Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
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2020 e Decreto Clima, il primo pilastro del Green New Deal. O no?
di Gianfranco AMENDOLA
Consiglio di Stato Sez. II n. 988 del 7 febbraio 2020
Urbanistica.Destinatari ordine di demolizione
I provvedimenti sanzionatori sono legittimamente adottati nei confronti dei proprietari catastali degli immobili dovendosi prescindere dagli eventuali rapporti interprivati tra gli autori degli abusi e i proprietari; l'ordine di demolizione è pertanto legittimamente notificato al proprietario catastale dell'area il quale fino a prova contraria è quanto meno corresponsabile dell'abuso
Cass. Sez. III n. 7399 del 25 febbraio 2020 (CC 13 nov 2019)
Pres. Izzo Est. Semeraro Ric. Calise
Urbanistica.Incidenti di esecuzione
Nell’incidente di esecuzione ove si accerti che: l’opera non è suscettibile di rilascio di permesso in sanatoria; sia stato notificato l’ordine di demolizione da parte del comune; non essendo stata eseguita la demolizione, sia avvenuta l'acquisizione gratuita dell'opera abusiva al patrimonio disponibile del Comune; il Consiglio comunale non abbia deliberato il mantenimento dell'opera, l’unica possibilità per il condannato è chiedere la revoca dell’ordine di demolizione dell’a.g. al fine di procedere spontaneamente alla demolizione. Ogni altra richiesta è pertanto priva di interesse
Consiglio di Stato Sez. II n.985 del 7 febbraio 2020
Urbanistica.Finalità opere di urbanizzazione e spazi a parcheggio
Le opere di urbanizzazione sono preordinate alla fruizione collettiva indifferenziata e alla soddisfazione di interessi generali, tanto più allorché siano realizzate a soddisfazione dei necessari standard urbanistici: in tale prospettiva, pertanto, gli spazi a parcheggio concretanti opere di urbanizzazione vanno ritenuti per definizione pubblici, o comuni, palesandosi come del tutto abusiva ed illecita la pretesa di una loro fruizione riservata e limitata.
Cass. Sez. III n. 7389 del 25 febbraio 2020 (UP 18 ott 2019)
Pres. Andreazza Est. Zunica Ric.Falini
Urbanistica.Abusi edilizi e responsabilità usufruttuario
In tema di reati edilizi, la mera qualità di usufruttuario dell’immobile abusivamente realizzato non è sufficiente ai fini dell’affermazione della responsabilità penale per il reato di cui all’art. 44 d.P.R. n. 380 del 2001, essendo necessaria, per l’attribuzione al predetto della qualifica di committente o di compartecipe con quest'ultimo nella commissione del reato, la sussistenza di un “quid pluris”, indicativo di tale concorso, desumibile da elementi concreti, come la presentazione della domanda di condono edilizio, la piena disponibilità giuridica e di fatto del suolo, l’interesse specifico a edificare la nuova costruzione, i rapporti di parentela o di affinità con l’autore materiale delle opere, la riscontrata presenza “in loco” e lo svolgimento di attività di vigilanza nell’esecuzione dei lavori o il regime patrimoniale dei coniugi.
Consiglio di Stato Sez. II n.984 del 7 febbraio 2020
Urbanistica.Diniego del permesso di costruire
L'accertamento della non conformità delle realizzande opere edilizie con la normativa urbanistica vigente, è condizione sufficiente a sorreggere il diniego del permesso di costruire senza che l'Amministrazione abbia l'onere di fornire ulteriori spiegazioni; infatti, il potere esercitato in tema di rilascio di titoli autorizzativi dello jus aedificandi comporta unicamente un'attività di verifica della conformità urbanistico-edilizia dell'istanza.
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