Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
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Il Ministero della Cultura contiene l’impatto paesaggistico su spiaggia e dune di Piscinas (Arbus)
di Stefano DELIPERI
TAR Sicilia (PA) Sez. I n. 1988 del 16 giugno 2022
Ambiente in genere.Procedimento di screening
La peculiarità dell'autonomia del procedimento di screening è che non si conclude mai con un diniego di V.I.A., bensì con un giudizio di necessità di sostanziale approfondimento. In altre parole, il rapporto tra i due procedimenti appare configurabile graficamente in termini di cerchi concentrici caratterizzati da un nucleo comune rappresentato dalla valutazione della progettualità proposta in termini di negativa incidenza sull'ambiente, nel primo caso in via sommaria e, appunto, preliminare, nel secondo in via definitiva, con conseguente formalizzazione del provvedimento di avallo o meno della stessa. La "verifica di assoggettabilità", come positivamente normata, anticipa sostanzialmente la valutazione di impatto, delibandone l'opportunità, sulla base della ritenuta sussistenza prima facie dei relativi presupposti. L’esame della documentazione nella fase di “screening” può non essere esaustivo anche se comunque idoneo ad indirizzare l’amministrazione “prima facie” verso la decisione più opportuna. Sono proprio le caratteristiche della verifica di assoggettabilità che incidono, quindi, sul grado di approfondimento richiesto per l’espletamento del procedimento.
TAR Lazio (RM) Sez. II n. 7771 del 13 giugno 2022
Rifiuti.Autodemolizione e rottamazione
La potestà legislativa esclusiva in materia ambientale comporta la legittimazione del solo legislatore nazionale a definire l’organizzazione delle corrispondenti funzioni amministrative, sicché deve escludersi che le funzioni amministrative, già conferite dallo Stato alla Regione, possano essere da quest’ultima riallocate presso altro ente infraregionale quale il comune, comportando una modifica, mediante un atto legislativo regionale, dell’assetto di competenze inderogabilmente stabilito dalla legge nazionale (fattispecie relativa ad attività di autodemolizione e rottamazione)
Cass. Sez. III n. 23427 del 14 giugno 2022 (UP 29 apr 2022)
Pres. Andreazza Est. Scarcella Ric. Sharov
Urbanistica.Impossibilità sanatoria abuso edilizio in zona vincolata
Essendo la possibilità di una autorizzazione paesaggistica postuma espressamente esclusa dalla legge - ad eccezione dei casi, tassativamente individuati dall'art. 167, commi 4 e 5, relativi agli "abusi minori"- tale preclusione, considerato che l'autorizzazione paesaggistica è presupposto per il rilascio del permesso di costruire, impedisce anche la sanatoria urbanistica ai sensi dell'art. 36 d.P.R. 380/01 e l'eventuale emissione della predetta autorizzazione paesaggistica in spregio a tale esplicito divieto, oltre a non produrre alcun effetto estintivo dei reati, non impedisce neppure l'emissione dell'ordine di rimessione in pristino
Consiglio di Stato Sez. IV n. 4977 del 17 giugno 2022
Urbanistica.Modifca destinazione uso urbanistica ed edilizia
Il mutamento della destinazione d’uso urbanistico comporta necessariamente l’adozione di una variante urbanistica, poiché riguarda un’area (ancora) libera che può essere diversamene disciplinata dal pianificatore comunale in relazione a mutate esigenze di interesse pubblico. Il mutamento di destinazione d’uso edilizio, invece, riguardando un edificio esistente, può comportare (sulla base di apposita previsione normativa di rango primario) il mero passaggio da una categoria funzionale all’altra, in deroga alle prescrizioni degli strumenti urbanistici vigenti, ovvero senza previa variante urbanistica, poiché in tal caso ciò che muta è solo l’uso funzionale di uno specifico, individuato bene immobile per come fino ad allora utilizzato, ciò che consente di evitare il passaggio della variante al p.r.g.
Cass. Sez. III n. 23091 del 14 giugno 2022 (UP 29 apr 2022)
Pres. Andreazza Est. Scarcella Ric. PM in proc. Genta
Rifiuti.Reato di inosservanza delle prescrizioni dell’autorizzazione
Con riferimento al reato di inosservanza delle prescrizioni dell’autorizzazione, il destinatario della prescrizione è, comunque, responsabile anche se adotta misure diverse, ma di efficacia equivalente a quelle imposte dalla P.A. poiché il giudizio sull'offensività della condotta non dipende da ciò che in concreto sia stato realizzato.
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