Concetto di “potenzialità” di un impianto di depurazione biologico
e definizione normale di “abitante equivalente”
di L. Fanizzi (ECOACQUE srl)

Il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (in G.U. 14.4.2006, n. 88 – S.O. n. 96), al primo comma, lettera a), dell’art. 74, definisce abitante equivalente: “il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5), pari a 60 grammi di ossigeno al giorno”.

Tale definizione, è stata inserita, dal legislatore affinché si possa avere un parametro di misura per valutare la potenzialità di un impianto di trattamento biologico di acque reflue. Tale parametro, infatti, consente di paragonare, in termini di carico organico biodegradabile, le varie tipologie di reflui (urbani, industriali e di prima pioggia), con quella di riferimento domestica. Quest’ultima, qualitativamente nota, è quella proveniente dagli insediamenti di tipo residenziale e dai servizi e derivante, prevalentemente, dal metabolismo umano e dalle attività domestiche.

 

La potenzialità di un impianto di depuratore biologico, espressa in “abitanti equivalenti” deve essere stimata, quindi, non considerando la dotazione idrica individuale (funzione variabile del numero di abitanti, anche se attestantesi intorno ad un valor medio comune di circa 200 L/abitante × d-1), ma il mero carico organico biodegradabile individuale, così come sopra definito.

 

Onde meglio esemplificare il summenzionato concetto, si riporta, in appresso, un esempio numerico chiarificatore.

 
Dati:
Cod. ISTAT: 3.01.13;

Classe di attività economica: Industria della trasformazione del latte (caseificio);

Tipologia acque reflue: industriale;

Portata, media diaria, delle acque reflue in trattamento all’impianto di depurazione: 50,0 m3/d;

Concentrazione di BOD5, nelle acque, relative all’attività (espresso come O2): 1.750,0 mgO2/L;

 

Il coefficiente di conversione, per la stima della potenzialità dell’impianto, espressa in Abitanti Equivalenti (c.d. A.E.), in base ai dati di cui sopra, si ottiene mediante la seguente relazione:

 
 
 

A.E. = 50.000,00 L/d x 1,75 gO2/L  @  1.458

60,00 gO2/d
 
 

Tale scarico, pertanto, inteso come carico organico biodegradabile (diverso dal carico idraulico), da trattare nell’impianto biologico (potenzialità impiantistica), asservente la summenzionata attività industriale, equivarrebbe a quello verosimilmente ingenerato, da un insediamento residenziale di 1.458 abitanti.