Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 18267 del 3 maggio 2023 (UP 13 apr 2023)
Pres. Ramacci Rel. Liberati Ric. Pepe
Urbanistica.Opere in zona sismica e sanatoria
Il rispetto del requisito della conformità delle opere sia alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della realizzazione che a quella vigente al momento della presentazione della domanda di regolarizzazione, cioè la cosiddetta “doppia conformità", richiesto ai fini del rilascio del permesso di costruire in sanatoria ex artt. 36 e 45 d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, è da ritenersi escluso nel caso di edificazioni eseguite in assenza del preventivo ottenimento dell'autorizzazione sismica.
Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, di attuazione della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
Regolamento recante: «Disciplina del sistema di tracciabilita' dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilita' dei rifiuti ai sensi dell'articolo 188-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152»
TAR Emilia Romagna (PR) Sez. I n. 159 del 4 maggio 2023
Rumore.Potere inibitorio del Sindaco
Il potere inibitorio del Sindaco ex articolo 9 della legge n. 447/1995 deve essere considerato quale ordinario rimedio alle situazioni di inquinamento acustico, con relativa incompetenza sul punto del dirigente.
Cass. Sez. III n. 19324 del 8 maggio 2023 (UP 8 mar 2023)
Pres. Galterio Rel. Semeraro Ric. Liberti
Rifiuti.Articolo 260-ter dlgs 152-06 e confisca mezzo di trasporto
L'art. 6, comma 2, della l. n. 12/2019, che ha convertito il d.l. n. 135/2018 - con la quale il legislatore ha soppresso definitivamente il Sistema informatico di controllo per la tracciabilità dei rifiuti (cd. SISTRI) sostituendolo con il «Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal Ministero dell'Ambiente» (il cui funzionamento è demandato ad un decreto dello stesso Ministero che non ha ancora visto la luce) - dispone che «Dal 10 gennaio 2019, sono abrogate, in particolare, le seguenti disposizioni: a) gli articoli 16, 35, 36, 39 commi 1, 2, 2-bis, 2-ter e 2-quater, 9, 10 e 15, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205». Poiché l'art. 36 ha inserito, dopo l'art. 260, gli artt. 260-bis e 260-ter, si deve ritenere che quest'ultima disposizione non sia più in vigore con la conseguenza che la confisca del mezzo utilizzato per il trasporto di rifiuti resta disciplinata dall'art. 259, comma 2, d.lgs. n. 152 del 2006
Consiglio di Stato Sez. VI n. 3674 del 12 aprile 2023
Urbanistica.Acquisizione gratuita al patrimonio comunale come sanzione alla inottemperanza di demolizione
L’acquisizione gratuita al patrimonio comunale: costituisce una misura sanzionatoria che consegue automaticamente all'inottemperanza dell'ordine di demolizione, non potendo essere opposta né una qualsivoglia rilevanza del tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso, né l'affidamento riposto eventualmente dall'interessato sulla legittimità delle opere da realizzare, né l'assenza di motivazione specifica sulle ragioni di interesse pubblico perseguite con l'acquisizione stessa; rappresenta una sanzione avente come presupposto la mancata ottemperanza all'ordine di demolizione entro il termine fissato dalla legge; l'effetto traslativo della proprietà – in particolare per quanto concerne il bene oggetto di abuso - avviene invece ipso iure e costituisce l'effetto automatico della mancata ottemperanza all'ingiunzione a demolire l’abuso, ragion per cui il provvedimento di acquisizione presenta per detta parte una natura meramente dichiarativa, non implicando alcuna valutazione discrezionale; di regola, non deve essere preceduto da una comunicazione di avvio, trattandosi di un'azione amministrativa dovuta e rigidamente vincolata, con riferimento alla quale non sono richiesti apporti partecipativi del privato
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