Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Campania (NA) Sez. V n. 5549 del 11 ottobre 2023
Ambiente in genere.AUA e certificato di prevenzione incendi
Il certificato prevenzione incendi costituisce l'atto finale del procedimento amministrativo di prevenzione, rilasciato dal competente Comando provinciale dei VV.FF., previo esame della sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio nei locali, per le attività individuate nelle specifiche categorie e l'Amministrazione comunale è investita del potere di sorveglianza sulla regolarità della attività commerciali e produttive svolte sul territorio comunale debitamente autorizzate, nel rispetto delle norme di sicurezza, tra cui quelle in materia di prevenzioni incendi. Pertanto la predetta certificazione rileva non come dato meramente formale, ma produce effetti giuridici e assume rilevanza per la sicurezza del locale nel quale si svolge l'attività; il Comune, dunque, sebbene non possa accertare i presupposti per il mancato rilascio del certificato di prevenzione incendi, è tenuto comunque ad accertarne quantomeno il possesso, in mancanza del quale deve essere riconosciuta alla stessa Amministrazione la possibilità di intervenire sull'efficacia del predetto provvedimento autorizzatorio al venir meno di uno dei presupposti del rilascio, stante la priorità dell'interesse di pubblica sicurezza sotteso alla sua perdurante vigenza in costanza dell'esercizio dell'attività e la necessità del suo rinnovo prima della scadenza e non successivamente.
In tema di stato legittimo degli immobili e relative conseguenze
(Nota a Corte di cassazione, sez. III penale, n° 35848/2023)
di Massimo GRISANTI
Le valutazioni ambientali (VIA, VAS, VINCA, AUA, AIA)
Ufficio del Massimario della Giustizia amministrativa - Rassegna monotematica di giurisprudenza
Autore Marina PERRELLI
TAR Lombardia (MI) Sez. I n. 2236 del 6 ottobre 2023
Ambiente in genere.Messa a dimora di essenze arboree sul territorio comunale
L’art. 26, comma 6, del d.P.R. n. 495/1992 (Regolamento di attuazione del codice della strada), che obbliga di mantenere fuori dai centri abitati una distanza minima (6 metri) dal confine stradale per impiantare alberi lateralmente alla strada opera anche nei confronti del Comune, trattandosi di prescrizione poste nell’interesse della collettività e per la sicurezza stradale
Consiglio di Stato Sez. II n. 9243 del 25 ottobre 2023
Urbanistica.Applicazione della doppia conformità e del principio dell’one shot temperato alla fiscalizzazione dell’abuso edilizio
Il rinvio effettuato dall’art. 38 del d.P.R. n. 380 del 2001 - concernente l’abuso dovuto all’annullamento, in via amministrativa o giurisdizionale, del permesso di costruire – all’art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001 è solo quoad effectum; dunque, non può esigersi, ai fini della cd. fiscalizzazione dell’abuso, la cd. doppia conformità prevista per la diversa fattispecie del permesso di costruire in sanatoria. Il principio dell’one shot temperato, finalizzato ad evitare che l’amministrazione possa riprovvedere per un numero infinito di volte ad ogni annullamento in sede giurisdizionale, trova applicazione nei casi in cui, a seguito di giudicato di annullamento di un primo provvedimento sfavorevole, l’amministrazione adotti un nuovo provvedimento di identico contenuto; non può applicarsi, invece, alla diversa fattispecie in cui, in ottemperanza al giudicato di annullamento del titolo edilizio, l’amministrazione adotti il diverso e succedaneo provvedimento di irrogazione della sanzione pecuniaria in alternativa all’ordine di demolizione.
Infrastrutture energetiche e impianti industriali
Ufficio del Massimario della Giustizia amministrativa - Rassegna monotematica
Autore: Diana CAMINITI
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