Rifiuti: punto e a capo (cominciando da qualche parte)
di Sergio BENASSAI
Il problema dei rifiuti naturalmente è tutt’altro che semplice.
Coinvolge politiche, stili di vita, comportamenti, interessi, posti di lavoro, rapporti internazionali, ecc.
Però non è un problema eludibile. E, se non è un problema eludibile, va affrontato.
Proviamo ad affrontarlo da qualche parte: ad esempio, da come classificare i rifiuti.
La classificazione dei rifiuti, come prescrivono le direttive europee, è basata sull’origine dei rifiuti.
Domanda banale: e perché ?
Forse per ragioni statistiche (sapere da dove vengono i rifiuti).
Ma, ai fini della loro gestione, cosa importa da dove vengono ? Il problema è invece stabilire quali sono le loro caratteristiche per scegliere quindi la migliore soluzione per il loro recupero/trasformazione/smaltimento !
Quindi ….
Quindi perché non classificare i rifiuti sulla base delle loro caratteristiche di pericolosità, indipendentemente dalla loro provenienza ?
Obiezione (giusta) : e chi e come classifica i rifiuti ?
Sul chi bisogna distinguere, ed ecco una possibile proposta: i rifiuti urbani (quelli che ognuna/o di noi butta nei cassonetti, differenziati o meno) non li classifichiamo, punto e basta; i rifiuti assimilabili agli urbani (ad esempio: la spazzatura delle strade o, naturalmente secondo me, i rifiuti degli uffici, dei ristoranti, ma anche i rifiuti derivanti dalle attività edilizie, di scavo, ecc.) non li classifichiamo, punto e basta; i rifiuti industriali li classifichiamo in pericolosi e non pericolosi.
E quindi: come classifichiamo i rifiuti industriali in pericolosi e non pericolosi ?
Facendo riferimento alle classi di pericolosità definite nel Regolamento europeo 1272/2008 (CLP).
Pensate che sia un’ipotesi praticabile ?
Se, per caso, lo fosse, bisognerebbe agire di conseguenza.
Un lavoraccio: convincere un bel po’ di operatori del settore, le associazioni interessate, e quindi i funzionari dei Ministeri, per poi presentare proposte alla Commissione e al Parlamento europeo, ecc. ecc.
Per concludere: ammesso che questa ipotesi (o un’altra alternativa naturalmente) sia corretta, cosa aspettate a farvene carico ?