Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 32736 del 24 novembre 2020 (CC 18 set 2020)
Pres. Andreazza Est. Reynaud Ric. Yakubowskiy
Urbanistica.Rapporti tra legislazione statale e regionale
Le definizioni degli interventi edilizi di cui all’art. 3 T.U.E. rientrano tra i principi fondamentali della legislazione statale che vincolano il legislatore regionale ai sensi dell’art. 2 T.U.E. Ove possibile, le leggi regionali in materia vanno pertanto interpretate in modo tale da non collidere con i suddetti principi, ciò che vale anche con riguardo alla legislazione edilizia delle regioni a statuto speciale, posto che, pur spettando in tal caso alla regione una competenza legislativa esclusiva in materia, anche la relativa legislazione deve rispettare i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale.
Corte di Giustizia (Quinta Sezione) 3 dicembre 2020
«Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Direttiva 2003/87/CE – Sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra – Articolo 3, lettera h) – Nuovi entranti – Articolo 10 bis – Regime transitorio di assegnazione di quote a titolo gratuito – Decisione 2011/278/UE – Articolo 18, paragrafo 1, lettera c) – Livello di attività relativo ai combustibili – Articolo 18, paragrafo 2, secondo comma – Valore del coefficiente di utilizzo della capacità pertinente»
TAR Lazio (RM) Sez. II-bis n.12322 del 23 novembre 2020
Urbanistica.Carattere alternativo e non cumulativo delle sanzioni ripristinatoria e pecuniaria per abusi su immobili in zona A
In relazione ad abusi che interessano, come nella fattispecie, immobili situati nella “zona A”, il tenore testuale dell’articolo 33, comma 4, del Testo unico dell’edilizia - proprio in quanto impone una specifica valutazione in ordine alla sanzione da irrogare - statuisce il carattere alternativo e non cumulativo delle sanzioni de quibus; in particolare, se viene richiesto alla Sovrintendenza di esprimere una valutazione sull’opportunità della demolizione, in alternativa alla sanzione pecuniaria, una scelta tra demolizione e sanzione pecuniaria deve comunque essere operata, innanzitutto dall’amministrazione dei beni culturali e, solo in caso di inerzia della stessa, da parte dell’amministrazione comunale, sicché l’eventuale applicazione cumulativa della sanzione ripristinatoria e di quella pecuniaria non può che rivelarsi illegittima
Cass. Sez. III n. 33047 del 25 novembre 2020 (CC 16 ott 2020)
Pres. Liberati Est. Gai Ric. Chianese
Ambiente in genere. Abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo
Il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo (artt. 54 e 1161 cod. nav.) è configurabile anche in mancanza di un esplicito atto di destinazione demaniale del bene, derivando la demanialità dalle caratteristiche intrinseche di quest'ultimo, sicché, se esso è compreso nelle categorie previste dall'art. 28 cod. nav. e sia adibito ad usi attinenti alla navigazione, rientra nel demanio marittimo. In particolare, il demanio marittimo è formato dai beni indicati nell'art. 822 cod. civ. (lido del mare, spiagge, rade e porti) e nell'art. 28 cod. nav., che aggiunge le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell'anno comunicano liberamente con il mare e i canali utilizzabili ad uso pubblico marittimo. Ognuno dei beni dianzi enumerati è contraddistinto dall'essere idoneo ai pubblici usi del mare e tale criterio, desunto dall'art. 28 cod. nav., guida tradizionalmente la giurisprudenza nelle controversie tendenti ad accertare i confini del demanio marittimo.
TAR Lazio (RM) Sez. II-bis n. 12304 del 23 novembre 22020
Urbanistica.Apertura di porte interne o spostamento di pareti interne
Gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all'art. 3, comma 1, lett. b), d.P.R. 380/2001 , ivi compresa l'apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne, purché non riguardino le parti strutturali dell'edificio, possono essere eseguiti senza alcun titolo, anche se previa comunicazione, con conseguente illegittimità dell'ordine di demolizione di opere edilizie e di ripristino dello stato dei luoghi, nel caso di interventi ascrivibili alle fattispecie assoggettate al regime della comunicazione di inizio lavori (c. i. l.), qualora essi si concretizzino nella diversa distribuzione interna
L’irresponsabile ventilata amnistia edilizia e la tentata sottrazione dei politici e dipendenti pubblici alla corresponsabilità per gli eventi luttuosi delle catastrofi innaturali
(Commento alla proposta di modifica del Testo unico dell’edilizia)
di Massimo GRISANTI
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