Urbanistica.Segnalazione o denuncia di abuso edilizio alla autorità amministrativa
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Consiglio di Stato Sez. II n. 3597 del 22 aprile 2024
Urbanistica.Segnalazione o denuncia di abuso edilizio alla autorità amministrativa
L’inoltro di una segnalazione/denuncia all’autorità amministrativa con la quale la si informa della commissione di eventuali illeciti edilizi nell’ambito del territorio di propria competenza, perché questa – riscontrata la sussistenza dell’illecito - intervenga doverosamente ai sensi dell’art. 31 DPR 6 giugno 2001 n. 380 (e prima ancora ai sensi dell’art. 7 l. 28 febbraio 1985 n. 47) è ben possibile da parte di qualunque soggetto e non richiede, pertanto, la titolarità di alcuna posizione giuridica differenziata. Si tratta, infatti, di un mero potere di denuncia (non dissimile dalla denuncia di reato, ed in questo caso, per di più, i due illeciti – penale ed amministrativo – possono essere riscontrati nei medesimi condotta ed evento), attribuibile a qualunque cittadino, che, ovviamente, si assume la responsabilità di corrispondenza al vero di quanto rappresentato e delle eventuali conseguenze lesive derivanti dalla propria segnalazione, laddove i fatti segnalati o non sussistano o non integrino illeciti amministrativi o penali. Pertanto, la segnalazione di illeciti edilizi può: sia intervenire da parte di qualunque soggetto; sia essere inoltrata da soggetti che, pur non essendo necessaria ai fini della presentazione una loro particolare qualificazione giuridica, possono tuttavia trovarsi in una posizione differenziata e tale da essere oggetto di particolare riconoscimento e tutela da parte dell’ordinamento.
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Urbanistica.Concetto di ristrutturazione edilizia
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Cass. Sez. III n. 18044 del 8 maggio 2024 (CC 18 gen 2024)
Pres. Ramacci Est. Aceto Ric. GFS
Urbanistica.Concetto di ristrutturazione edilizia
Anche a seguito della modifica all'art. 3, comma 1, lett. d), d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, ad opera dell'art. 10 d.l. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, costituiscono interventi di ristrutturazione edilizia solo quelli finalizzati al recupero di fabbricati preesistenti di cui sia conservata traccia, dovendo l'immobile oggetto di ristrutturazione presentare caratteristiche funzionali o identitarie coincidenti con quelle del corpo di fabbrica preesistente
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Elettrosmog.Rischi da esposizione a campi elettromagnetici
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Consiglio di Stato Sez. VI n. 3540 del 19 aprile 2024
Elettrosmog.Rischi da esposizione a campi elettromagnetici
In tema di emissioni di campi elettromagnetici e potenziali pregiudizi alla salute rilevano quelli concreti e oggettivi, che non possono esaurirsi in una mera prospettazione soggettiva e arbitraria di ipotetici immissioni di campi elettromagnetici asseritamente pregiudizievoli alla salute, specie nel caso in cui le autorità a ciò preposte (in particolare, ARPA) abbiano escluso che l’opera potesse impattare negativamente sotto il profilo sanitario, con una valutazione certamente non sostituibile da una prospettazione soggettiva dei privati in funzione dell’esercizio di una correlativa azione impugnatoria, a pena di introdurre, attraverso l’elevazione di un astratto interesse alla legalità a criterio di legittimazione, un’inammissibile (perché priva di base legale) azione popolare sulla base di considerazioni e prospettazioni del tutto soggettive
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Sviluppo sostenibile.Gli incerti confini della discrezionalità del legislatore nazionale in materia di incentivi alle rinnovabili
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Gli incerti confini della discrezionalità del legislatore nazionale in materia di incentivi alle rinnovabili: dubbio di compatibilità tra il meccanismo “a due vie” e il diritto europeo (nota a Consiglio di Stato, Sez. II, ordinanza 30 gennaio 2024, n. 926).
di Maria Francesca TROPEA
Urbanistica.Permesso di costruire diretto
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Consiglio di Stato Sez. V n. 3474 del 19 aprile 2024
Urbanistica.Permesso di costruire diretto
I casi in cui il piano regolatore generale consente il rilascio del permesso di costruire diretto, senza previa approvazione dello strumento attuativo sono eccezionali e di stretta interpretazione. Anche in presenza di una zona già urbanizzata, inoltre, la necessità dello strumento attuativo è esclusa solo laddove la situazione di fatto, caratterizzata da una pressoché completa edificazione della zona, sia addirittura incompatibile con un piano attuativo, ma non anche nell’ipotesi in cui, per effetto di un’edificazione disomogenea, ci si trovi di fronte ad una situazione che esige un intervento idoneo a restituire efficienza all’abitato, riordinando e talora definendo ex novo un disegno urbanistico di completamento della zona. L’esigenza di un piano di attuativo, quale presupposto per il rilascio del titolo edilizio, s’impone anche al fine di un armonico raccordo con il preesistente aggregato abitativo, allo scopo di potenziare le opere di urbanizzazione già esistenti e, quindi, anche alla più limitata funzione di armonizzare aree già compromesse ed urbanizzate che richiedano una necessaria pianificazione della maglia e perciò anche in caso di lotto intercluso o di altri casi analoghi di zona già edificata e urbanizzata
Rifiuti.Deposito incontrollato e durata della condotta
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Cass. Sez. III n. 16710 del 22 aprile 2024 (UP 28 mar 2024)
Pres. Sarno Est. Galanti Ric. Menegotto
Rifiuti.Deposito incontrollato e durata della condotta
In caso di «deposito incontrollato», ossia di quella attività prodromica ad una successiva fase di smaltimento o di recupero (analoga allo stoccaggio ma precedente alla attività di gestione dei rifiuti), la relativa condotta si protrae nel tempo, perché implica una «custodia», integrando così un reato permanente che si esaurisce con la cessazione dell'antigiuridicità mediante il conseguimento della necessaria autorizzazione, ovvero con l'ultimo abusivo conferimento di rifiuti, con un provvedimento cautelare di natura reale, ovvero con la sentenza di primo grado, mentre, in assenza di provvedimento cautelare o di autorizzazione (e prima della sentenza di primo grado), la decorrenza della prescrizione deve essere individuata nel momento dell'accertamento nel quale è stata constatata la protrazione della situazione antigiuridica per la mancata rimozione dei rifiuti.
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- Urbanistica.Abusi edilizi tipologie conseguenze e rimedi
- Sviluppo sostenibile.Incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili e silenzio-assenso
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