Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
Nell'area dedicata alla rivista è scaricabile l'ultimo fascicolo pubblicato
Consiglio di Stato Sez. V n.8656 del 20 dicembre 2019
Rifiuti.Ordinanza di rimozione e rapporti con art.244 dlv 152\06
L'art. 192 dlv 152\06, che ha un ambito oggettivo più ampio dell'art. 244, concernente i soli "siti inquinati", enuclea una responsabilità del proprietario dell'area in via solidale, il quale può dunque essere destinatario dell'ordine di rimozione dei rifiuti, pur non essendo l'autore materiale delle condotte di abbandono degli stessi; purtuttavia è necessario un accertamento in contraddittorio del profilo soggettivo della responsabilità solidale, a titolo di dolo o di colpa del soggetto proprietario. Non può dunque escludersi che il proprietario dell'area sia destinatario dell'ordine di rimozione dei rifiuti, pur occorrendo un accertamento del titolo della sua responsabilità solidale
Cass. Sez. III n. 2292 del 22 gennaio 2020 (UP 25 ott 2019)
Pres. Sarno Est. Di Nicola Ric. Romano
Urbanistica.Lottizzazione confisca e prescrizione del reato
Il giudice del dibattimento può disporre la confisca urbanistica, anche in assenza di una sentenza di condanna ma in presenza del necessario accertamento del reato nelle sue componenti oggettive e soggettive, assicurando alla difesa il più ampio diritto alla prova e al contraddittorio e, a tal fine, deve, pur in presenza di una sopravvenuta causa di estinzione del reato (nel caso di specie, la prescrizione), proseguire nell’istruttoria dibattimentale, differendo, qualora l’imputato non abbia maturato una causa di proscioglimento nel merito, la declaratoria di non punibilità all’esito del giudizio e disponendo invece la confisca urbanistica sempre che, come più volta ricordato, sia accertato il fatto reato, cioè la lottizzazione abusiva, in tutte le sue componenti oggettive e di imputazione soggettiva almeno colpevole.
Consiglio di Stato Sez. II n.8662 del 20 dicembre 2019
Urbanistica.Misure di salvaguardia
Lo scopo della disposizione relativa alle cd. misure di salvaguardia è di evitare di mettere l'autorità di pianificazione di fronte al fatto compiuto di interventi che siano in contrasto con l'assetto voluto per il futuro del territorio, e vengano realizzati ugualmente nelle more dell'approvazione dello strumento che li intende proibire . Infatti, la previsione di cui all'art. 12 comma 3 d.P.R. n. 380 del 2001 e cioè delle misure di salvaguardia, è finalizzata ad evitare che la non ancora intervenuta approvazione da parte della Regione, o comunque di altra autorità competente, di eventuali previsioni di non edificabilità previste dal piano in vigore consenta ai proprietari delle aree interessate di realizzare nuove costruzioni nel periodo intercorrente tra la predisposizione di un nuovo piano e l'approvazione di questo da parte della Regione, in tal modo eludendo, durante tale fase, le stesse previsioni contenute nel progettato nuovo piano
Cass. Sez. III n. 1724 del 17 gennaio 2020 (UP 5 nov 2019)
Pres. Izzo Est. Ramacci Ric. Guzzo
Ambiente in genere.Opere in fascia di rispetto di area demaniale e natura del reato
Il reato di esecuzione, senza autorizzazione o in violazione della stessa, di opere in zona distante meno di trenta metri dal demanio marittimo (cd. fascia di rispetto), previsto dagli artt. 55 e 1161 del codice della navigazione, ha natura permanente e cessa solo con il conseguimento dell'autorizzazione prescritta o con la demolizione del manufatto edificato entro la fascia demaniale
Consiglio di Stato Sez. II n. 8637 del 20/dicembre/2019
Urbanistica.Ordinanza di demolizione e motivazione
Se il decorso del tempo non può incidere sull'ineludibile doverosità degli atti volti a perseguire l'illecito attraverso l'adozione della relativa sanzione, deve conseguentemente essere escluso che l'ordinanza di demolizione di un immobile abusivo debba essere motivata sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata: in tale evenienza - infatti - è del tutto congruo che l'ordine di demolizione sia adeguatamente motivato con il mero richiamo al comprovato carattere abusivo dell'intervento, senza che si impongano sul punto ulteriori oneri motivazionali, per contro applicabili nel diverso ambito dell'autotutela decisoria
Cass. Sez. VI n. 1657 del 16 gennaio 2020 (Ud 12 nov 2019)
Pres. Petruzzellis Est. Villoni Ric. V.
Sostanze pericolose.Omessa rimozione lastre di Eternit e omissione atti di ufficio
Reato di omissione di atti d'ufficio (art. 328 c.p.), commesso in qualità di Sindaco pro tempore , per avere, a fronte di reiterate denunce di organi pubblici nonchè di privati cittadini, ivi compresi la costituita parte civile ed il proprietario dell'area interessata, nell'arco temporale durato alcuni anni, omesso di assumere qualunque iniziativa atta ad imporre a quest'ultimo lo smaltimento di lastre di eternit (amianto) accatastate alla rinfusa ed all'aperto su di un terreno; iniziativa, invece, immediatamente assunta dal Sindaco subentrante mediante emissione di un'ordinanza contingibile e urgente che, tempestivamente ottemperata dall'obbligato, determinava la cessazione del pericolo di contaminazione delle aree territoriali limitrofe.
Pagina 532 di 652