Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Campania (NA) Sez. V n. 111 del 5 gennaio 2023
Rifiuti.Mancata recinzione del fondo e responsabilità del proprietario
La mancata recinzione del fondo non può costituire, di per sé, prova della colpevolezza del proprietario, considerato anche che la recinzione non sempre ostacola il conferimento o lo sversamento di rifiuti, e che essa è pur sempre una facoltà del proprietario e non un obbligo
Cass. Sez. III n. 4588 del 3 febbraio 2023 (CC 20 dic 2022)
Pres. Aceto Est. Scarcella Ric. Gallone
Rifiuti.Articolo 260-ter decreto legislativo 152 del 2006
La legge n. 12/2019, che ha convertito il d.l. n. 135/2018, con l’art. 6, comma 2, dispone che «Dal 1° gennaio 2019, sono abrogate, in particolare, le seguenti disposizioni: a) gli articoli 16, 35, 36, 39 commi 1, 2, 2-bis, 2-ter e 2- quater, 9, 10 e 15, del decreto legislativo 3 dicembre 2010, n. 205». Poiché l’art. 36 ha inserito, dopo l'art. 260, gli artt. 260-bis e 260-ter, si deve ritenere, senza ombra di dubbio, che quest’ultima disposizione non sia più in vigore con la conseguenza che la confisca del mezzo utilizzato per il trasporto di rifiuti resta disciplinata dall’art. 259, comma 2, D.lgs. n. 152/2006.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 167 del 4 gennaio 2023
Urbanistica.Destinazione a parcheggio di uno spazio verde
La destinazione a parcheggio di uno spazio verde, comporta, anche se attuata senza opere edilizie, una trasformazione del territorio urbanisticamente rilevante, in quanto determina un aumento del carico urbanistico, dato dal continuo passaggio, gli scarichi delle auto, e quindi il connesso disturbo alla fauna del bosco e alla proliferazione della vegetazione nei punti di passaggio. Il mutamento di destinazione d’uso integra, dunque, un cambio – di destinazione d’uso – tra categoria funzionali differenti, e per tale ragione necessita di apposito titolo edilizio
Tar Toscana Sez. II n. 96 del 31 gennaio 2023
Urbanistica.Permesso di ricerca per acqua minerale e termale
Deve ritenersi legittimo il diniego, opposto dal Comune, del permesso di ricerca per acqua minerale e termale, qualora l’attività di sfruttamento progettata risulti incompatibile con gli strumenti urbanistici.
Cass. Sez. III n. 539 del 11 gennaio 2023 (UP 8 nov 2022)
Pres. Sarno Est. Reynaud Ric. Sergi
Urbanistica.Attività edilizia libera in zona vincolata
Il regime dell'attività edilizia libera, ovvero non soggetta ad alcun titolo abilitativo, di cui all'art. 6 del d.P.R. n. 380 del 2001, non è applicabile agli interventi che, pur rientrando nelle tipologie di tale disposizione, siano in contrasto con le previsioni indicate nell’incipit della stessa, vale a dire, nel caso di specie, con la normativa in materia di tutela del paesaggio. La pavimentazione di aree esterne in zona vincolata, dunque, non è assoggettata ad alcun titolo abilitativo urbanistico soltanto se sia per altro verso rispettata la disciplina di cui al d.lgs. 42/2004, che per tali interventi, in quanto potenzialmente incidenti sul paesaggio, richiede di regola la prevista autorizzazione dell’ente preposto
Consiglio di Stato Sez. VI n. 136 del 4 gennaio 2023
Urbanistica.Annullamento del permesso di costruire per vizi sostanziali e art. 38 del TU Edilizia
In presenza di un annullamento del permesso di costruire per vizi sostanziali non può trovare applicazione l’art. 38 del D.P.R. n. 380/2001, sicché l’amministrazione non dispone di alcun margine di discrezionalità, essendo tenuta ad ordinare la demolizione dell’immobile. Trattandosi di procedimento vincolato, inoltre, gli apporti partecipativi del privato non potrebbero condurre ad una diversa decisione poiché l'attività di repressione degli abusi edilizi, mediante l'ordinanza di demolizione, avendo natura vincolata, non necessita della previa comunicazione di avvio del procedimento ai soggetti interessati, ai sensi dell'art. 7 l. n. 241/1990, considerando che la partecipazione del privato al procedimento comunque non potrebbe determinare alcun esito diverso. Ciò a maggior ragione nei casi in cui, come nel caso di specie, l’annullamento del titolo edilizio è avvenuta a seguito di un processo nell’ambito del quale è stata accertata in contraddittorio con l’interessato la sussistenza di vizi sostanziali del permesso di costruire, che rende la demolizione un’opzione obbligata.
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