Urbanistica.Illegittimità della sanatoria condizionata alla esecuzione di interventi
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Cass. Sez. III n. 32130 del 7 agosto 2024 (UP 27 giu 2024)
Pres. Ramacci Rel. Di Stasi Ric. Stagno ed altri
Urbanistica.Illegittimità della sanatoria condizionata alla esecuzione di interventi
Deve escludersi la possibilità della cosiddetta sanatoria condizionata, caratterizzata dal fatto che i suoi effetti vengono subordinati alla esecuzione di specifici interventi aventi lo scopo di far acquisire alle opere il requisito della conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia che non posseggono, poiché tali provvedimenti devono ritenersi illegittimi, in quanto l'articolo 36 d.P.R. 380\01 si riferisce esplicitamente ad interventi già ultimati e stabilisce come la doppia conformità debba sussistere sia al momento della realizzazione dell'opera, sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria. Inoltre, il rilascio del provvedimento consegue ad un'attività vincolata della P.A., consistente nell'applicazione alla fattispecie concreta di previsioni legislative ed urbanistiche a formulazione compiuta e non elastica, che non lasciano all'Amministrazione medesima spazi per valutazioni di ordine discrezionale
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Urbanistica.Revisione peggiorativa della destinazione urbanistica di un’area
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TAR Lombardia (MI) Sez. II n. 2332 del 29 luglio 2024
Urbanistica.Revisione peggiorativa della destinazione urbanistica di un’area
Le scelte urbanistiche costituiscono valutazioni di merito sottratte al sindacato giurisdizionale di legittimità, salvo che risultino inficiate da errori di fatto, abnormi illogicità, violazioni procedurali, ovvero che, per quanto riguarda la destinazione di specifiche aree, risultino confliggenti con particolari situazioni che abbiano ingenerato affidamenti e aspettative qualificate e la semplice reformatio in peius della disciplina urbanistica attraverso il ridimensionamento dell'attitudine edificatoria di un'area è interdetta solo da determinazioni vincolanti per l'amministrazione in ordine ad una diversa ‘zonizzazione’ dell'area stessa, ovvero tali da fondare legittime aspettative potendosi configurare un affidamento qualificato del privato esclusivamente in presenza di convenzioni di lottizzazione, accordi di diritto privato intercorsi tra il Comune e i proprietari delle aree, aspettative nascenti da giudicati di annullamento di dinieghi di concessione edilizia o di silenzio - rifiuto su una domanda di concessione o ancora nella modificazione in zona agricola della destinazione di un'area limitata, interclusa da fondi edificati in modo non abusivo
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Rifiuti.Natura permanente del reato di stoccaggio illecito
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Cass. Sez. III n. 32257 del 8 agosto 2024 (UP 10 lug 2024)
Pres. Ramacci Rel. Galanti Ric. Senese
Rifiuti.Natura permanente del reato di stoccaggio illecito
Lo stoccaggio non autorizzato di rifiuti è un reato avente natura permanente, la cui consumazione termina con la rimozione della situazione di fatto abusiva, ossia con la cessazione volontaria della condotta (ovvero con quella imposta dal sequestro del bene, ovvero ancora con la sentenza di primo grado).
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Urbanistica.Contributo di costruzione
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TAR Emilia Romagna (BO) Sez. II n. 563 del 8 agosto 2024
Urbanistica.Contributo di costruzione
Gli atti con i quali la pubblica amministrazione determina e liquida il contributo di costruzione, previsto dall’art. 16 del d.P.R. n. 380 del 2001, non hanno natura autoritativa, non essendo espressione di una potestà pubblicistica, ma costituiscono l'esercizio di una facoltà connessa alla pretesa creditoria riconosciuta dalla legge al Comune per il rilascio del permesso di costruire, stante la sua onerosità, nell'ambito di un rapporto obbligatorio a carattere paritetico e soggetta, in quanto tale, al termine di prescrizione decennale; la natura non autoritativa degli atti con cui si provvede alla determinazione del contributo, atti non riconducibili all'espressione di una potestà pubblicistica, comporta che nell'ordinario termine decennale di prescrizione, decorrente dal rilascio del titolo edilizio, sia sempre possibile, e anzi doverosa, da parte dell’Amministrazione, nell'esercizio delle facoltà connesse alla propria posizione creditoria, la rideterminazione del contributo, quante volte la medesima si accorga che l'originaria liquidazione di questo sia dipesa dall'applicazione inesatta o incoerente di parametri e coefficienti determinativi, vigenti al momento in cui il titolo fu rilasciato, o da un semplice errore di calcolo, con l'ovvia esclusione della possibilità di applicare retroattivamente coefficienti successivamente introdotti, non vigenti al momento in cui il titolo fu rilasciato; la complessità delle operazioni di calcolo o l'eventuale incertezza nell'applicazione di alcune tabelle o coefficienti determinativi, dovuti a ragioni di ordine tecnico, non sono eventi estranei o ignoti alla sfera del debitore, che invece con l'ordinaria diligenza, richiesta dagli artt. 1175 c.c. e 1375 c.c., può e deve controllarne l'esattezza sin dal primo atto di loro determinazione
Urbanistica.Demolizione e diritto alla salute
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Cass. Sez. III n. 31963 del 6 agosto 2024 (CC 15 mag 2024)
Pres. Ramacci Rel. Andronio Ric. Acierno ed altri
Urbanistica.Demolizione e diritto alla salute
In tema di reati edilizi, la tutela del diritto alla salute di coloro che abitano l’immobile oggetto dell’ordine di demolizione, specie se affetti da patologie gravi o invalidanti, postula che i predetti siano necessariamente posti in un ambiente salubre, edificato ed attrezzato nel pieno rispetto della normativa vigente, essendo quest’ultima finalizzata a garantire anche il benessere di coloro che abitano detti luoghi
Sostanze pericolose.Registrazione valutazione autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche REACH
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Corte di Giustizia (Seconda Sezione) 5 settembre 2024
« Rinvio pregiudiziale – Articolo 299 TFUE – Regolamento (CE) n. 1907/2006 – Registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (REACH) – Articolo 94, paragrafo 1 – Regolamento (CE) n. 340/2008 – Articolo 11, paragrafo 3, secondo comma, e articolo 13, paragrafo 4, terzo comma – Tariffe e oneri dovuti all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) – Tariffa dovuta per la registrazione di una sostanza – Riduzione concessa alle piccole e medie imprese (PMI) – Verifica da parte dell’ECHA della dichiarazione relativa alle dimensioni dell’impresa – Omessa comunicazione di determinate informazioni entro il termine stabilito – Decisione dell’ECHA che reclama il pagamento integrale della tariffa di cui trattasi e impone un onere amministrativo – Esecuzione forzata – Possibilità per l’ECHA di proporre un ricorso dinanzi a un giudice nazionale al fine di ottenere il pagamento di tale onere amministrativo »
- Urbanistica.Modifica destinazione d'uso con o senza opere
- Beni ambientali.Sindacablità in sede giudiziale del parere della soprintendenza
- Ambiente in genere.Concessione demaniale suppletiva
- Rumore.Caratteristiche del piano di classificazione acustica
- Urbanistica.Disciplina dei dehors soggetta alla legislazione nazionale e non derogabile da fonte regolamentare
- Beni culturali.Atto impositivo di vincolo
- Il decreto-legge 29 maggio 2024 n. 69 e s.m.i. cosiddetto Salva Casa-6
- Ambiente in genere.Obblighi dell'amministrazione comunale sull’istanza di repressione di abusi ambientali realizzati su area confinante formulata dal relativo proprietario
- Il decreto-legge 29 maggio 2024 n. 69 e s.m.i. cosiddetto Salva Casa-5
- Urbanistica. Non sanabilità delle violazioni della disciplina antisismica
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