Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Delega di funzioni e reati ambientali: la responsabilità penale del delegante nel rispetto del dettato costituzionale
di Vincenzo PAONE
TAR Liguria Sez.I n. 764 del 9 novembre 2020
Urbanistica.Demolizione e accertamento d’ufficio della sanabilità dell’intervento
Prima di emanare un provvedimento di demolizione di un'opera abusiva realizzata senza il previo titolo abilitativo edilizio l'Amministrazione comunale non ha alcun obbligo di accertare d'ufficio la conformità urbanistica dell'intervento, ai fini dell'astratta sanabilità dell'opera: in materia di abusi edilizi, l'autorità comunale non è tenuta a verificare la legittimità o la sanabilità delle opere contestate essendo sufficiente, nella fase immediata di contrasto dell'abuso, rilevare l'assenza di titolo edilizio a supporto delle opere stesse.
Cass. Sez. III n. 32400 del 18 novembre 2020 (UP 22 ott 2020)
Pres. Ramacci Est. Semeraro Ric. Cardamone
Ambiente in genere. Occupazione arbitraria di spazio demaniale marittimo
L'occupazione dello spazio demaniale marittimo è «arbitraria» ed integra il reato di cui all'art. 1161 cod. nav. se non legittimata da un valido ed efficace titolo concessorio, rilasciato in precedenza e non surrogabile da altri atti, ovvero allorquando sia scaduto o inefficace il provvedimento abilitativo. L'occupazione del suolo demaniale marittimo sulla base di un atto autorizzativo pluriennale per opere finalizzate alla gestione dell'attività balneare, che si protragga oltre il termine della stagione, integra il reato di cui all'art. 1161 cod. nav., atteso che l'esistenza di un titolo pluriennale abilitante esonera il concessionario dalla richiesta annuale, ma non esclude l'obbligo di rimuovere le strutture collocate sul demanio al termine del periodo di utilizzo previsto.
Il formulario d’identificazione per il trasporto dopo le modifiche del dlgs 116/2020, per il momento, è … uguale a prima!
di Marcello FRANCO
TAR Lazio (LT) Sez. I n. 417 del 9 novembre 2020
Ambiente in genere.AIA e discrezionalità tecnica
Al pari delle altre determinazioni abilitative da assumere in materia ambientale, anche il procedimento di rilascio o riesame dell’a.i.a. è informato ad ampia discrezionalità tecnica. Quest’ultima si identifica con l’ambito delle scelte che residuano all’Amministrazione dopo l’applicazione di nozioni tecniche o scientifiche che conducano a una pluralità di risultati che, pur essendo tutti egualmente corretti alla stregua del sapere specialistico di riferimento, sono tuttavia opinabili.
Cass. Sez. III n. 32157 del 16 novembre 2020 (UP 7 ott 2020)
Pres. Di Nicola Est. Di Stasi Ric. Lauro
Caccia e animali.Detenzione impropria di animali produttiva di gravi sofferenze
La detenzione impropria di animali, produttiva di gravi sofferenze, va considerata, per le specie più note (quali, ad esempio, gli animali domestici), attingendo al patrimonio di comune esperienza e conoscenza e, per le altre, alle acquisizioni delle scienze naturali. Le gravi sofferenze non vanno necessariamente intese come quelle condizioni che possono determinare un vero e proprio processo patologico, bensì anche i meri patimenti. Assumono rilievo non soltanto quei comportamenti che offendono il comune sentimento di pietà e mitezza verso gli animali per la loro manifesta crudeltà, ma anche quelle condotte che incidono sulla sensibilità psicofisica dell'animale, procurandogli dolore e afflizione
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