Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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Cass. Sez. III n.14734 del 4 aprile 2019 (PU 8 feb 2019)
Pres. Sarno Est. Ramacci Ric.Capelloni
Caccia e animali.Detenzione di un animale in condizioni tali da costringerlo ad un portamento innaturale
Anche la detenzione di un animale in condizioni tali da costringerlo ad un portamento innaturale, tale da impedire o rendere difficoltosa la deambulazione o dal mantenere una posizione eretta e stabile, integra la violazione dell’art. 727 cod. pen.
TAR Toscana Sez. III n. 348 del 11 marzo 2019
Urbanistica.Non sovrapponibilità tra permesso di costruire e certificato di agibilità
Il permesso di costruire ed il certificato di agibilità sono collegati a presupposti diversi e non sovrapponibili, dato che il certificato di agibilità ha la funzione di accertare che l'immobile al quale si riferisce è stato realizzato nel rispetto delle norme tecniche vigenti in materia di sicurezza, salubrità, igiene, risparmio energetico degli edifici e degli impianti, mentre il rispetto delle norme edilizie ed urbanistiche è oggetto della specifica funzione del titolo edilizio, essendo stato sottolineato che i diversi piani possano convivere sia nella forma fisiologica della conformità dell'edificio ad entrambe le tipologie normative sia in quella patologica di una loro divergenza. E’ dunque paradossalmente possibile che un edificio sia eseguito in difformità dal titolo edilizio rilasciato ma rispetti le norme di igiene, sicurezza e contenimento del consumo energetico, seguendone che, in tale ipotesi, l'edificio è agibile (e quindi può essere rilasciato il certificato di agibilità), ma difforme dal progetto approvato e quindi sanzionabile dal punto di vista urbanistico-edilizio.
Autodemolizioni e normativa penale. Spunti per una indagine di polizia giudiziaria
di Gianfranco AMENDOLA
TAR Piemonte Sez. I n. 309 del 18 marzo 2019
Rifiuti.Abbandono rifiuti e curatela fallimentare
Il curatore fallimentare non può essere destinatario, a titolo di responsabilità di posizione, di ordinanze dirette a tutela dell’ambiente per effetto del precedente comportamento del fallito, fatta salva l’eventualità di una sua responsabilità univoca, chiara ed autonoma implicante un contributo diretto e causale rispetto all’abbandono dei rifiuti.
Approvazione del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale
Corte costituzionale sent.76 del 9 aprile 2019
Giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 318-septies, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), promosso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale ordinario di Cuneo, nel procedimento penale a carico di M. M., con ordinanza del 17 novembre 2017, iscritta al n. 65 del registro ordinanze 2018 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 17, prima serie speciale, dell’anno 2018.
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