Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Consiglio di Stato Sez. IV n. 8859 del 5 novembre 2024
Rifiuti.Ordinanze di rimozione e competenze
In via generale, il responsabile dell'ufficio comunale è competente ad adottare l’ordinanza recante l’ingiunzione alla rimozione dei rifiuti depositati al suolo, quando si tratta di esercitare gli ordinari poteri di controllo del territorio la cui titolarità resta in capo agli organi di gestione dell’Ente secondo il modello di riparto delle competenze delineato dal d.gs n. 267 del 2000. Il medesimo responsabile è, tuttavia, incompetente ad adottare la medesima ordinanza quando questa sia espressione, invece, dei poteri di cui all’art. 192 del d.lgs n. 152 del 2006, trattandosi di adempimenti che eccedono l’ordinario controllo e vigilanza del territorio, in quanto strettamente espressione di un rimedio sanzionatorio per la violazione del divieto dell'abbandono dei rifiuti, come tale rientrante nell'ambito di operatività della norma speciale e derogatoria al regime ordinario delle competenze dell'art. 192 del d.lgs n. 152 del 2006. Il comma 3 dell'art. 192 contempla tale competenza, e solo quest’ultima, in capo al Sindaco trattandosi di uno strumento di natura non ordinaria, di tipo non gestionale, ovvero non rientrante nei compiti fisiologici degli organi di gestione dell’ente, assimilabile piuttosto agli interventi extra ordinem.
Consiglio di Stato Sez. IV n. 8324 del 17 ottobre 2024
Urbanistica.Richiesta di autorizzazione alla costruzione in deroga alle distanze minime dai tracciati delle linee ferroviarie
La richiesta di autorizzazione alla costruzione in deroga alle distanze minime dai tracciati delle linee ferroviarie sconta, ai fini del suo rilascio, una attività valutativa dell’amministrazione connotata da aspetti di spiccata discrezionalità tecnica, tenuto conto di quanto prescritto dall’art. 60 del d.p.r. 753/1980, insindacabile nel merito con riferimento alla scelta operata dall’amministrazione ove immune questa da vizi evidenti logici e da travisamento dei fatti.
TAR Lombardia (MI) Sez. IV n. 2821 del 22 ottobre 2024
Urbanistica.Le norme che prevedono l’esenzione dal contributo di costruzione vanno interpretate restrittivamente
L’art. 16, comma 1, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 prevede che «Salvo quanto disposto dall'articolo 17, comma 3, il rilascio del permesso di costruire comporta la corresponsione di un contributo commisurato all'incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione, secondo le modalità indicate nel presente articolo». Nello specifico, il menzionato art. 17 (comma 3, lett. c) sancisce che il contributo di costruzione non è dovuto «per gli impianti, le attrezzature, le opere pubbliche o di interesse generale realizzate dagli enti istituzionalmente competenti nonché per le opere di urbanizzazione, eseguite anche da privati, in attuazione di strumenti urbanistici». Dal combinato disposto delle enunciate disposizioni emerge quindi che il permesso di costruire ha tendenzialmente natura onerosa e, pertanto, tutte le norme che prevedono esenzioni sono eccezionali e devono essere interpretate restrittivamente.
Cassazione: gli indumenti usati non sono sottoprodotti
di Gianfranco AMENDOLA
TAR Marche Sez. II n. 817 del 26 ottobre 2024
Urbanistica.Abuso edilizio consistente in una pluralità di opere e necessità di valutazione unitaria
Al fine di valutare l'incidenza sull'assetto del territorio dell’intervento consistente in una pluralità di opere, deve essere svolto dall’Amministrazione procedente un apprezzamento globale e non una valutazione frazionata dei singoli interventi, posto che un approccio atomistico agli abusi, non consente di inquadrare adeguatamente l'impatto effettivo complessivo. Deve quindi ribadirsi che in caso di abuso edilizio, infatti, non è dato scomporne una parte per negare l'assoggettabilità ad una determinata sanzione demolitoria, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva non da ciascun intervento a sé stante bensì dall'insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e nelle reciproche interazioni. L'opera edilizia abusiva va identificata con riferimento all'immobile o al complesso immobiliare, essendo irrilevante il frazionamento dei singoli interventi avulsi dalla loro incidenza sul contesto immobiliare unitariamente considerato
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