Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Consiglio di Stato Sez. IV n. 3772 del 13 maggio 2022
Urbanistica.Interesse ad agire e vicinitas
Con specifico riferimento alla vicinitas, in ambito edilizio-urbanistico, dove la “qualificazione” dell’interesse del terzo può farsi discendere in ultimo dall’art. 872 c.c., dopo l’abrogazione dell’art. 31 della legge urbanistica ad opera dell’art. 136, comma 1, lett. a) del d.p.r. 380/2001, va considerata, con riguardo alla sussistenza dell’interesse ad agire, l’utilità ricavabile dalla tutela di annullamento e dall’effetto ripristinatorio; utilità che a sua volta è in funzione e specchio del pregiudizio sofferto che – con un elenco che non può rivestire un valore esaustivo ma esclusivamente esemplificativo – può essere rinvenuto, come ha fatto la giurisprudenza, nel possibile deprezzamento dell’immobile, confinante o comunque contiguo, ovvero nella compromissione dei beni della salute e dell’ambiente in danno di coloro che sono in durevole rapporto con la zona interessata oppure ancora – e più in generale – nella compromissione delle condizioni di godimento dell’immobile del terzo
Cass. Sez. III n. 19666 del 19 maggio 2022 (UP 27 apr 2022)
Pres. Ramacci Est. Corbetta Ric. Ahmetovic
Ambiente in genere.Procedura estintiva e improcedibilità azione penale
L'omessa indicazione all'indagato, da parte dell'organo di vigilanza o della polizia giudiziaria, ai sensi degli artt. 318-bis e ss. del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, delle prescrizioni la cui ottemperanza è necessaria per l'estinzione delle contravvenzioni, non è causa di improcedibilità dell'azione penale
Consiglio di Stato Sez. IV n. 3424 del 2 maggio 2022
Rifiuti.Obblighi di bonifica e messa in sicurezza
L’impossibilità di imporre le misure di bonifica al proprietario non responsabile della contaminazione si giustifica, in sintesi estrema, per la natura sanzionatoria di questa misura. Diverso discorso si deve fare invece per le misure di messa in sicurezza di emergenza, le quali, così come le misure di prevenzione, non hanno questa natura, ma costituiscono prevenzione dei danni, sono imposte dal principio di precauzione e dal correlato principio dell'azione preventiva, e quindi gravano sul proprietario o detentore del sito da cui possano scaturire i danni all'ambiente solo perché egli è tale, senza necessità di accertarne il dolo o la colpa
Cass. Sez. III n. 19459 del 18 maggio 2022 (CC 21 apr 2022)
Pres. Rosi Est. Mengoni Ric. Sacco
Urbanistica.Opere di scavo sbancamento e livellamento del terreno
In tema di reati urbanistici, le opere di scavo, di sbancamento e di livellamento del terreno, finalizzate ad usi diversi da quelli agricoli, in quanto incidono sul tessuto urbanistico del territorio, sono assoggettate a titolo abilitativo edilizio
TRGA Trento Sez. Unica n. 97 del 17 maggio 2022
Ambiente in genere.Contenimento uso plastiche
Prima pronuncia in ambito nazionale relativa all’art. 4 decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 196 che concerne l’applicazione delle norme comunitarie dettate in tema di contenimento dell’uso delle plastiche. La pronuncia si sofferma in particolare sul riparto, al riguardo, tra competenze statali e quelle delle Autonomie speciali.
TAR Lazio (RM) Sez. III-ter n. 5481 del 3 maggio 2022
Sviluppo sostenibile.Incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili
In tema di disallineamento tra titolarità dell’autorizzazione unica e soggetto responsabile dell’impianto che percepisce gli incentivi, va riaffermato che la necessità che l’autorizzazione faccia capo - o perché rilasciata ab inizio o perché successivamente trasferita - al responsabile dell’impianto è correlata al carattere indisponibile della medesima da parte del soggetto interessato, che può essere solo quello a nome del quale è stato emesso il provvedimento autorizzativo. Ne discende che il titolo, per una elementare esigenza di certezza dei rapporti giuridici e di controllo da parte dell’amministrazione, deve necessariamente fare capo al soggetto che gestisce l’impianto e percepisce gli incentivi, anche se agisce per conto altrui. Il quadro normativo e giurisprudenziale è univoco nell’identificazione soggettiva tra il titolare dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto e il responsabile dell’impianto ammesso agli incentivi
Pagina 297 di 653