Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Quando il bracconaggio è furto aggravato ai danni dello Stato
(Cass. Sez. IV n. 13506/2020)
di Stefano DELIPERI
TAR Lombardia (BS) Sez. II n. 277 del 18 aprile 2020
Urbanistica.Permesso di costruire relativo alle opere di urbanizzazione
Il permesso di costruire relativo alle opere di urbanizzazione, per loro natura pubbliche e destinate a essere trasferite all’ente pubblico, anche nel caso in cui l’esecuzione delle stesse ricada nell’eccezione di cui all’art. 16, comma 2 bis del d. lgs. 50/2016, che le sottrae al rispetto del codice stesso per l’individuazione dell’esecutore, deve essere subordinato all’approvazione di un progetto che deve essere corredato del capitolato speciale d’appalto. Infatti, dovendosi qualificare le opere realizzande come opere pubbliche, è necessario, per il rispetto degli obblighi di verifica e controllo sulla regolarità dell’esecuzione delle stesse, la produzione del documento in questione, a prescindere dall’esonero al ricorso a una procedura di gara per l’individuazione del contraente cui demandare l’esecuzione dei lavori.
Cass. Sez. III n. 12519 del 20 aprile 2020 (UD 16 gen 2020)
Pres. Lapalorcia Est. Reynaud Ric. Reyes
Rumore.Illecito amministrativo e reato
In tema di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, l'esercizio di una attività o di un mestiere rumoroso, integra: A) l'illecito amministrativo di cui all'art. 10, comma 2, della legge 26 ottobre 1995, n. 447, qualora si verifichi esclusivamente il mero superamento dei limiti di emissione del rumore fissati dalle disposizioni normative in materia; B) il reato di cui al comma 1 dell'art. 659, cod. pen., qualora il mestiere o la attività vengano svolti eccedendo dalle normali modalità di esercizio, ponendo così in essere una condotta idonea a turbare la pubblica quiete; C) il reato di cui al comma 2 dell'art. 659 cod. pen., qualora siano violate specifiche disposizioni di legge o prescrizioni della Autorità che regolano l'esercizio del mestiere o della attività, diverse da quelle relativa ai valori limite di emissione sonore stabiliti in applicazione dei criteri di cui alla legge n. 447 del 1995
Decreto “Cura Italia”: le modifiche introdotte al deposito temporaneo di rifiuti in sede di conversione.
Quer pasticciaccio brutto … di palazzo Madama
di Gaetano ALBORINO
TAR Campania (SA) Sez. II n. 415 del 17 aprile 2020
Acque.Sistema di controllo sulle acque per il consumo umano
Il sistema di controllo sulle acque per il consumo umano figura articolato su due livelli, l’uno esterno e l’altro interno. In particolare: a) i controlli interni sono quelli che il gestore del servizio idrico (ossia il soggetto fornitore di acqua a terzi, attraverso impianti idrici autonomi o cisterne) è chiamato ad eseguire, onde garantire la qualità dell’acqua somministrata, eventualmente concordando con l’ASL territorialmente competente i punti di prelievo e la frequenza delle verifiche, nonché eseguendo analisi presso laboratori propri o in convenzione (art. 7); b) i controlli esterni sono, invece, quelli che l’ASL territorialmente competente, anche avvalendosi dell’ausilio laboratoristico delle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, è chiamata ad eseguire, onde garantire che l’acqua somministrata dai gestori soddisfi i requisiti di legge, «sulla base di programmi elaborati secondo i criteri generali dettati dalle regioni in ordine all'ispezione degli impianti, alla fissazione dei punti di prelievo dei campioni da analizzare, anche con riferimento agli impianti di distribuzione domestici, e alle frequenze dei campionamenti, intesi a garantire la significativa rappresentatività della qualità delle acque distribuite durante l'anno» (art. 8).
Cass. Sez. III n. 12388 del 17 aprile 2020 (UD 11 feb 2020)
Pres. Di Nicola Est. Di Stasi Ric. Blandolino
Urbanistica. Ricostruzione di un rudere
Integra i reati di cui agli artt. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001 e 181 del d.lgs. n. 42 del 2004 la ricostruzione di un "rudere" senza il preventivo rilascio del permesso di costruire e dell'autorizzazione paesaggistica, sia perchè trattasi di intervento di nuova costruzione e non di ristrutturazione di un edificio preesistente, dovendo intendersi per quest'ultimo un organismo edilizio dotato di mura perimetrali, strutture orizzontali e copertura, sia perchè non è applicabile l'art. 30 del D.L. n. 69 del 2013 (conv. in legge n. 98 del 2013), che, per assoggettare gli interventi di ripristino o di ricostruzione di edifici o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, al regime semplificato della S.C.I.A. richiede, nelle zone vincolate, l'esistenza dei connotati essenziali di un edificio (pareti, solai e tetto), o, in alternativa, l'accertamento della preesistente consistenza dell'immobile in base a riscontri documentali, alla verifica dimensionale del sito o ad altri elementi certi e verificabili, nonchè, in ogni caso, il rispetto della sagoma della precedente struttura
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