Decreto Legislativo 152-2006: modificata la parte relativa ai rifiuti e
alle acque
da La Nuova Ecologia
Delega, lo smontaggio prosegue
Via libera al secondo decreto che modifica la riforma del codice
ambientale varata dal governo Berlusconi. Pecoraro: «Era
impegno dell'Unione» / Suv, il superbollo avanza
Lo smontaggio della Legge Delega, con cui il governo Berlusconi aveva
riordinato l’intera materia ambientale, prosegue. Stamattina
è arrivato il via libera al secondo decreto legislativo di
modifica che il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha
commentato molto positivamente: «Sono molto soddisfatto,
abbiamo avviato un'azione di manutenzione nei confronti delle parti
più critiche del Codice ambientale rispettando i tempi che
ci eravamo dati ma stiamo già lavorando all'intera riforma
del testo».
Il provvedimento approvato oggi modifica prevalentemente la parte terza
e quarta del Codice, ovvero la disciplina delle acque e dei rifiuti. In
particolare viene eliminata la nozione di sottoprodotto e quella di
materia prima secondaria fin dall'origine, introducendo invece la
nozione di prodotto recuperato. «In sostanza il concetto di
rifiuto diventa più rigoroso – ha aggiunto il
ministro - Ora intendo aprire una nuova fase di confronto con il
Parlamento, al Conferenza Unificata e il mondo imprenditoriale e
associativo».
Il testo del decreto che va alle Camere e alla conferenza
Stato-Regioni: «Era un impegno preso nel programma
dell’Unione - spiega Pecoraro - Permangono delle osservazioni
anche da parte di altri ministeri, in particolare su materie
secondarie. Nel percorso parlamentare ci sarà
facoltà di ascolto anche delle realtà sociali in
modo che, essendo questa una legge delega, si lavori di concerto con il
Parlamento».
12 ottobre 2006