Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Lazio (RM) Sez. II-quater n. 11803 del 11 giugno 2024
Urbanistica.Diritto di accesso in materia edilizia
Ai fini dell’esercizio del diritto di accesso in materia edilizia e della configurabilità dell’interesse diretto, concreto ed attuale richiesto dall’art. 22 della legge n. 241 del 1990 per legittimare l’istanza di accesso agli atti (distinto dall’interesse richiesto per l’impugnazione dei titoli edilizi ai fini del relativo annullamento), è sufficiente il requisito della vicinitas, che sussiste in capo al confinante ma anche al frontista e a coloro che si trovano in una situazione di stabile collegamento con la zona in cui si trova l’edificio, che sono direttamente tutelati dai limiti imposti all’esercizio dello ius aedificandi, e che rivestono, pertanto, una posizione differenziata rispetto agli altri appartenenti alla collettività, in ordine al rispetto di tali limiti. Si tratta di situazioni tali da radicare una posizione di interesse differenziato rispetto a quella posseduta dal quisque de populo, non circoscritte, ai fini in questione, all’immobile direttamente confinante o in rapporto di stretta contiguità, ma anche a quello posto nelle vicinanze del manufatto oggetto del permesso di costruire, per le modifiche all’assetto edilizio e urbanistico della zona di riferimento: la vicinitas è concetto evidentemente elastico, riferibile al fatto che l’interessato viva abitualmente in prossimità del sito prescelto per la realizzazione dell’intervento edilizio o abbia uno stabile e significativo collegamento con esso, da valutare sulla scorta della situazione concreta e caso per caso. Sicché, in dette ipotesi, l’interesse ad accertare il rispetto delle previsioni urbanistiche non risulta meramente emulativo né preordinato ad un controllo generalizzato dell’azione amministrativa, non rilevandosi chiari indici di pretestuosità della richiesta di accesso.
Corte costituzionale n. 124 del 5 luglio 2024
Oggetto: Caccia – Esercizio dell’attività venatoria – Norme della Regione autonoma Sardegna – Modifiche alla legge regionale n. 23 del 1998 recante norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia – Previsione che la tortora selvatica (streptopelia turtur) può essere cacciata dal 1° settembre, secondo il piano adottato dalla Conferenza Stato-Regioni.
Ambiente – Polizia giudiziaria – Investigazione sulle cause di incendio nei boschi e nelle campagne – Previsione che il Corpo forestale e di vigilanza ambientale promuove e aggiorna studi sulle cause recenti e sugli autori degli incendi nei boschi e nelle campagne della Sardegna, anche attraverso l'istituzione e la formazione specialistica di nuclei che svolgono funzioni di investigazione giudiziaria sul fenomeno – Previsione che la Direzione generale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale redige un rapporto consuntivo in materia e avanza proposte al Consiglio e alla Giunta regionale sulle misure ritenute necessarie ai fini del controllo e del superamento delle singole cause di incendio.
Modifiche alla legge regionale n. 26 del 1985 in materia di compiti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale – Previsione che il Corpo forestale e di vigilanza ambientale svolge, nell'ambito del territorio regionale, attività di polizia giudiziaria.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza
Corte costituzionale n. 119 del 4 luglio 2024
Oggetto: Edilizia e urbanistica - Titoli edilizi - Norme della Regione Piemonte - Modifiche all'art. 2 della legge reg. n. 16 del 2018 (Misure per il riuso, la riqualificazione dell'edificato e la rigenerazione urbana) - Definizione di edifici o parti di edifici legittimi.
Interventi edilizi - Sostituzione dell'art. 3 della legge reg. n. 16 del 2018 - Ambito di applicazione delle misure per il riuso e la riqualificazione edilizia.
Paesaggio - Previsione che limitatamente ai casi previsti dall' art. 5 del decreto-legge n. 70 del 2011, convertito, con modificazioni, nella legge n. 106 del 2011, il rilascio del permesso di costruire è subordinato alla deliberazione comunale - Individuazione dell'ambito dei contenuti della deliberazione e delle relative attribuzioni del Consiglio comunale.
Sostituzione dell'art. 5 della legge reg. n. 16 del 2018 - Ulteriori specificazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia - Previsioni riguardanti gli interventi di ristrutturazione edilizia con incrementi di volumetria.
Interventi in deroga agli strumenti urbanistici.
Norme in materia di altezza minima interna e utilizzo di vani e locali interrati e seminterrati dei fabbricati esistenti - Individuazione dei casi in cui è consentita l'azione di promozione del recupero dei vani e locali interrati e seminterrati - Inclusione di vani e locali realizzati alla data di entrata in vigore della legge reg. n. 7 del 2022.
Dispositivo: illegittimità costituzionale - illegittimità costituzionale parziale - non fondatezza - inammissibilità - estinzione del processo
Il riordino del codice delle comunicazioni elettroniche, l’equa ripartizione dello spazio elettromagnetico e i nuovi limiti per i campi elettromagnetici
The reorganization of the electronic communications code, the equitable distribution of electromagnetic space and the new limits for electromagnetic fields
di Settimio PAVONCELLO, Daniele FRANCI, Tommaso AURELI, Maila STRAPPINI - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio
TAR Lazio (LT) Sez. II n. 400 del 30 maggio 2024
Urbanistica.Vincolo di inedificabilità decennale sulle aree boschive interessate dal passaggio del fuoco
Il vincolo di inedificabilità decennale sulle aree boschive interessate dal passaggio del fuoco è escluso quando, unitamente alla compatibilità con gli strumenti urbanistici vigenti, si accompagni un quid pluris, ravvisabile almeno nella circostanza che l’intervento fosse programmato o che vi fosse stata una localizzazione dell’opera prima del passaggio del fuoco. Se dunque dopo la riforma del 2003 (modifica legislativa operata dall’art. 4, comma 173, della L. n. 350 del 2003 sulla legge 353\2000, art. 10) è stato eliminato, al primo comma della norma, la necessità ai fini dell'edificazione del rilascio, in data precedente l'incendio, della relativa autorizzazione o concessione edificatoria e non è più sostenibile per evitare l’applicazione del divieto posto dalla norma l’ipotesi di un effettivo rilascio della “relativa autorizzazione o concessione” prima dell’incendio, si reputa necessario che vi sia traccia almeno di un “programmato intervento” nei sensi detti, oltre alla mera compatibilità urbanistico-edilizia dell’opera.
Cass. Sez. III n. 24060 del 18 giugno 2024 (CC 29 feb 2024)
Pres. Ramacci Est. Noviello Ric. Iaconisi
Beni ambientali.Livellamento del terreno
Integra il reato di cui all'art. 181, comma primo, D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, l'abusiva esecuzione, in area paesaggisticamente vincolata, di lavori, consistenti tra l'altro nel livellamento del terreno, essendo soggetto ad autorizzazione ogni intervento modificativo. Tanto in virtù del principio, persistente anche alla luce della disciplina di cui al Dlgs. 42/04, secondo il quale in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico, la necessità di preventiva autorizzazione riguarda ogni attività comportante una modificazione dell'assetto territoriale, ivi compresa la conformazione dei luoghi.
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