Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 6451 del 3 luglio 2023
Rumore.Piano di classificazione acustica e sindacato giurisdizionale
L'onere della classificazione acustica del territorio spetta ex lege ai Comuni, che esprimono una funzione lato sensu pianificatoria, inserita in un nucleo particolarmente ampio di discrezionalità amministrativa, sicché l'ambito del sindacato giurisdizionale del Giudice amministrativo si presenta ristretto e sostanzialmente limitato ad un riscontro ab externo del rispetto dei canoni di logicità formale. Peraltro il sindacato giurisdizionale sul piano di classificazione acustica, come per gli altri atti di pianificazione del territorio, incontra necessariamente precisi limiti al fine di non impingere nel merito delle scelte discrezionali adottate dalla Amministrazione; tale sindacato è ammesso, infatti, nei soli casi di gravi illogicità, irrazionalità ovvero travisamenti sintomatici della sussistenza del vizio di eccesso di potere. Non si tratta, quindi, di sindacare il merito di scelte opinabili, ma di verificare se queste scelte siano assistite da una credibilità razionale supportata da valide leggi scientifiche e correttamente applicate al caso di specie
TAR Lazio (RM) Sez.III n. 11075 del 3 luglio 2023
Ambiente in genere.Proroga dei provvedimenti di VIA
Il sindacato riservato all’Amministrazione in sede di valutazione dell’istanza di proroga della VIA deve limitarsi: i) a verificare che il mancato rispetto del termine di efficacia temporale dell’originario provvedimento amministrativo sia dipeso da circostanze imprevedibili e comunque estranee alla volontà del proponente; ii) a verificare la possibilità di estendere l’efficacia temporale dell’atto originario, nel senso di verificare se siano intervenute modifiche sostanziali del quadro ambientale di riferimento tali da porsi quale ostacolo alla proroga del provvedimento in questione. Ora, è ben vero che il contesto ambientale in cui gli interventi oggetto di valutazione vanno ad inserirsi è destinato a modificarsi nel tempo e quindi si pone la necessità di ponderare la compatibilità degli stessi sulla base di un quadro conoscitivo il più possibile aderente allo stato effettivo dei luoghi interessati. E’ tuttavia altrettanto vero che il potere dell’Amministrazione di “riesaminare” l’assetto di interessi definito dall’originaria VIA può legittimamente esplicarsi solo laddove siano intervenuti mutamenti o sopravvenienze fattuali
TAR Lazio (LT) Sez. I n. 488 del 1 luglio 2023
Beni ambientali.Fascia di rispetto di 150 metri dagli argini dei corsi d’acqua
La fascia di rispetto di 150 metri dagli argini dei corsi d’acqua è prevalente anche su un eventuale decadenza del PTPR, in quanto il divieto di costruzione entro tale fascia rappresenta un limite inderogabile all'attività edificatoria dei privati, a prescindere dalla natura e dalla tipologia del manufatto e a prescindere dalla situazione specifica del corso d'acqua di volta in volta considerato, in quanto la tutela dei corsi d'acqua deriva direttamente dalla legge, ai sensi della l. n. 431/1985 e dell'art. 146, d.lgs. n. 490 del 1999, nonché in base all'art. 7, l. reg. n. 24 del 1998, e riguarda i fiumi, i torrenti e le acque pubbliche iscritte negli elenchi previsti dal T.U. delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con r.d. 11 dicembre 1933 n. 1775. Sulla base di tali presupposti, è irrilevante qualsiasi valutazione in concreta che l’Amministrazione possa fare sulle caratteristiche dell’immobile ivi costruito e sul mancato contrasto con i valori paesistici tutelati
TAR Lazio (LT) Sez. I n. 483 del 1 luglio 2023
Urbanistica.Lottizzazione abusiva e condono delle singole unità immobiliari abusive
Non è possibile la sanatoria della lottizzazione abusiva tramite il condono delle singole unità immobiliari realizzate abusivamente, non potendo le singole porzioni di suolo ricomprese nell'area abusivamente lottizzata essere valutate in modo isolato e atomistico, ma in relazione allo stravolgimento della destinazione di zona che ne deriva nel suo complesso. Né l'eventuale mancato esercizio dell'azione penale è in grado di escludere l'accertamento della sussistenza della lottizzazione abusiva
TAR Campania (NA) Sez.VI n. 3925 del 30 giugno 2023
Urbanistica. Intimazione di demolizione ad horas
La previsione di un termine di 90 gg., concessa all’autore e/o responsabile dell’abuso edilizio per provvedere alla sua demolizione, è finalizzata a garantire a quest’ultimo il pieno esercizio del suo diritto di difesa, attivandosi spontaneamente per la riduzione in pristino dello stato dei luoghi ed evitare le ulteriori conseguenze sanzionatorie che l’ordinamento ricollega alla mancata e/o tardiva esecuzione della ingiunzione demolitoria. Pretermettere tale termine di legge, quindi, intimando una demolizione ad horas, non costituisce una mera irregolarità del provvedimento impugnato, né un suo vizio meramente formale, ma ne compromette irrimediabilmente la legittimità sostanziale, impedendo l’esercizio delle prerogative difensive che l’ordinamento attribuisce, anche al fine di evitare le ulteriori sanzioni connesse alla mancata e intempestiva esecuzione dell’ordine di ripristino.
Consiglio di Stato Sez. IV n. 5807 13 giugno 2023
Urbanistica.Realizzazione di una piscina in zona vincolata
La realizzazione di una piscina, interrata o fuori terra, realizzata in zona vincolata, integra un intervento di nuova costruzione in quanto volumetricamente rilevante, che necessita del previo rilascio del permesso di costruire nonché dell’autorizzazione paesaggistica.
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