Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato, Sez. II n.8381 del 9 dicembre 2019
Urbanistica.Diniego di sanatoria di opere edilizie realizzate in zone vincolate
Il diniego di sanatoria di opere edilizie realizzate in zone vincolate è da ritenersi sufficientemente motivato con l'indicazione delle sole ragioni assunte a fondamento della valutazione di incompatibilità dell'intervento con le esigenze poste a base del relativo vincolo
Cass. Sez. III n. 1429 del 15 gennaio 2020 (UP 19 set 2019)
Pres. Di Nicola Est. Andreazza Ric. Amendolagine
Rifiuti.Spedizioni transfrontaliere
Il rinvio operato dall’ art. 194 del D. Lgs. n. 152 del 2006 alle regole che discendono dai regolamenti comunitari che regolano la materia, e dagli accordi bilaterali di cui all'art. 19 Reg. CEE n. 259, 1/2/93, deve intendersi esteso ai regolamenti della Comunità o dell'Unione che hanno integrato o modificato tale disciplina, a partire dal Reg CE 2006/1013 del Parlamento e del Consiglio in data 14/6/06 (GUE 14/7/06), per arrivare ai Reg. CE 2007/1418 del 29/11/07 (GUE 4/12/07) e, limitatamente alla valenza interpretativa del meccanismo di formazione della legge, al Reg. UE del 23/9/10 (GU della Unione Europea del 24/9/2010). Ne consegue che la normativa italiana in materia di spedizioni transfrontaliere di rifiuti deve ritenersi integrata da quella adottata dalla istituzione europea mediante regolamenti aventi efficacia esecutiva e dagli accordi bilaterali perfezionatisi, ex art. 19, Reg. 1993/259, e ai sensi dei regolamenti successivi. Inoltre, la struttura dei regolamenti europei comporta il recepimento delle risposte che gli Stati non OCSE hanno fornito al questionario ad essi inviato e ai periodici aggiornamenti di tali risposte, avendo la istituzione europea ritenuto di fare proprie su base pattizia la determinazione e la disciplina che il singolo Stato non membro intende applicare ai rifiuti non pericolosi, inclusi nella lista verde, provenienti dall'area comunitaria, rifiuti soggetti, in via generale, a procedure semplificate.
Corte Cost. Sent. n. 290 del 2019: l’approvazione “quantistica” dei Piani delle Aree Naturali Protette del Lazio.
di Fulvio ALBANESE
Consiglio di Stato, Sez. VI n.8390 del 9 dicembre 2019
Urbanistica.Titolo edilizio e discordanza tra relazione tecnica e tavola progettuale
Il titolo edilizio scaturisce dalla compresenza tanto della descrizione letterale dell'opera, contenuta nel testo della concessione, quanto della sua rappresentazione grafica, ricavabile dalle tavole progettuali; Solo ed esclusivamente in caso di discordanza tra quanto descritto nella relazione tecnica allegata alla domanda di concessione edilizia e quanto rappresentato graficamente nella tavola progettuale, occorre dare prevalenza alla prima, in quanto la valenza del dato letterale, ove il medesimo sia formulato in modo chiaro, prevale su quella del segno grafico
Cass. Sez. III n. 235 del 8 gennaio 2020 (CC 20 set 2019)
Pres. Ramacci Est. Liberati Ric. Trovato
Ecodelitti.Disastro ambientale e applicazione misure cautelari personali
L'attualità del pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, ex art. 274, comma 1, lett. c), cod. proc. pen., può ritenersi sussistente anche nel caso in cui l’indagato risulti sospeso o dimesso dal servizio, purché il giudice fornisca adeguata e logica motivazione in merito alla mancata rilevanza della sopravvenuta sospensione o cessazione del rapporto, con riferimento alle circostanze di fatto che concorrono a evidenziare la probabile rinnovazione di analoghe condotte criminose nella mutata veste
Consiglio di Stato, Sez. II n.8377 del 9 dicembre 2019
Urbanistica.Contributo di costruzione
In linea di diritto mentre la quota del contributo di costruzione commisurata al costo di costruzione risulta ontologicamente connessa alla tipologia e all'entità (superficie e volumetria) dell'intervento edilizio e assolve alla funzione di permettere all'amministrazione comunale il recupero delle spese sostenute dalla collettività di riferimento alla trasformazione del territorio consentita al privato istante (ossia, a compensare la c.d. compartecipazione comunale all'incremento di valore della proprietà immobiliare del costruttore, a seguito della nuova edificazione), la quota del contributo di costruzione commisurata agli oneri di urbanizzazione assolve alla prioritaria funzione di compensare la collettività per il nuovo ulteriore carico urbanistico che si riversa sulla zona, con la precisazione che per aumento del carico urbanistico deve intendersi tanto la necessità di dotare l'area di nuove opere di urbanizzazione, quanto l'esigenza di utilizzare più intensamente quelle già esistenti
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