Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n. 3763 del 3 febbraio 2022 (Ud 11 nov 2021)
Pres. Rosi Est. Andronio Ric. D’Amico
Urbanistica.Ricostruzione di un rudere
Integra i reati di cui agli artt. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001 e 181 del d.Lgs. n. 42 del 2004 la ricostruzione di un “rudere” senza il preventivo rilascio del permesso di costruire e dell’autorizzazione paesaggistica, sia perché trattasi di intervento di nuova costruzione e non di ristrutturazione di un edificio preesistente, dovendo intendersi per quest’ultimo un organismo edilizio dotato di mura perimetrali, strutture orizzontali e copertura, sia perchè non è applicabile l’art. 30 del d.l. n. 69 del 2013 (conv. in legge n. 98 del 2013), che, per assoggettare gli interventi di ripristino o di ricostruzione di edifici o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, al regime semplificato della S.C.I.A. richiede, nelle zone vincolate, l’esistenza dei connotati essenziali di un edificio (pareti, solai e tetto), o, in alternativa, l’accertamento della preesistente consistenza dell’immobile in base a riscontri documentali, alla verifica dimensionale del sito o ad altri elementi certi e verificabili, nonché, in ogni caso, il rispetto della sagoma della precedente struttura
Consiglio di Stato Sez. IV n. 143 del 10 gennaio 2022
Beni ambientali.Isole ecologiche
Il d.P.R. n. 139 del 2010, che come è noto individua le opere per cui è possibile rilasciare l’autorizzazione paesaggistica in forma semplificata, è stato abrogato e sostituito dal d.P.R. 13 febbraio 2017 n.31, con la stessa funzione. Quest’ultimo provvedimento individua poi in modo espresso alla voce B 23 del secondo allegato fra gli interventi di lieve entità le “opere accessorie in soprasuolo correlate alla realizzazione di reti di distribuzione locale di servizi di pubblico interesse o di fognatura, o ad interventi di allaccio alle infrastrutture a rete”, fra le quali evidentemente rientra l’isola ecologica. Va infatti escluso che una semplice area recintata che ospita i contenitori della raccolta differenziata possa essere qualificata ai sensi dell’art. 208 d. lgs. 152/2006 come impianto di smaltimento rifiuti, che come è noto è un impianto di tipo industriale
Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulle infrazioni relative ai beni culturali, fatta a Nicosia il 19 maggio 2017
Ratifica ed esecuzione dell'Emendamento al Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, adottato a Kigali il 15 ottobre 2016
L’istituto del silenzio assenso nel procedimento di rilascio del Permesso di Costruire
di Antonio VERDEROSA
Consiglio di Stato Sez. VI n. 61 del 7 gennaio 2022
Urbanistica.Istanza di sanatoria e onere della prova sulla consistenza delle opere
In caso di istanza di sanatoria ricade sull'istante l'onere della prova dell'esistenza dei presupposti per il rilascio del provvedimento di sanatoria. In tema di sanatoria edilizia, la prova circa la consistenza delle opere è nella disponibilità dell'interessato e non della P.A., dato che solo l'interessato può fornire gli inconfutabili atti, documenti o gli elementi probatori che siano in grado di radicare la ragionevole certezza dell'addotta sanabilità del manufatto, dovendosi in ogni caso fare applicazione del principio processualcivilistico in base al quale la ripartizione dell'onere della prova va effettuata secondo il principio della vicinanza della prova (nella fattispecie l'onere della prova non è stato ritenuto assolto ritenendo a tal fine non sufficienti due cartoline storiche del 1906 e 1941, depositate in giudizio solo in sede di appello).
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