Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 2195 del 1 aprile 2020
Rifiuti.Bonifiche e competenze
L’articolo 252, comma 4, del codice dell’ambiente attribuisce alla competenza esclusiva del Ministero dell’Ambiente, sentito il Ministero dello Sviluppo Economico, “le procedure di bonifica di cui all’articolo 242 dei siti di interesse nazionale”, ordinariamente di spettanza regionale. Non è, dunque, operato alcuno specifico riferimento alle distinte competenze enucleate dall’art. 244 del codice, che dunque, nel silenzio della disciplina derogatoria, devono ritenersi implicitamente confermate in capo all’Ente provinciale, cui, appunto, spettano in via ordinaria.
Una particolare sentenza del Consiglio di Stato riguardo all’art. 167 D.Lgs. 42/2004
(nota a Cons. Stato, Sez. VI, n° 2250/2020)
di Massimo GRISANTI
Cass. Sez. III n. 10454 del 23 marzo 2020 (CC 9 gen 2020)
Pres. Andreazza Est. Noviello Ric. Castagna
Urbanistica.Movimentazione terreno
E’ condivisibile il rilievo del tribunale per cui, a fronte di movimentazioni di circa 100 mc di terreno con livellamento del medesimo, emergono interventi che alterano lo stato dei luoghi e come tali richiedono il permesso di costruire e l’autorizzazione paesaggistica; senza che possano trovare applicazione le previsioni, derogatorie ed eccezionali, di cui ai punti A16 ed A17 del DPR 31/2017, limitate, rispettivamente, alla istallazione di strutture o manufatti stagionali facilmente rimovibili, ovvero a strutture non ancorate al suolo o prive di parti in muratura, poste a corredo di attività economiche.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 2122 del 26 marzo 2020
Urbanistica.Nozione di responsabile dell'abuso
Il sintagma “responsabile dell’abuso”, contenuto in numerose norme del d.P.R. 380/2001 è riferibile a più categorie di soggetti (persone fisiche o giuridiche), per tale dovendo intendersi lo stesso esecutore materiale ovvero chi abbia la disponibilità del bene, al momento dell’emissione della misura repressiva, ivi compresi, evidentemente, concessionari o conduttori dell’area interessata, fatte salve le eventuali azioni di rivalsa di questi ultimi - oltre che dei proprietari - nei confronti degli esecutori materiali delle opere, sulla base dei rapporti interni intercorsi
Lottizzazione abusiva - sentenza T.A.R. Lazio, II Q, n. 3375 del 18.3.2020
di Maria BITONDO
Cass. Sez. III n. 10373 del 20 marzo 2020 (UP 27 nov 2019)
Pres. Andreazza Est. Noviello Ric. Castagna
Acque.Scarico reflui termali
La salvezza di cui all'art. 101, comma 7, lett. f), relativa al richiamo a discipline regionali, non si identifica con la salvezza del generale regime autorizzatorio regionale dello scarico di reflui termali - pena la identificazione con la previsione di cui, innanzitutto, all'art. 124, comma 5 e la conseguente interpretazione "abrogatrice" del predetto art. 101, comma 7, lett. f) -, bensì, nel quadro di tale regime, attiene al diverso, più specifico tema della assimilabilità delle acque termali a quelle domestiche. Si tratta di un'interpretazione peraltro corroborata dal preciso, letterale riferimento, contenuto dell'art. 101, comma 7, di cui è parte la citata lettera f), alla questione della assimilabilità di taluni reflui a quelli domestici; nel cui contesto quindi, va ribadito, il riconoscimento del possibile rilievo della potestà normativa regionale depone nel senso della possibilità di disciplinare con essa l'assimilazione dei reflui termali alle acque domestiche.
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