Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Abruzzo (PE) Sez. I n. 363 del 15 luglio 2021
Rifiuti.Abbandono e colpa del proprietario dell'area
Il requisito della colpa postulato dall’art. 192 del d.Lgs. n. 152/2006, ben può consistere proprio nell'omissione del controllo che altri non operino abusivamente sul suolo di proprietà, dovendo il proprietario attivarsi affinché non avvenga un uso improprio del suo suolo e ponendo in essere ogni utile accorgimento e cautela che l'ordinaria diligenza gli suggerisce per realizzare un'efficace custodia e protezione dell'area, così impedendo che possano essere ivi indebitamente depositati rifiuti nocivi
Cass. Sez. III n. 28429 del 22 luglio 2021 (UP 21 apr 2021)
Pres. Andreazza Est. Reynaud Ric. Conti
Rifiuti.Natura permanente del reato di deposito incontrollato
La contravvenzione di deposito incontrollato di rifiuti, prevista dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, art. 256, comma 2 ha natura permanente, la cui antigiuridicità cessa con lo smaltimento, il recupero o l'eventuale sequestro. Correttamente, quindi, il giudice individua quale momento della cessazione della consumazione del reato la data di intervenuto sequestro preventivo dell'area.
Le zone umide collegate al mare fan parte del demanio marittimo
di Stefano DELIPERI
TAR Toscanza Sez. III n. 1039 del 13 luglio 2021
Urbanistica.Mancata notifica della diffida ex art. 35 d.P.R. n. 380/2001
La mancanza della preventiva diffida prevista dall’art. 35 del d.p.r. n. 380/2001 non inficia la validità dell'ordinanza di demolizione, in quanto la diffida stessa risponde allo scopo di consentire al privato di adempiere spontaneamente; inoltre, il legislatore non ha indicato un lasso temporale minimo che deve intercorrere tra la diffida e il conseguente ordine di demolizione, talché alla diffida può seguire immediatamente l'ordinanza di demolizione oppure la diffida può avere contestuale valore di ordine di demolizione, senza che il destinatario possa trarre alcun concreto beneficio dalla notificazione della prima né alcuna lesione dalla sua mancanza
Ultime notizie sulla posidonia: il «decreto sostegni»
di Gianfranco AMENDOLA
Corte costituzionale sent. 181 del 30 luglio 2021
Oggetto: Edilizia e urbanistica - Norme della Regione Lazio - Disposizioni in materia di definizione di illeciti edilizi - Cause ostative alla sanatoria edilizia - Non sanabilità per le opere abusive ultimate entro il 31 marzo 2003 e realizzate, anche prima della apposizione del vincolo, su immobili vincolati da leggi statali e regionali a tutela dei monumenti naturali, dei siti di importanza comunitaria e delle zone a protezione speciale, nonché a tutela dei parchi e delle aree naturali protette nazionali, regionali e provinciali.
Dispositivo: non fondatezza - inammissibilità
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