Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. VI n. 5668 del 9 giugno 2023
Urbanistica.Differenza tra manutenzione straordinari e ristrutturazione edilizia
Il concetto di manutenzione straordinaria (nonché quello di risanamento conservativo) presuppone la realizzazione di opere che lascino inalterata l'originaria fisionomia e consistenza fisica dell'immobile. Al contrario gli interventi che alterino, anche sotto il profilo della distribuzione interna, l'originaria consistenza fisica di un immobile e comportino l'inserimento di nuovi impianti, la modifica e la redistribuzione dei volumi, rientrano nell'ambito della ristrutturazione edilizia. Infatti, come è noto, ai sensi del combinato disposto degli articoli 3 e 10 d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono soggetti al rilascio del permesso di costruire gli “interventi di nuova costruzione”, che determinano una “trasformazione edilizia e urbanistica del territorio”.
Cass. Sez. III n. 26804 del 21 giugno 2023 (UP 16 mar 2023)
Pres. Ramacci Rel. Aceto Ric. Pitta
Urbanistica.Ambito di applicazione articolo 22 TUED
Il secondo comma dell’art. 22, TU Ed., postula, trattandosi di “varianti”, la realizzazione in atto di lavori autorizzati in base a un permesso di costruire del quale la SCIA costituisce parte integrante e che deve essere presentata prima della fine dei lavori. Ne consegue che l’art. 22, comma 2, non si applica in caso di interventi su immobili già ultimati in base a precedenti permessi di costruire che hanno già esaurito il loro effetto. Sicché, una volta che l’opera sia stata ultimata, potranno essere eseguiti in base a SCIA solo gli interventi elencati dal comma primo dell’art. 22, cit., a condizione che siano conformi non solo agli strumenti urbanistici ma anche alla disciplina urbanistico-edilizia vigenti al momento della realizzazione dell’intervento stesso. Sicché gli interventi di ristrutturazione edilizia diversi da quelli di cui all’art. 10, lett. c), d.P.R. n. 380 del 2001, possono essere realizzati in base a SCIA purché conformi agli strumenti urbanistici e alla disciplina urbanistico-edilizia vigenti, dovendosi intendere per “disciplina urbanistica-edilizia” il complesso delle norme del Testo Unico dell’Edilizia che disciplinano (appunto) l’attività edilizia in ogni suo aspetto, comprese quelle relative alle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica e quelle che riguardano le costruzioni in zone sismiche.
Il ruolo dell’operatore e la minaccia di danno ambientale
di Cinzia PASQUALE e Leonardo PACE
Consiglio di Stato Sez. IV n. 5548 del 6 giugno 2023
Rifiuti.Ordinanza di rimozione ed adempimenti procedimentali
L’esposto presentato dal proprietario dell’area non rappresenta una istanza idonea ad avviare il procedimento amministrativo ex art. 192 del d.lgs n. 152/2006, ragion per cui, l’amministrazione non può omettere la comunicazione di avvio. Una tale omissione rileva ancor più quando manca del tutto, insieme al contraddittorio, ogni conseguente valutazione/accertamento in ordine alla imputazione soggettiva della responsabilità.
Cass. Sez. III n. 26803 del 21 giugno 2023 (UP 16 mar 2023)
Pres. Ramacci Rel. Aceto Ric. Bene
Ambiente in genere.Occupazione abusiva di area demaniale tramite la realizzazione di opere
Il reato di cui all’art. 1161, cod. nav. (occupazione abusiva di area demaniale tramite la realizzazione di opere) ha natura permanente la cui consumazione coincide con il cessare della permanenza. Ciò si verifica con il venire meno dell'abusiva occupazione a seguito di sgombero del bene o con il rilascio di concessione demaniale o con la condanna dell'imputato in primo grado. Il decreto penale di condanna, al pari della sentenza di condanna in primo grado, interrompe la permanenza del reato dalla data della sua notificazione all’imputato. Anche il sequestro interrompe la permanenza.
Deroghe ai limiti emissivi e Piani di Qualità dell’Aria.
Corte Giustizia UE n. 375/2021 (9.3.2023)
a cura di Cinzia SILVESTRI
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