Lexambiente - Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'Ambiente
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TAR Toscana Sez. III n. 282 del 22 febbraio 2019
Urbanistica.Traslazione e modifica della sagoma
La traslazione identifica lo spostamento del fabbricato rispetto alla dislocazione prevista nell’originario progetto, mentre la modifica della sagoma riguarda la diversità della forma della costruzione: traslazione e modifica della sagoma sono concettualmente distinte tra loro, con la conseguenza che non è dato desumere dalla prima l’esistenza della seconda,
Cass. Sez. III n. 8684 del 28 febbraio 2019 (Up 30 ott 2018)
Pres. Sarno Est. Andronio Ric. Paterlini
Rifiuti.Gestore della discarica
Il d.lgs. n. 36 del 2003, art. 2, comma 1, lett. o), definisce come “gestore della discarica”, «il soggetto responsabile di una qualsiasi delle fasi di gestione di una discarica, che vanno dalla realizzazione e gestione della discarica fino al termine della gestione post-operativa compresa», ricomprendendo in tale categoria sia il titolare dell’autorizzazione, sia i soggetti che partecipano in concreto a una o più fasi della gestione.
Consiglio di Stato Sez. VI n. 858 del 4 febbraio 2019
Urbanistica.Natura giuridica dell’ordinanza di demolizione di un manufatto abusivo
L'ordine di demolizione di opere abusive non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, non potendo ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può mai legittimare
Cass. Sez. III n. 11518 del 15 Marzo 2019 (Up 23 gennaio 2019)
Pres. Sarno Est. Ramacci Ric. Guinizio
Acque.Autorizzazione allo scarico
L’apertura o, comunque, l’effettuazione di uno scarico richiede il preventivo rilascio di una formale, espressa autorizzazione rilasciata dalle competenti autorità sulla base dei criteri e nelle forme indicate dalla legge e non ammette equipollenti. Anche per quanto concerne la disciplina in tema di inquinamento idrico, la finalità dell’autorizzazione non è soltanto quella di permettere l’apertura e l’effettuazione dello scarico, ma anche di porre l’amministrazione competente nelle condizioni di verificare la sussistenza delle condizioni di legge per il rilascio del titolo abilitativo ed effettuare ogni successiva attività di controllo e prevenzione, con la conseguenza che l’apertura o l’effettuazione di uno scarico in assenza dell’autorizzazione denota una effettiva offensività della condotta, in quanto determina una evidente lesione dell’interesse protetto dal precetto penale.
TAR Piemonte Sez. I n. 190 del 11 febbraio 2019
Beni ambientali.Ruota panoramica
E' indubbio che “garantire una visuale” significhi quantomeno che la stessa non possa essere modificata in maniera sostanziale. L’operazione di verificare l’incidenza di una ruota panoramica sulla visuale attiene senza dubbio alla discrezionalità tecnica dell’Amministrazione.
Cass. Sez. III n. 8965 del 1 Marzo 2019 (Up 16 gen 2019)
Pres. Andreazza Est. Scarcella Ric. Mattaboni ed altro
Urbanistica.Danno risarcibile
Il danno non patrimoniale subito dal privato confinante non può ritenersi conseguente al reato commesso contro la P.A. (nella specie per la violazione della normativa in tema di c.a.), essendo invero pacifico che solo nel caso di violazione delle norme sulle distanze nelle costruzioni e dalle norme integrative, quali i regolamenti edilizi comunali, è concessa l'azione risarcitoria per il danno determinatosi prima della riduzione in pristino, senza la necessità di una specifica attività probatoria, perché il danno che il proprietario subisce (danno conseguenza e non danno evento) è l'effetto (certo) dell'abusiva imposizione di una servitù nel proprio fondo e quindi della limitazione del relativo godimento, che si traduce in una diminuzione temporanea del valore della proprietà medesima. Viceversa, nel caso in cui siano violate disposizioni non integrative delle norme sulle distanze, ma norme amministrative diverse da quelle in materia di distanze, mancando un asservimento di fatto del fondo contiguo, la prova del danno è richiesta ed il proprietario è tenuto a fornirne una dimostrazione precisa, sia in ordine alla sua potenziale esistenza che alla sua entità obiettiva, in termini di amenità, comodità, tranquillità ed altro, oltre che l'accertamento del nesso tra la violazione e il pregiudizio subito, la prova del quale, a carico della parte interessata, deve riguardare sia la sussistenza che l'entità del danno.
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