Porvincia di Firenze
NUCLEO POLIZIA GIUDIZIARIA
U.O. Antiveleni e Coord. Vigilanza Volontaria

Relazione annuale avvelenamento e maltrattamento di animali selvatici e domestici anno 2007 nella Provincia di Firenze
NUCLEO POLIZIA GIUDIZIARIA
U.O. Antiveleni e Coord. Vigilanza Volontaria
                                                                                                                                             
 
 

Relazione annuale avvelenamento e maltrattamento di animali selvatici e domestici anno 2007 nella Provincia di Firenze

 
 
Introduzione
 

E’ significativo l’impegno intrapreso dell’Amministrazione Provinciale di Firenze nel continuare con estrema assiduità a contrastare il fenomeno doloso dell’avvelenamento degli animali nonché nel propagare le iniziative atte all’informazione dei cittadini per prevenire questi eventi criminosi.

 

La Regione Toscana, in accordo con i Servizi Veterinari della A.S.L. 10 di Firenze e con la Provincia di Firenze, ha organizzato una serie di incontri formativi nei vari comuni della Provincia al fine di informare i cittadini sul fenomeno presente sul loro territorio, distribuendo opuscoli sulla prevenzione e sulle norme comportamentali nel caso di eventi a danno di animali.

 

La formazione professionale

La formazione del personale, grazie al contributo della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, è stata incrementata coinvolgendo le Polizie Municipali presenti sul territorio, istruendo gli operatori del settore con corsi di formazione finalizzati al riconoscimento delle varie tipologie di esche avvelenate, ai primi atti di accertamento, nonché al monitoraggio delle aree teatro di uccisione di animali.

 

Poiché l’esperienza maturata dalla Provincia di Firenze che ha prodotto risultati, sia a livello investigativo che tecnico-scientifico di indiscutibile interesse nazionale, siamo stati contattati dall’Amministrazione Provinciale di Roma e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, per la docenza di corsi di formazione professionale, unitamente al Responsabile del Dipartimento Igiene Pubblica Veterinaria della ASL 10 di Firenze e al Ricercatore dell’Istituto Zooprofilattico della Toscana e del Lazio, per operatori di Polizia Provinciale e Municipale, Guardia Parco, Guardie Volontarie delle Associazioni Venatorie e Ambientaliste i tecnici, medici veterinari e operatori delle Forze dell’Ordine della Provincia di Roma come il Corpo Forestale dello Stato, i Carabinieri del NOE. 

 

La formazione è continuata con specifiche tematiche anche per il personale della Vigilanza Volontaria antiveleni afferente al Nucleo di P.G. della Polizia Provinciale di Firenze, con la loro riqualificazione nel settore ambientale, ottenendo con appositi esami l’attribuzione di Guardia Ambientale Volontaria – G.A.V. –

 

Nel corrente anno si è verificato un importante aumento della percezione del problema; molto è stato fatto, per questo preme ringraziare i miei collaboratori del Nucleo di P.G. per la minuziosa attenzione prestata nelle delicate fasi d’indagine, nonchè i coadiutori del Gruppo Antiveleni del Coordinamento Provinciale Vigilanza Volontaria delle Associazioni libera caccia – unione nazionale enalcaccia – federazione italiana della caccia –   w.w.f. - ente produttori selvaggina -Nucleo Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali di Firenze, per l’attiva collaborazione, nonché i Comandi Stazione dei Carabinieri, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia Municipale dei vari comuni della Provincia, che hanno proceduto di comune accordo con questo Comando nello svolgere gli accertamenti sul fenomeno dei bocconi avvelenati.

 

La realtà del fenomeno nell’anno 2007

 

Si riscontra una notevole diminuzione del fenomeno dei bocconi avvelenati, dovuta sia all’attività preventiva consistente nella effettiva presenza sul territorio del personale di Vigilanza Volontario, che all’attività repressiva svolta dal personale di P.G. del Corpo di Polizia Provinciale.

Molti interventi effettuati dai volontari della vigilanza, coordinati dal personale di Polizia Provinciale, sono consisiti nel controllo e nel monitoraggio del territorio, in particolare tramite l’organizzazione di servizi diurni e notturni nelle zone interessate al fenomeno.

I risultati dell’attività preventiva e repressiva sono stati notevoli: il numero delle segnalazioni ricevute, che complessivamente nell’anno 2006 era di circa 250, nel 2007 è sceso a 180 e di queste segnalazioni più del 15% si è rivelato estraneo al fenomeno degli avvelenamenti.

 

ALLE AUTORITA’ TECNICHE ISTITUZIONALI

 

Un doveroso ringraziamento al personale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per Lazio e la Toscana per la particolare competenza negli accertamenti svolti, per il sollecito invio dei risultati degli accertamenti e per le precise relazioni svolte in qualità di consulenti tecnici del Pubblico Ministero e della Polizia Giudiziaria.

 
ALLE AUTORITA’ POLITICHE
 

Come accennato in premessa, l’Amministrazione Provinciale di Firenze, ha impegnato risorse umane e finanziarie finalizzate sia al contrasto del fenomeno degli avvelenamenti nel territorio di competenza, che alla formazione del personale con tecniche scientifiche investigative.

 
La gestione territoriale
 

Le Amministrazioni Comunali interessate agli eventi, per carenza di tempestive indicazioni da parte dei medici veterinari al comune di competenza, spesso non riescono a circoscrivere il fenomeno delittuoso e ad informare tempestivamente i cittadini delle circostanze verificatesi nel loro territorio.

 

L’attuale normativa, in particolare l’art. 5 della LRT n. 39/01, non è sufficiente per permettere un adeguato intervento di bonifica delle aree colpite dal fenomeno delle esche avvelenate, in quanto le modalità di applicazione della normativa ritardano moltissimo le attività stesse di bonifica; a tale problema si associa la difficoltà di operare su svariate tipologie di territorio quali aree boschive, agricole, parchi e giardini pubblici, sponde fluviali ecc. con notevole difficoltà nel rinvenire le eventuali esche.

 

L’importanza di una corretta attività di controllo e monitoraggio del territorio è sicuramente finalizzata ad avvisare tempestivamente la popolazione dei fatti avvenuti, predisponendo nelle aree colpite da esche avvelenate, un’adeguata tabellazione con cartelli di avviso del pericolo, in modo di prevenire ulteriori eventi dolosi,

L’effetto delle segnalazioni mediante cartellazione delle aree oggetto degli eventi criminosi sono stati già sperimentate con risultati soddisfacenti in altre province.

 
 
 
 
 
 

ATTIVITA’ DEL NUCLEO DI POLIZIA GIUDIZIARIA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE NELL’ANNO ANNO 2007

 

Questo Nucleo di P.G., oltre alla normale attività d’indagine svolta sull’intero territorio provinciale si è occupato anche del ritiro dei reperti presso gli ambulatori veterinari e della loro consegna all’Istituto Zooprofilattico della Toscana e Lazio per i dovuti accertamenti.

 

SEGNALAZIONI PERVENUTE NELL’ANNO 2007 E RIFERIMENTI AGLI ANNI PRECEDENTI

 
ANNO
SEGNALAZIONI
INDAGATI
 
2004
n° 207
n° 15
2005
n° 251
n° 15 
2006
n° 221
n° 11 
2007
    n° 152 + 28 archiviate
n° 10
 
PERSONALE IMPEGNATO
 

q       Ufficiale addetto al Nucleo -     N° 1

q       Agenti addetti al Nucleo   -       N°  

Ufficiali e Agenti del Corpo, in supporto per particolari operazioni di perquisizione

Agenti Volontari del Gruppo Operativo Antiveleni -       n° 9

Agenti dell’Ente Nazionale Protezione Animali di Firenze – Nucleo Guardie Zoofile.

 

TOTALE DEGLI ANIMALI CHE HANNO ASSUNTO ESCHE AVVELENATE 

                                                          
ANIMALI
COMPARAZIONE CON
L’ ANNO 2006
Nr. animali avvelenati
ANNO 2007
CANI
126
n°    111
GATTI
40
n°     38   
VOLPI
15   
n°     04
AQUILA
01
-------     
TASSO
01
n°   01            
FALCO
02
-------   
ALLOCCO
01
 -------        
CINGHIALE
01
-------             
PICCIONI
90
n° 12
LUPO
01
n°   03  
LEPRE
-----
n° 150       
CAPRIOLO
------
n° 01        
MAIALI
06
----------
POLLI
10
 --------          
Totale
N°   294
N° 320     
           
 
ANIMALI - UCCISI - DA ESCHE AVVELENATE 2007
 
CANI
N°     62
GATTI
N°     32
VOLPI
N°     04
LUPI
N°     03
CAPRIOLO

 N°     01

LEPRI

 N°     150

TASSO

 N°     01

PICCIONI
N°    12

                            Totale      

    262
 

ANIMALI - UCCISI -   DA MALTRATTAMENTO 2007

 
CANI
N°     05
GATTI
N°     09
TASSO
N°     01
CINGHIALE
N°     01
ISTRICI
N°     02
TOTALE
                  N° 18
 
ATTIVITA’ D’INDAGINE di altri CORPI pervenute a questo NUCLEO
 
COMUNICAZIONI NOTIZIA REATO G.Z. ENPA – C.C. – CFS.
21
QUERELE E/O DENUNCIA ORALE
12
RAPPORTI DI SERVIZIO G.Z. - ENPA
36
RAPPORTI SERVIZIO ALTRI ENTI
11
SOPRALLUOGHI E ACCERTAMENTI URGENTI
12
 

Attività di indagine del Nucleo di p.G. della Polizia Provinciale

Unitamente,per quanto di loro competenza, al personale volontario del g.O.a.

e guardie zoofiledell ’ e.n.p.a. firenze   

 

PERSONE   INDAGATE

10

PERQUISIZIONI DOMICILIARI EFFETTUATE

10

DENUNCIE/QUERELE RICEVUTE

32
Comunicazione NOTIZIE DI REATO
106
Annotazioni di P.G.
16

VERBALI DI SEQUESTRO

07

ACQUISIZIONE SOMMARIE INFORMAZIONI

186
SOPRALLUOGHI
159
RELAZIONI
205
REPERTI ACQUISITI
87

ATTI ACQUISITI

42

SANZIONI AMM.VE ELEVATE (LRT. N° 39/01) REG.CEE 1774/02

05

SANZIONI AMM.VE ELEVATE (LRT. N° 3 / 94)

15

RICHIESTA ANALISI TOSSICOLOGICHE

90

ANALISI TOSS. EFFETTUATE UNIV. PISA

01

ANALISI TOSS. EFFETTUATE IST. ZOOPROF.

131

PERIZIE TECNICHE

08
SCHEDE VETERINARIE RICEVUTE
142

NOMINA AUSILIARI DI P.G.

08
VERBALI DI POLIZIA GIUDIZIARIA VARI
64
ESCHE RECUPERATE
40
 

SEQUESTRI   PENALI   effettuati   dal NUCLEO di P.G. della POLIZIA PROVINCIALE NEL CORSO DELLE PERQUISIZIONI

 
TIPOLOGIE DI VELENI
27

FUCILI E PISTOLA ( e parti di armi)

n° 
10

CARTUCCE E PALLOTTOLE VARIO CALIBRO

n°      
5.251
PELLI E TROFEI DI ANIMALI CONCIATE
n°   
 06

ANIMALI TASSIDERMIZZATI

n°   
67
TAGLIOLE
54
 LACCI
202
 TRAPPOLE
25
FAGIANI VIVI
59

ESCHE AVVELENATE   RINVENUTE IN ABITAZ.

02
 
TIPOLOGIE   DI VELENO ACCERTATO SUGLI ANIMALI VITTIME DI AVVELENAMENTI - nonché SULLE ESCHE   RINVENUTE
STRICNINA
10
METALDEIDE
07

ANTICOAGULANTI

05

FOSFURO DI ZINCO

25
ENDOSULFAN
17
COUMATETRALIL
07
BRODIFACOUM
10
DIFENACOUM
15
CRIMIDINA
07
ALTRI VELENI
11
 
 
SEGNALAZIONI DI AVVELENAMENTI PER TERRITORIO COMUNALE
 
           
 
ANNO 2004
ANNO 2005
ANNO 2006
ANNO 2007
 
 
 
BAGNO A RIPOLI
n.
3
n.
12
 
2
n.
 8
 
BARBERINO DEL MUGELLO
n.
13
n.
8
 
5
n.
 14
 
BARBERINO VAL D’ELSA
n.
--
n.
3
 
7
n.
 3
 
BORGO SAN LORENZO
n.
2
n.
1
 
3
n.
 1
 
CALENZANO
n.
4
n.
9
 
6
n.
 5
 
CAMPI BISENZIO
n.
1
n.
10
 
2
n.
 3
 
CAPRAIA E LIMITE
n.
3
n.
8
 
6
n.
0
 
CASTELFIORENTINO
n.
6
n.
9
 
5
n.
 4
 
CERTALDO
n.
6
n.
3
 
3
n.
 2
 
CERRETO GUIDI
n.
--
n.
1
 
---
n.
 1
 
DICOMANO
n.
3
n.
5
 
6
n.
 2
 
EMPOLI
n.
6
n.
7
 
3
n.
 6
 
FIESOLE
n.
10
n.
9
 
16
n.
 2
 
FIGLINE VAL D’ARNO
n.
7
n.
2
 
3
n.
 3
 
FIRENZE
n.
24
n.
33
 
32
n.
 27
 
FIRENZUOLA
n.
3
n.
3
 
2
n.
 3
 
FUCECCHIO
n.
---
n.
---
 
2
n.
 1
 
GAMBASSI TERME
n.
1
n.
---
 
5
n.
 1
 
GREVE IN CHIANTI
n.
11
n.
10
 
9
n.
 6
 
IMPRUNETA
n.
4
n.
3
 
3
n.
 3
 
INCISA VAL D’ARNO
n.
4
n.
--
 
1
n.
0
 
LASTRA A SIGNA
n.
3
n.
7
 
11
n.
 4
 
LONDA
n.
3
n.
4
 
1
n.
 1
 
MARRADI
n.
3
n.
7
 
12
n.
 1
 
MONTAIONE
n.
5
n.
4
 
---
n.
 6
 
MONTELUPO FIOR. NO
n.
1
n.
1
 
6
n.
 1
 
MONTESPERTOLI
n.
9
n.
5
 
10
n.
 8
 
PALAZUOLO SUL SENIO
n.
2
n.
5
 
---
n.
 1
 
PELAGO
n.
4
n.
2
 
1
n.
 2
 
PONTASSIEVE
n.
16
n.
7
 
11
n.
 15
 
REGGELLO
n.
11
n.
8
 
8
n.
 8
 
RIGNANO SULL’ARNO
n.
1
n.
10
 
3
n.
 3
 
RUFINA
n.
7
n.
6
 
1
n.
 1
 
SAN CASCIANO V.PESA
n.
6
n.
7
 
4
n.
 4
 
SAN GODENZO
n.
3
n.
2
 
3
n.
 2
 
SAN PIERO A SIEVE
n.
---
n.
---
 
1
n.
 2
 
SCANDICCI
n.
6
n.
12
 
3
n.
 8
 
SCARPERIA
n.
--
n.
--
 
2
n.
 1
 
SESTO FIORENTINO
n.
2
n.
6
 
5
n.
 5
 
SIGNA
n.
2
n.
---
 
2
n.
 3
 
TAVARNELLE V. DI PESA
n.
4
n.
2
 
.---
n.
 3
 
VAGLIA
n.
6
n.
1
 
6
n.
 1
 
VICCHIO DI MUGELLO
n.
4
n.
5
 
3
n.
 3
 
VINCI
n.
2
n.
3
 
5
n.
1
 
TOTALE

          207          

n°          246
n.       219

 n.         179
















 

Di quanto evidenziato si è proceduto ad effettuare analisi grafica dei fenomeni criminosi avvenuti nei vari mesi dell’anno, al fine di verificare l’incidenza delle attività illecite perpetrate ai danni degli animali nel corso dell’anno.

 
 
 

ANALISI DEL FENOMENO CRIMINOSO NEI VARI MESI DELL’ANNO

 
 

Note: i grafici sotto indicati, sono riferiti alle segnalazioni effettivamente riscontrate nei casi di avvelenamento, escludendo quelli archiviati.

 

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////////oo0oo////////
 
 
 
 
 
 
Per concludere
 

Nel contesto delle operazioni più evidenti di polizia giudiziaria si rende noto alcune più significative attività effettuate nel corso dell’anno 2007 a seguito descritte :

 
 
 
TRIBUNALE DI PONTASSIEVE
IL GIUDICE CONDANNA UN AVVELENATORE DI CANI
 
  

Si è concluso lunedì 11 febbraio l’Udienza dibattimentale presso il Tribunale di Firenze, Sezione distaccata di Pontassieve a carico di R. S. con la condanna a due mesi di reclusione e 20 giorni di arresto, ritenuto responsabile dell’uccisione di un cane meticcio di proprietà di un vicino.

 

L’indagine iniziata nel luglio del 2005 quando nella prime ore del mattino nel comune di Barberino di Mugello, la persona offesa dall’atto criminoso, ritrovò il proprio cane in agonia con crisi da evidente avvelenamento. La corsa verso la più vicina Clinica Veterinaria risultava inutile, l’animale decedeva tra gravi sofferenze. Il cane venne sottoposto ad autopsia e gli organi furono inviati all’ Università di Pisa Dipartimento Tossicologia Veterinaria per le analisi tossicologiche.

 

Le attività di polizia svolte dallo speciale Nucleo di P.G. Antiveleni della Polizia Provinciale, portarono in evidenza una situazione di conflittualità tra la persona offesa e un vicino di terreno, infatti è emerso nel processo che già altre volte il R.S. aveva tentato di uccidere i cani mediante lacci di acciaio e per ben due volte il proprietario era riuscito a salvarli.

 

Il cerchio fu stretto sulle basi delle informazioni acquisite e dalle evidenti attività di bracconaggio che la persona aveva perpetrato a danno della fauna selvatica nel comune di Calenzano anche poco tempo prima del fatto doloso, per la quale fu imposto dal Tribunale di Prato a misure restrittive cautelari.

 

Il Pubblico Ministero Dr. Massimo Bonfiglio della Procura della Repubblica di Firenze, dispose la perquisizione domiciliare e locale del R.S. , durante la quale fu rinvenuto 289 munizioni per armi da caccia di vario calibro che non potevano essere da lui detenute per un provvedimento del Prefetto di Firenze, inoltre 10 lacci in filo d’acciaio per la cattura di animali (cinghiali, caprioli, cani, gatti, ecc.) materiale non detenibile, nonché numerose tipologie di veleni, esche ratticide, e reperti per confezionare esche, (colli di pollo, frattaglie di carne, salsiccia, e grasso di maiale).

 

I reperti sequestrati furono analizzati presso il Dipartimento di Tossicologia Forense dell’Ospedale di Careggi, dove le analisi effettuate dal Prof. Francesco Mari, portarono alla prova inconfutabile di un veleno intriso nel grasso di maiale, la stessa sostanza tossica rinvenuta nelle analisi tossicologiche effettuate sul cane presso l’Università di Pisa Dipartimento Tossicologia Veterinaria, con i principi attivi del “ Bromadiolone” sostanza ad effetto anticoagulante.

 

Il Giudice Monocratico del Tribunale di Firenze presso la Sezione distaccata di Pontassieve, ha confermato la tesi accusatoria del P.M. e ritenuto la responsabilità dei reati contestati e procedeva alla formulazione della condanna.

 
 
 
 
 
 
 
OPERAZIONE VOLPE BIANCA
 

Le attività di bracconaggio a mezzo di esche avvelenate è la realtà che ancora oggi sussiste nel nostro territorio, nell’operazione di Polizia Giudiziaria condotta e coordinata dal Procuratore delle Repubblica di Firenze Dr. Pietro Suchan, la Polizia Provinciale ha svolto minuziose indagini, con l’ausilio dello specifico Gruppo Antiveleni del Coordinamento Provinciale delle Guardie Venatorie Volontarie.

 

L’operazione scaturisce dalla morte di un cane da tartufi che aveva ingerito un boccone avvelenato (collo di pollo) all’interno della Azienda Faunistico Venatoria Coiano nel mese di marzo del 2007. Il proprietario ha sporto querela contro ignoti per i danni apportati dalla morte del cane. Inoltre si sono susseguiti altri casi di avvelenamento di animali sempre nella stessa area dell’A.F.V. per le quali sono scaturite le indagini di p.g.

 

Le attività di monitoraggio, gli appostamenti, i pedinamenti, i controlli incrociati che si sono protratti per mesi, hanno permesso agli investigatori di acquisire una serie di elementi importanti per procedere ad una forma coercitiva di acquisizione delle prove.

 

La Procura della Repubblica ha disposto la perquisizione domiciliare e locale di alcune persone che hanno la disponibilità di locali, annessi agricoli, e luoghi, posti all’interno della Azienda Faunistico Venatoria “ Coiano” nel comune di Castelfiorentino, al fine di ricercare veleni compatibili con l’avvelenamento degli animali oggetto di atti criminali.

 

L’operazione ha impegnato 20 agenti, tra effettivi e ausiliari di P.G. del Gruppo Antibracconaggio del Coordinamento delle Guardie Venatorie Volontarie.

 

Nel corso delle numerose perquisizioni effettuate all’interno della A.F.V. e sul territorio circostante, hanno permesso agli investigatori di sequestrare un’ingente quantità di veleni, presumibilmente compatibili con quelli usati per l’uccisione di animali domestici, inoltre è stato scoperto un vero arsenale di armi e munizioni non denunciate.

Le operazioni procedevano oltre, all’interno della zona oggetto delle indagini venivano sequestrati numerosi “lacci” in filo d’acciaio, trovati tesi sui viottoli di passaggio degli animali selvatici, trappole per la cattura di animali predatori tese e innescate con mangime, trappole per la cattura di cinghiali tese per la cattura.

 

Nel complesso l’operazione ha permesso di sequestrare :

 
  • 4 FUCILI (non denunciati)
  • 1 COLTELLO A SERRAMANICO
  • 2 CARICATORI PER CARABINA 30/06
  • 2.333 MUNIZIONI DI VARIO CALIBRO ( pistola, fucile vari calibri, carabina)
  • 66 lacci, in acciaio abilmente costruiti e alcuni tesi sul luogo, per la cattura di animali;
  • 42 TAGLIOLE A SCATTO, di cui 1 per mammiferi e altre per uccelli
  • 9 TRAPPOLE di cui tre tese, per la cattura di animali selvatici
  • 4 TROFEI DI DAINO (tassidermizzati)
  • 1 TROFEO DI CERVO (tassidermizzato)
  • 55 ESEMPLARI DI FAUNA SELVATICA, RAPACI, UCCELLI, MAMMIFERI, tutti tassidermizzati, senza autorizzazione per la detenzione .
 
 
VELENI

§          2 INVOLUCRI DI PRODOTTI IN POLVERE DA IDENTIFICARE

§          VARI PRODOTTI   FITOFARMACI IN POLVERE

§         1 FLACONE DI POLVERE PRESUMIBILMENTE STICNINA

§         2 CONFEZIONI DI “ ENDOSULFAN”

§         PRODOTTI FITOSANITARI    da analizzare

 

Le attività di indagine proseguono al fine di verificare tutti gli elementi che possono essere ritenuti utili ai fini delle indagini.

 
OPERAZIONE   SELVA NERA
 

Era diventato un’incubo per i residenti di un paese posto tra le colline di Firenze ed il Mugello, la sparizione di cani e gatti di proprietà era una consuetudine che si dilungava ormai da un’anno all’interno di una nota Azienda Faunistico Venatoria dell’area Metropolitana di Firenze.

Gli uomini del Dr. Roberto Galeotti, coordinati dall’Isp. Capo Alessandro Quercioli del Nucleo di P.G. coadiuvati dal personale del Coordinamento della Vigilanza Venatoria Volontaria, hanno lavorato per circa un’anno, tra investigazioni, appostamenti, sopralluoghi e pedinamenti.

Nella giornata del 18 aprile, il Procuratore della Repubblica di Firenze che ha diretto le indagini, ha disposto la perquisizione domiciliare e locale a due presunti responsabili dipendenti della struttura faunistica, un guardiacaccia e un’amministratore.

Trentadue gli uomini tra effettivi e Guardie del Coordinamento Provinciale della Vigilanza Venatoria Volontaria, sono stati impegnati per l’intera giornata, ispezionando minuziosamente le aree boscate e le strutture in disponibilità delle persone indagate .

L’esito delle operazioni ha dato dei risultati incredibili, nessuno pensava a un sterminio di fauna selvatica e animali domestici di quel genere.

La mattanza era stata effettuata con mezzi vietati ormai da decine di anni, ovvero con l’ausilio di “ lacci in filo d’acciaio” abilmente predisposti sull’intero territorio dell’area agro-silvo-pastorale dell’Azienda e di “trappole in ferro” attive per la cattura e innescate con le carcasse degli animali catturati .

Gli uomini del Dr. Galeotti si sono trovati di fronte ad un vero sterminio, carcasse ancora integre, pelli di selvaggina, ossa, nella maggior parte di caprioli, daini, cinghiali, istrici, tassi, cani e gatti, erano preparati come cibo attrattivo per tutti i predatori.

Oltre 130 lacci, tutti predisposti sui sentieri di transito degli animali sono stati sequestrati; otto le trappole, tra fisse e mobili, innescate e pronte alla cattura della selvaggina, sono state rinvenute attive sul territorio, anche quelle sono finite nelle mani degli investigatori.

E’ stato rinvenuto una carcassa di un cane di grossa taglia racchiuso in un sacco nero e gettato in un borro, l’animale presumibilmente era rimasto ucciso intrappolato ad un laccio.

L’area estesa e di conformazione prevalentemente boschiva, favoriva i responsabili all’attività di “trappolaggio” permettendo la cattura di ciò che passava da quei punti d’invito.

Oltre all’ingente quantità di materiale sequestrato nel territorio, altro materiale dello stesso tipo è stato trovato nella immediata disponibilità degli indagati, praticamente una vera attrezzatura per costruire i mezzi vietati.

Circa 2.500 munizioni di vario calibro, sono state sequestrate perché detenute senza autorizzazione dell’Autorità di P.S., armi non denunciate sono state acquisite dagli inquirenti per i dovuti accertamenti.

Tutta la copiosa documentazione è al vaglio del Magistrato che dirige le indagini per la valutazione di ulteriori ipotesi di reato

 
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Per quanto sopra si trasmette la presente relazione, unitamente al riassuntivo delle segnalazioni di avvelenamento animali acquisite da questo Nucleo nell'anno 2007 e alla cartografia relativa alla mappatura dei fatti di avvelenamento.

 

Si evidenzia le attività di polizia giudiziaria svolte sul maltrattamento animali previste dalla nuova normativa penale disposta dalla Legge n. 189/04.

 
 

                                                                          L’Ufficiale Responsabile del Nucleo di P.G.

                                                           e del Coord. Provinciale Guardie Venatorie Volontarie 

   - Gruppo Antibracconaggio Antiveleni -
                                                                                   Isp. Capo Alessandro Quercioli