Urbanistica.Lottizzazione abusiva e ordinanza ex art. 30 comma 7 TU edilizia
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Consiglio di Stato Sez. II n. 8433 del 20 dicembre 2021
Urbanistica.Lottizzazione abusiva e ordinanza ex art. 30 comma 7 TU edilizia
Se l’ordinanza prevista dall'art. 30, comma 7, del D.P.R. n. 380 del 2001, in quanto provvedimento vincolato, al pari di tutti i provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, non richiede alcuna specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati incisi, e neppure una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale, non essendo configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito avente natura permanente, l’Amministrazione non è tenuta ad una specifica motivazione solo alloché risultino chiaramente dal provvedimento i presupposti della fattispecie lottizzatoria
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Rifiuti.Recupero delle spese anticipate per la bonifica ambientale di urgenza
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Cass. civile Sez. III n. 41436 del 23/12/2021 (UD 15 set 2021)
Pres. De Stefano Rel. Tatangelo
Rifiuti.Recupero delle spese anticipate per la bonifica ambientale di urgenza
Con riguardo alle attività di messa in sicurezza e di bonifica ambientale di siti inquinati poste in essere dagli enti locali in surroga del responsabile dell'inquinamento, ai sensi del d.lg. 5 febbraio 1997, n. 22, nonché del d.m. 25 ottobre 1999 n. 471, di attuazione dello stesso, applicabili "ratione temporis", nonché delle eventuali leggi regionali di disciplina della materia, la possibilità per l'ente locale di procedere al recupero delle relative spese direttamente in via esecutiva nei confronti del responsabile mediante iscrizione a ruolo delle corrispondenti somme sussiste solo laddove sia stata posta in essere la procedura amministrativa prevista dal complesso normativo richiamato (che richiede la preventiva individuazione del responsabile dell'inquinamento e degli interventi necessari, una diffida ad adempiere entro 48 ore al predetto responsabile e, solo in caso di inerzia di quest'ultimo, l'esecuzione degli interventi in surroga), i cui atti sono impugnabili davanti al giudice amministrativo, con riserva della giurisdizione del giudice ordinario per le questioni patrimoniali (e, in particolare, per quelle relative all'identificazione del responsabile dell'inquinamento e della congruità dell'importo a questi richiesto per il rimborso); nel caso in cui vengano invece effettuati dall'ente locale - a causa dell'urgenza - interventi di bonifica e/o messa in sicurezza di siti inquinati senza previa individuazione del responsabile dell'inquinamento e delle opere da eseguire e senza previa diffida ad adempiere al responsabile stesso, non potendo avere luogo l'indicato procedimento amministrativo, si configura una controversia esclusivamente patrimoniale, in relazione all'individuazione del responsabile dell'inquinamento, alla sussistenza dell'urgenza di provvedere da parte dell'ente locale ed alla congruità dei relativi esborsi, il cui accertamento è integralmente riservato alla giurisdizione del giudice ordinario; in tal caso, inoltre, la pretesa di rimborso dei suddetti esborsi non potrà essere iscritta direttamente a ruolo dall'ente, il quale dovrà preventivamente munirsi di idoneo titolo esecutivo.
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Rifiuti.Imballaggi e rifiuti di imballaggio
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Consiglio di Stato Sez. VI n. 8402 del 16 dicembre 2021
Rifiuti.Imballaggi e rifiuti di imballaggio
L’intero sistema della gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio può leggersi come caratterizzato da una obbligatorietà per così dire a carattere residuale dei consorzi nazionali in mancanza di iniziative autonome. Del resto, in tal senso dispone l’art. 221 comma 3, cit. con il prevedere che i produttori, per adempiere agli obblighi previsti, “possono alternativamente” aderire al consorzio nazionale di filiera o predisporre un sistema autonomo. Allora, in ragione degli obiettivi suddetti - polarizzati attorno ai due profili essenziali della tutela dell’ambiente e della tutela della concorrenza in una logica di complementarità, potendosi essere perseguiti in maniera congiunta – all’interprete spetta piuttosto il compito di leggere in un’ottica non restrittiva le disposizioni che concernono i sistemi autonomi, perché costituiscono un’apertura a un sistema tendenzialmente concorrenziale, potenzialmente idoneo ad implementare il recupero dei rifiuti e il loro sfruttamento con innegabili vantaggi per la tutela ambientale
Urbanistica.La Cassazione civile torna sui limiti di competenza dei diplomati in zona sismica
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La Cassazione civile torna sui limiti di competenza dei diplomati, in zona sismica.
(nota a margine di cass. civ. sez. 3, num. 39230 anno 2021 del 10/12/2021-nullità del contratto)
di Mauro FEDERICI
Rifiuti.Piani di gestione
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 8391 del 16 dicembre 2021
Rifiuti.Piani di gestione
L’articolo 199, comma 2, del D.Lgs n. 152 del 2006 stabilisce che i “Piani di gestione dei rifiuti (…) comprendono l’analisi della gestione dei rifiuti esistente nell’ambito geografico interessato, le misure da adottare per migliorare l’efficacia ambientale delle diverse operazioni di gestione dei rifiuti, nonché una valutazione del modo in cui i piani contribuiscono all’attuazione degli obiettivi e delle disposizioni della parte quarta del presente decreto”. Il Piano, dunque, non si limita a una fotografia dell’esistente, altrimenti sostanziandosi in una visione statica del fabbisogno. Inoltre, il richiamo operato dalla norma alle “misure da adottare per migliorare l’efficacia ambientale delle diverse operazioni di gestione dei rifiuti” nonché alla “valutazione del modo in cui i piani contribuiscono all’attuazione degli obiettivi e delle disposizioni della parte quarta del presente decreto”, rende attuale la necessità che, in sede di redazione del Piano, si tenga conto del reale fabbisogno quale accertato, documentato e riconosciuto attuale sulla base dei congruenti lavori istruttori, procedimentali e provvedimentali che ne hanno preceduto e accompagnato l’approvazione.
Beni ambientali.E’ illegittima la legge regionale sarda sull’interpretazione autentica del piano paesaggistico regionale
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E’ illegittima la legge regionale sarda sull’interpretazione autentica del piano paesaggistico regionale
di Stefano DELIPERI
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