Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Il piano d’azione della UE per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente
di Gianfranco AMENDOLA
TAR Basilicata Sez.I n. 499 del 21 agosto 2023
Acque.Metodi di campionamento
L’allegato 5 alla parte III del d.lgs. n. 152/2006 prescrive che le determinazioni analitiche ai fini del controllo di conformità degli scarichi di acque reflue industriali siano di norma riferite ad un campione medio prelevato nell’arco di tre ore. La disposizione prosegue prevedendo che l’autorità preposta al controllo possa, con motivazione espressa nel verbale, effettuare il campionamento su tempi diversi, ma ciò è consentito qualora lo giustifichino particolari esigenze – quali quelle derivanti dalle prescrizioni contenute nell’autorizzazione dello scarico, dalle caratteristiche del ciclo tecnologico, dal tipo di scarico (in relazione alle caratteristiche di continuità dello stesso) e dal tipo di accertamento – e solo al fine di ottenere il campione più adatto a rappresentare lo scarico. Dunque, la raccolta del campione medio prelevato nell’arco di tre ore costituisce il metodo ordinario di campionamento, ritenuto in via astratta come metodo che garantisce in maggior misura la rappresentatività del reperto da analizzare. Possono essere seguite modalità e tempi diversi (e dunque può ammettersi il campionamento istantaneo) solo in presenza di particolari esigenze, che devono essere indicate con motivazione espressa nel verbale di campionamento, e comunque solo al fine di ottenere il campione più adatto a rappresentare lo scarico
Cass.Pen. Sez. III n. 32741 del 27 luglio 2023 (UP 30 giu 2023)
Pres. Ramacci Rel. Mengoni Ric. Gamberini
Aria.Concetto di molestia integrante il reato di getto pericoloso di cose
Al fine di definire il concetto di "molestia" che integra la fattispecie di cui all'art. 674 cod. pen., occorre distinguere tra l'attività produttiva svolta senza l'autorizzazione dell'autorità preposta, per la quale il contrasto con gli interessi tutelati va valutato secondo criteri di "stretta tollerabilità", e quella esercitata secondo l'autorizzazione e senza superamento dei limiti consentiti, per la quale si deve far riferimento alla "normale tollerabilità" delle persone previsto dall'art. 844 cod. civ. e sempre che l'azienda abbia adottato gli accorgimenti tecnici ragionevolmente utilizzabili per abbattere l'impatto delle emissioni sulla realtà esterna
Consiglio di Stato Sez. VI n. 7258 del 25 luglio 2023
Urbanistica.Rapporto tra permesso di costruire e certificato di agibilità
La richiesta di certificato di agibilità presuppone necessariamente la conformità delle opere realizzate al progetto approvato, dato che la richiesta deve essere corredata da una dichiarazione resa in tal senso dell'interessato. Sussiste inevitabilmente un collegamento funzionale tra i due provvedimenti, atteso che il rilascio del certificato di agibilità presuppone la conformità delle opere al permesso di costruire ed allo strumento urbanistico: va, dunque, negato il rilascio del detto certificato nel caso di opera abusiva o difforme dal titolo abilitativo edilizio rilasciato e conseguentemente va anche ritenuto che la validità e l'efficacia del permesso di costruire possano condizionare quelle del certificato di agibilità
Cass.Pen. Sez. III n. 35849 del 28 agosto 2023 (UP 17 mag 2023)
Pres. Ramacci Rel. Mengoni Ric. Fior
Urbanistica.Scavi e sbancamenti
Integra un illecito edilizio l'esecuzione, in assenza del permesso di costruire, di interventi finalizzati a realizzare un piazzale mediante apporto di terreno e materiale inerte e successivo sbancamento e livellamento del terreno, in quanto tale attività, pur non comportando un'edificazione in senso stretto, determina una modificazione permanente dello stato materiale e della conformazione del suolo per adattarlo ad un impiego diverso da quello che gli è proprio. Del resto, la giurisprudenza penale distingue tra diverse ipotesi di scavo, sbancamenti, livellamenti di terreno: interventi finalizzati ad attività agricole, interventi finalizzati ad usi diversi da quelli agricoli che incidono sul tessuto urbanistico del territorio, interventi prodromici alla realizzazione di un immobile. Ebbene, nel primo caso non si ritiene necessario il permesso di costruire che, al contrario, è richiesto negli altri due casi.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 7016 del 18 luglio 2023
Urbanistica.Ricostruzione di fabbricato diroccato
Costituisce costruzione ex novo e non già ristrutturazione, né tantomeno restauro o risanamento conservativo e, come tale, è soggetta a concessione edilizia secondo le regole urbanistiche vigenti al momento dell'istanza del privato, la ricostruzione di un intero fabbricato, diruto da lungo tempo e del quale residuavano, al momento della presentazione dell'istanza del privato, solo piccole frazioni dei muri, di per sé inidonee a definire l'esatta volumetria della preesistenza, in quanto l'effetto ricostruttivo così perseguito mira non a conservare o, se del caso, a consolidare un edificio comunque definito nelle sue dimensioni, né alla sua demolizione e fedele ricostruzione bensì a realizzarne uno del tutto nuovo e diverso
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