Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Umbria Sez. I n. 262 del 4 maggio 2022
Aria. emissioni odorigene e poteri di intervento della p.a.
Sebbene l’assenza di un riferimento tanto normativo quanto di autorizzazione circa i valori e le concentrazioni limite relativi alle sostanze odorigene non precluda l’intervento delle Amministrazioni competenti a tutela della salute e dell’incolumità pubblica, in siffatte circostanze si impone in capo alla P.A. un più stringente onere istruttorio e motivazionale basato su dati univoci circa la sussistenza di un pericolo attuale per la salute dell’uomo e per l’ambiente derivante dalle emissioni di aldeidi nelle concentrazioni rilevate. Tale onere non può dirsi assolto nel caso in esame con il mero richiamo a “soglie olfattive”, ancorché individuate nella letteratura scientifica.
Inceneritori e termovalorizzatori. UE ed Italia: bugie e verità
di Gianfranco AMENDOLA
Consiglio di Stato Sez. VI n. 3159 del 26 aprile 2022
Urbanistica.Parziale difformità e sanzione pecuniaria
In presenza di manufatti parzialmente difformi, le valutazioni circa la possibilità di procedere alla demolizione dell’abuso senza pregiudizio per le parti legittime del fabbricato attengono ad una fase successiva ed autonoma del procedimento sanzionatorio. Le parti possono dedurre in ordine alla situazione di pericolo di stabilità del fabbricato, presupposto per l'applicazione della sanzione pecuniaria in luogo di quella demolitoria, con la conseguenza che tale valutazione non rileva ai fini della legittimità del provvedimento di demolizione
La desertificazione naturale dei suoli: gli indicatori bioclimatici
di Luigi FANIZZI
Consiglio di Stato Sez. IV n. 3772 del 13 maggio 2022
Urbanistica.Interesse ad agire e vicinitas
Con specifico riferimento alla vicinitas, in ambito edilizio-urbanistico, dove la “qualificazione” dell’interesse del terzo può farsi discendere in ultimo dall’art. 872 c.c., dopo l’abrogazione dell’art. 31 della legge urbanistica ad opera dell’art. 136, comma 1, lett. a) del d.p.r. 380/2001, va considerata, con riguardo alla sussistenza dell’interesse ad agire, l’utilità ricavabile dalla tutela di annullamento e dall’effetto ripristinatorio; utilità che a sua volta è in funzione e specchio del pregiudizio sofferto che – con un elenco che non può rivestire un valore esaustivo ma esclusivamente esemplificativo – può essere rinvenuto, come ha fatto la giurisprudenza, nel possibile deprezzamento dell’immobile, confinante o comunque contiguo, ovvero nella compromissione dei beni della salute e dell’ambiente in danno di coloro che sono in durevole rapporto con la zona interessata oppure ancora – e più in generale – nella compromissione delle condizioni di godimento dell’immobile del terzo
Cass. Sez. III n. 19666 del 19 maggio 2022 (UP 27 apr 2022)
Pres. Ramacci Est. Corbetta Ric. Ahmetovic
Ambiente in genere.Procedura estintiva e improcedibilità azione penale
L'omessa indicazione all'indagato, da parte dell'organo di vigilanza o della polizia giudiziaria, ai sensi degli artt. 318-bis e ss. del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, delle prescrizioni la cui ottemperanza è necessaria per l'estinzione delle contravvenzioni, non è causa di improcedibilità dell'azione penale
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