza dei termini e incentivi per il consumo di suolo zero
  • Urbanistica.Diritto di sopraelevazione e cessione di cubatura
  • Rumore.Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone
  • Urbanistica.Contributi consortili per le opere infrastrutturali in aree di sviluppo industriale

Pagina 17 di 696

  • 12
  • 13
  • 14
  • 15
  • 16
  • 17
  • 18
  • 19
  • 20
  • 21

Newsletter di lexambiente.it

Per ricevere periodicamente notizia degli aggiornamenti del sito puoi iscriverti alla newsletter di Lexambiente che viene di regola inviata con cadenza settimanale.
E' una newsletter dinamica contenente gli ultimi articoli inseriti e viene inviata in formato HTML con link cliccabili che portano direttamente all'articolo selezionato.

ISCRIVITI

Informazioni QUI

XVI edizione- 2025. Informazioni QUI

Ansa - Top News

  • Gualtieri, dal 1 febbraio a Fontana di Trevi ticket di 2 euro per i turisti
  • L'Ue punta a firmare l'accordo con il Mercosur il 12 gennaio
  • Borsa: l'Europa sale con Wall Street in rialzo
  • Nasce Francesissimo, festival su letteratura francese ospita Sansal
  • Schlein, Meloni faceva la spavalda ma ieri notte si è rotta la maggioranza
  • Bankitalia, conferma stime Pil 2025-2026, +0,6%
  • Putin, 'se Kiev fa le elezioni potremmo fermare i raid durante il voto'
  • Borghi (Lega), compromesso su decreto Ucraina, si lavora a discontinuità
  • Crosetto 'siamo nella fase peggiore dalla Seconda guerra mondiale'
  • L'opposizione della Lega, per il governo notte di tensione sulla manovra

European Union Forum of Judges for the Environment
 

European Network of Prosecutors for the Environment

 

 


Licenza Creative Commons
                                                           I documenti pubblicati sono utilizzabili per fini non commerciali o di lucro citando la fonte: www.lexambiente.it