Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. VI n.3803 del 15 giugno 2020
Urbanistica.Mutamento di destinazione d’uso
Ai sensi dell'art. 32, comma 1, lett. a), del D.P.R. n. 380/2001, il mutamento di destinazione d'uso non autorizzato e attuato senza opere, dà luogo a una c.d. variazione essenziale sanzionabile, se e in quanto implichi una modifica degli standards previsti dal D.M. 2/4/1968, ossia dei carichi urbanistici relativi a ciascuna delle categorie urbanistiche individuate nella fonte normativa statale in cui si ripartisce la c.d. zonizzazione del territorio. In caso contrario, non essendo stata realizzata alcuna opera edilizia né alcuna trasformazione rilevante, il mutamento d'uso costituisce espressione della facoltà di godimento, quale concreta proiezione dello ius utendi, spettante al proprietario o a colui che a titolo a godere del bene.
Consiglio di Stato Sez. IV n. 3459 del 3 giugno 2020
Urbanistica.Contributo di costruzione per l'imprenditore agricolo a titolo principale
L’art. 17, comma3, D.P.R. n. 380/2001 contempla l’esonero del contributo di costruzione per l'imprenditore agricolo a titolo principale, quanto alle opere funzionali alla conduzione del fondo, affermando un principio fondamentale che la L.R. Campania n. 14/1982 declina nel distinto, ma contiguo, ambito disciplinare del computo delle volumetrie utili a fini edificatori in presenza della medesima ratio (svolgimento di attività agricola da parte dell’imprenditore agricolo a titolo principale)
Cass. Sez. III n. 19363 del 26 giugno 2020 (UP 23 giu 2020)
Pres. Di Nicola Est. Scarcella Ric. Mandarino
Beni Ambientali.Effetti della valutazione paesaggistica
Il rilascio della valutazione paesaggistica, all'esito della precritta procedura, non determina sic et simpliciter l’operatività della speciale causa di non punibilità per la contravvenzione addebitata, dovendo essere sempre accertata dal giudice la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto legittimanti la "sanatoria" quale, ad esempio, la riconducibilità dell’opera contestata alla categoria degli interventi definibili “minori”. Pertanto, anche il rilascio della valutazione di compatibilità paesaggistica, all'esito della procedura prescritta dall'art. 181, co. 1quater, D.lgs. n. 42/2004, non determina automaticamente la non punibilità del reato paesaggistico
Consiglio di Stato Sez. VI n. 2990 del 12 maggio 2020
Urbanistica.Permesso di costruire convenzionato
Il permesso di costruire convenzionato ha la funzione di assicurare una disciplina accessoria del permesso di costruire, andando oltre la dimensione provvedimentale e consentendo di strutturare e regolare un rapporto di durata che rende più articolata la relazione giuridica tra il richiedente e l'amministrazione comunale.
Consiglio di Stato Sez. II n. 4557 del 14 luglio 2020
Urbanistica.Ristrutturazione mediante demolizione di fienile e sostituzione con edifico residenziale
La ristrutturazione può anche condurre alla formazione di un organismo in parte diverso da quello originario, e se anche è ammissibile che la ristrutturazione possa concretizzarsi nella totale demolizione e fedele ricostruzione del precedente organismo, deve invece escludersi che la ristrutturazione possa consentire — come nel caso di specie — la totale demolizione di una struttura agricola produttiva quale un fienile e la sua sostituzione con un edificio residenziale bifamiliare (segnalazione Ing. M. Federici)
Cass. Sez. III n. 19982 del 3 luglio 2020 (UP 17 gen 2020)
Pres. Izzo Est. Aceto Ric. Vitale
Urbanistica.Sanatoria e sospensione del procedimento
La sospensione del procedimento penale per violazioni edilizie, prevista dall'art. 45 del d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 (in relazione all'art. 36 del citato d.P.R.), è limitata al termine di sessanta giorni dalla data del deposito della domanda di concessione in sanatoria, in quanto riguarda i tempi necessari per la definizione della procedura amministrativa, per la quale consumato detto termine senza che la domanda sia stata accolta, la stessa si intende esaurita per silenzio rifiuto. Il fatto che la norma faccia riferimento all’esercizio dell’azione penale legittima la conclusione che, qualora venga richiesto l'accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 d.P.R. n. 380 del 2001, la mancata sospensione del procedimento da parte del giudice, in assenza di una espressa previsione normativa, non determina alcuna lesione al diritto di difesa, potendo l'interessato far valere l'esistenza o la sopravvenienza della causa estintiva del reato nei successivi gradi di giudizi
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